La valle d'aosta chiede lo stato di emergenza per il maltempo con danni stimati a 34,5 milioni di euro

La valle d’aosta chiede lo stato di emergenza per il maltempo con danni stimati a 34,5 milioni di euro

Il maltempo del 16 e 17 aprile ha causato danni per 34,5 milioni di euro in Valle d’Aosta; la presidenza regionale ha richiesto lo stato di emergenza al governo nazionale per interventi urgenti e ricostruzione.
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Il maltempo del 16-17 aprile ha causato oltre 34 milioni di euro di danni in Valle d'Aosta, con interventi di emergenza in 52 comuni. La regione ha richiesto lo stato di emergenza al governo per ottenere supporto e fondi per la ricostruzione. - Gaeta.it

Il maltempo del 16 e 17 aprile scorso ha causato ingenti danni in valle d’aosta, dove la presidenza regionale ha comunicato un quadro economico preliminare dei danni pari a 34 milioni e 500 mila euro. La richiesta di decretazione dello stato di emergenza al governo nazionale segue il decreto di calamità emesso nei giorni immediatamente successivi agli eventi atmosferici. Le stime ufficiali sono ancora parziali, in attesa di valutazioni più precise nelle aree più impervie e colpite da valanghe.

Danni e interventi immediati dopo il maltempo

Gli eventi meteorologici di metà aprile hanno interessato gran parte del territorio valdostano, causando danni a strutture pubbliche e private, infrastrutture e vie di comunicazione. Le prime valutazioni hanno quantificato in 15 milioni e 600 mila euro le risorse impiegate per gli interventi di emergenza e somma urgenza.

I soccorsi hanno riguardato circa 200 interventi distribuiti in 52 comuni su un totale di 74 che compongono la regione. Gli interventi hanno coinvolto squadre di protezione civile, tecnici e operai per mettere in sicurezza case, strade, e infrastrutture agricole e forestali duramente colpite dalla forza degli eventi.

Operazioni di messa in sicurezza

Le operazioni hanno previsto il ripristino di percorsi stradali bloccati, interventi contro smottamenti e allagamenti, e la consolidazione dei terreni quando possibile. Alcune zone isolate a causa di valanghe e slavine hanno richiesto evacuazioni temporanee e un monitoraggio costante per evitare ulteriori rischi.

Stima complessiva e difficoltà nelle valutazioni finali

La cifra complessiva dei danni stimati, 34 milioni e 500 mila euro, si basa su rilievi ancora parziali poiché alcune aree montane e di alta quota non sono ancora completamente accessibili. L’abbondanza di neve residua e i rischi connessi a nuove valanghe rallentano la valutazione approfondita.

Si prevede che i danni aumenteranno soprattutto nelle zone più elevate, dove la natura delle devastazioni rende l’accesso difficile e le valutazioni più complesse.

Oltre agli interventi urgenti, si contano circa 400 azioni necessarie per il recupero strutturale, distribuite in 62 comuni. Questi interventi riguardano strade, reti idriche e di energia, edifici di pubblica utilità e terreni privati. Il monitoraggio della situazione continuerà nei prossimi mesi, in attesa di una stima definitiva che terrà conto dei nuovi dati raccolti sul campo.

La richiesta formale di stato di emergenza e il ruolo delle autorità regionali

La presidenza della valle d’aosta ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza al governo nazionale per garantire risorse e supporti adeguati alla gestione della fase post-calamità.

Il 17 aprile il presidente renzo testolin aveva già dichiarato lo stato di calamità sul territorio regionale attraverso un decreto urgente, applicando la legge regionale di protezione civile. Era stato un passo necessario per attivare i primi aiuti e coordinare gli interventi d’emergenza.

Parallelamente, il presidente testolin aveva anticipato la volontà di richiedere la decretazione dello stato d’emergenza al governo durante la seduta del consiglio regionale e ne aveva discusso informalmente con fabio ciciliano, capo del dipartimento nazionale di protezione civile.

Il dossier della protezione civile

Il dossier allegato alla richiesta include un dettagliato rapporto curato dalla protezione civile regionale, che descrive le cause meteorologiche dei fenomeni e un’analisi dei dissesti registrati in tutto il territorio. Questo documento è importante per valutare nel dettaglio l’impatto del maltempo e pianificare gli interventi futuri.

La definizione dello stato di emergenza consentirà di accedere a fondi nazionali e facilitare le procedure di ricostruzione e ripresa, ancora in fase iniziale data la complessità del territorio valdostano e la vastità dei danni subiti. Restano monitorate con attenzione le condizioni delle zone di alta montagna, dove gli effetti dopo la neve potrebbero manifestarsi nelle settimane a venire.

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