La transizione ecologica nell’industria italiana secondo la vicepresidente di Confindustria Lara Ponti a Biella

La transizione ecologica nell’industria italiana secondo la vicepresidente di Confindustria Lara Ponti a Biella

Le imprese italiane, guidate da Confindustria e A2A, puntano sulla sostenibilità ambientale e l’economia circolare per affrontare la scarsità di materie prime e garantire un futuro più responsabile e stabile.
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L’articolo presenta l’impegno crescente delle imprese italiane verso la sostenibilità ambientale, evidenziato durante la presentazione del bilancio di sostenibilità territoriale di A2A a Biella, con il ruolo guida di Confindustria nella promozione della transizione ecologica e dell’economia circolare. - Gaeta.it

Le imprese italiane mostrano un crescente impegno verso la sostenibilità ambientale. Alla presentazione del settimo bilancio di sostenibilità territoriale di A2A, tenutasi a Biella, la vicepresidente per la transizione ambientale e gli obiettivi ESG di Confindustria, Lara Ponti, ha illustrato lo stato attuale dell’Italia in questo percorso. Secondo Ponti, il paese si distingue tra le maggiori economie per la capacità di adottare modelli circolari, mosso anche dalla scarsità di materie prime.

Il ruolo di confindustria nella promozione della transizione ecologica

Lara Ponti ha sottolineato l’impegno di Confindustria nel tentativo di guidare le imprese italiane verso una strategia sostenibile di lungo termine. Secondo lei, “la chiave non risiede solo nell’adeguarsi a norme o obiettivi a breve termine, ma nel costruire una visione di futuro concreto.” Questa visione implica un cambiamento profondo dei modelli produttivi e delle scelte imprenditoriali che porti a una reale transizione ecologica.

Sostenibilità come responsabilità sociale e ambientale

Ponti ha spiegato che il percorso verso la sostenibilità rappresenta un passaggio obbligato per non lasciare alle nuove generazioni un mondo peggiorato rispetto a quello attuale. In questa cornice, la responsabilità delle imprese non è solo ambientale, ma anche sociale. Il contributo di Confindustria si traduce nell’accompagnare le aziende a integrare obiettivi ESG nelle proprie strategie, per creare un sistema più armonioso con l’ambiente.

Economia circolare e scarsità di materie prime: una sfida che spinge l’italia

Tra le ragioni che rendono l’Italia una delle economie più attente alla sostenibilità, Ponti ha indicato in particolare la forte dipendenza dalle importazioni di materie prime. Questa condizione ha stimolato un’adozione diffusa di pratiche di economia circolare, volte a ridurre sprechi e riutilizzare risorse. Il settore produttivo ha reagito con iniziative mirate a riciclare materiali e ottimizzare i processi.

Impatto e collaborazione tra imprese e comunità

L’attenzione alla circolarità non è solo una risposta a problemi immediati di approvvigionamento, ma anche un modo per ridurre l’impatto ambientale complessivo delle attività industriali. Il bilancio di sostenibilità territoriale di A2A dimostra come queste pratiche abbiano radici che continuano a consolidarsi nel tessuto produttivo locale. In questo contesto, la collaborazione tra imprese, enti locali e comunità diventa fondamentale per mantenere una traiettoria coerente con gli obiettivi verdi.

Costi ambientali ed economici della mancata transizione

Nel corso dell’intervento, la vicepresidente di Confindustria ha evidenziato un punto centrale: “rinunciare alla transizione ecologica non è una soluzione neutra.” Non agire significherebbe infatti sostenere costi ancor più elevati, legati a danni ambientali crescenti e a potenziali crisi economiche e sociali. La transizione non va vista come un costo, ma come un investimento necessario per garantire stabilità e condizioni di vita migliori.

Ponti ha precisato che il passaggio a sistemi produttivi sostenibili è parte di un progetto più ampio volto a costruire un mondo più giusto e rispettoso dell’ambiente. Lo sviluppo sostenibile si traduce in scelte che tengono conto di equilibrio tra settore industriale, persone e natura. “La sfida è impegnativa, ma rappresenta una strada per evitare problemi irreversibili e garantire un futuro migliore per chi verrà dopo.”

La presentazione del bilancio di sostenibilità di A2A a biella

A Biella si è svolta la presentazione del settimo bilancio di sostenibilità territoriale di A2A, una della società più attive nella gestione dei servizi ambientali e dell’energia. Il documento fornisce una fotografia dettagliata degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività sul territorio. Grazie a questo bilancio, si evidenziano i progressi compiuti e le aree critiche su cui intervenire per proseguire il cammino verso la sostenibilità.

Un riferimento per imprese e istituzioni

La partecipazione di rappresentanti di Confindustria, come Lara Ponti, sottolinea l’interesse delle imprese a prendere parte responsabilmente a questo processo. Il bilancio di A2A, con i dati aggiornati al 2025, mette in rilievo i risultati ottenuti nei progetti di economia circolare, nella riduzione delle emissioni, nel miglioramento della qualità della vita per le comunità locali. Questi elementi rappresentano un riferimento per le aziende e le istituzioni che condividono l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e valorizzare le risorse disponibili.

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