Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha concluso con passione la giornata inaugurale della V edizione delle “Olimpiadi e Acropoli dei Saperi”. In questa manifestazione, il cui tema centrale è “La metamorfosi culturale come paradigma evolutivo”, si è sottolineato l’importante necessario incontro tra cultura scientifica e cultura umanistica. Questa edizione è particolarmente significativa perché, oltre a rappresentare un luogo di apprendimento, punta a coinvolgere attivamente le nuove generazioni in un dialogo costruttivo tra diversi saperi.
Il significato del progetto culturale
Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di II grado, è frutto di una collaborazione tra l’Università Federico II di Napoli e il Polo Culturale Pietrasanta ETS. Questa combinazione di forze è volta a stimolare la curiosità e il pensiero critico degli studenti, promuovendo una cultura che si nutre del confronto tra discipline diverse. Durante l’incontro inaugurale, Michele Di Bari ha enfatizzato l’importanza di costruire un ponte tra le due anime della cultura: da un lato, quella scientifica, basata sull’analisi e la razionalità ; dall’altro, quella umanistica, che abbraccia l’etica, la storia e le arti.
Il prefetto ha sottolineato come “la cultura umanistica deve avere come nell’antichità la forza di mettere insieme i tanti saperi”. Questo richiamo alla tradizione classica serve a evidenziare quanto i diversi saperi non debbano essere considerati in maniera isolata, ma come parte di un ecosistema conosciuto. Solo unendo le forze delle scienze e delle lettere si può intraprendere un percorso di crescita culturale collettiva, contribuendo così alla formazione di cittadini consapevoli e preparati ad affrontare le sfide globali.
Gli incontri e le attività future
Il programma delle “Olimpiadi e Acropoli dei Saperi” prevede una serie di incontri didattici e attività coinvolgenti per le scuole partecipanti. Sono già stati fissati numerosi eventi per i prossimi mesi, concepiti per stimolare il dialogo tra gli studenti e favorire un’interazione proficua tra i diversi ambiti del sapere. L’obiettivo è rendere gli studenti protagonisti attivi del loro processo di apprendimento, permettendo loro di esplorare questioni attuali e rilevanti legate sia alla scienza che all’umanesimo.
Uno dei temi chiave che sarà affrontato il 24 ottobre è l’intelligenza artificiale. Questo argomento non risulta solo d’interesse per la comunità scientifica, ma si pone anche come un’importante questione etica e sociale. La riflessione su come le nuove tecnologie influenzano le nostre vite è un aspetto essenziale per la crescita culturale e formativa delle nuove generazioni. Attraverso dibattiti e workshop, gli studenti avranno l’opportunità di confrontarsi con esperti del settore, acquisendo così una visione multidisciplinare sul tema.
Un impegno per il futuro
Michele Di Bari ha espresso la sua soddisfazione per il coinvolgimento di circa 100 studenti in questa iniziativa, affermando: “La cultura rende libere le persone e rende le persone con la schiena diritta”. Questa affermazione racchiude l’essenza del progetto: non si tratta solo di fornire conoscenze, ma di forgiare menti critiche, capaci di analizzare e rispondere ai cambiamenti sociali e culturali in atto.
L’approccio multidisciplinare proposto dalle “Olimpiadi e Acropoli dei Saperi” rappresenta una risposta necessaria e urgente alle sfide del nostro tempo, invitando le nuove generazioni a non rinunciare alla ricchezza dei diversi saperi. Le dipendenze fra cultura scientifica e umanistica non solo arricchiscono il panorama educativo, ma sono fondamentali per la formazione di cittadini informati e impegnati, in grado di affrontare le sfide della società contemporanea.