L’attenzione sulla Terra dei Fuochi si riaccende dopo la condanna dell’Italia da parte dell’Unione europea per la mancata bonifica in alcune aree tra Napoli e Caserta. Proprio in questo contesto, a San Sebastiano al Vesuvio prende avvio il nucleo delle sentinelle ambientali presso il Polo della Sostenibilità Ambientale. L’obiettivo è creare una rete di cittadini attivi che segnalino e monitorino i siti inquinati della zona, facilitando così l’intervento degli enti preposti.
Attivazione delle sentinelle ambientali al polo della sostenibilità
Lo scorso 2 luglio, nella sede di via Panoramica Fellapane a San Sebastiano al Vesuvio, si è svolta la presentazione ufficiale delle attività delle sentinelle ambientali. L’iniziativa si focalizza sulla mappatura dei luoghi contaminati nell’area vesuviana, una misura concreta per avviare le bonifiche più urgenti. Questa squadra d’azione non si limita al semplice volontariato, ma mira a formare cittadini capaci di rilevare danni ambientali e di contribuire direttamente al cambiamento.
Il Polo della Sostenibilità Ambientale rappresenta una sorta di centrale di controllo che coordina i lavori sul territorio, un punto di riferimento per i volontari che vogliono prendere parte alla difesa dell’ambiente. Gli incontri si svolgono regolarmente e coinvolgono anche le scuole e le associazioni locali. Le competenze offerte spaziano dal riconoscimento delle discariche abusive al corretto uso delle tecnologie di monitoraggio.
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Il ruolo di let’s do it italy nella lotta alla terra dei fuochi
L’iniziativa è guidata dall’associazione Let’s Do It Italy, un gruppo attivo nel campo della tutela ambientale, citato anche nella sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla Terra dei Fuochi. Questo riconoscimento internazionale sottolinea l’importanza delle loro azioni civiche e della pressione esercitata sulle istituzioni per risolvere le criticità della zona.
Vincenzo Capasso, presidente di Let’s Do It Italy, ha sottolineato come l’immobilismo italiano nella bonifica rappresenti una grave mancanza, ma ha invitato la comunità a non arrendersi. Ha spiegato che il vero cambiamento può nascere “dal basso”, coinvolgendo cittadini, scuole e istituzioni in una collaborazione concreta per mappare i siti più inquinati. Questa rete di segnalazioni servirà come base affidabile per gli interventi futuri, con l’obiettivo di garantire un ambiente più sano per le generazioni successive.
Strumenti e modalità per il monitoraggio dei siti inquinati
Le sentinelle ambientali potranno utilizzare strumenti digitali come l’app TrashOut, che consente di segnalare la presenza di rifiuti abbandonati sulle mappe virtuali. Questa tecnologia permette di raccogliere dati aggiornati e precisi, facilitando così la pianificazione delle operazioni di pulizia e bonifica. Il monitoraggio non si limita alla raccolta dati: è previsto un percorso formativo che aiuta le persone a riconoscere le diverse tipologie di rifiuti e a operare in sicurezza.
Durante le passeggiate ecologiche guidate, promosse dal Parco Nazionale del Vesuvio, i partecipanti potranno raccogliere informazioni in loco, osservare direttamente l’impatto dell’inquinamento e capire quali zone richiedano un intervento immediato. Questi momenti diventano un’occasione anche per sensibilizzare la comunità e per diffondere una cultura di rispetto dell’ambiente.
Coinvolgimento e partecipazione alla causa ambientale nel vesuviano
L’invito a partecipare all’attività delle sentinelle ambientali è rivolto a tutti i cittadini interessati, senza alcun costo. L’iscrizione si effettua agevolmente tramite i canali social del Polo della Sostenibilità Ambientale, sulle pagine Facebook e Instagram. Questa apertura testimonia la volontà di rendere il progetto accessibile e di costruire un network diffuso sul territorio.
La collaborazione con realtà locali è un punto di forza per dare consistenza a questo tipo di azioni. Le scuole, per esempio, assumono un ruolo chiave nell’educazione ecologica dei più giovani. Le associazioni e gli enti territoriali si inseriscono per fornire supporto logistico e tecnico, garantendo che ogni segnalazione si traduca in un intervento concreto.
Il progetto delle sentinelle ambientali nel territorio del vesuviano si presenta così come una risposta diretta a una questione urgente, che continua a segnare la vita di molte comunità.