La rotazione della Terra non è un dato fisso ma subisce variazioni impercettibili nel corso del tempo. Questi cambiamenti alterano la durata del giorno terrestre di pochi millisecondi, ma risultano fondamentali per gli studiosi. Nel 2025, alcuni giorni estivi si distingueranno per una rotazione più veloce del pianeta, causata dall’interazione con la posizione della Luna rispetto all’equatore terrestre.
Come varia la durata del giorno terrestre nel tempo
Il concetto di un giorno di 24 ore è quello che conosciamo da sempre, ma in realtà la durata reale del giorno terrestre varia. La Terra ruota attorno al proprio asse un po’ più velocemente o più lentamente a seconda di diversi fattori. Terremoti, l’attività vulcanica, le maree causate dalla Luna, e movimenti interni della crosta terrestre sono solo alcuni degli elementi che modificano la velocità di rotazione del pianeta. La rotazione, nel corso di milioni di anni, tende però lentamente a rallentare. Ad esempio, durante il Mesozoico, il periodo dei dinosauri, un giorno durava circa 23 ore. Già nell’età del Bronzo, circa 3000 anni fa, la durata media di un giorno era inferiore di quasi mezzo secondo rispetto a quella attuale. Proiettando nel futuro, tra 200 milioni di anni, è stimato che un giorno duri circa 25 ore.
Una svolta si è registrata negli ultimi anni: dal 2020 la rotazione della Terra accelera. Questo fenomeno ha portato gli esperti a prevedere qualcosa di inedito ossia la necessità di togliere, anziché aggiungere, un secondo intercalare entro il 2029. Questi secondi extra o mancanti vengono aggiustati per mantenere i nostri orologi sincronizzati con i moti planetari. È un segnale che la Terra sta accelerando la sua rotazione, anche se queste differenze sono estremamente piccole.
Leggi anche:
I giorni più corti del 2025 e il ruolo della posizione della luna
Secondo i dati raccolti dall’IERS e riportati da timeanddate.com, quest’anno l’accelerazione della rotazione si rifletterà su tre giorni particolarmente corti. Il 9 luglio, il 22 luglio e il 5 agosto saranno giornate in cui la velocità di rotazione terrestre raggiungerà picchi più alti rispetto alla media annuale. Questo effetto è legato alla posizione della Luna rispetto all’equatore terrestre: in quei giorni, la Luna si troverà nel punto più lontano dall’equatore, influenzando i moti di marea e quindi la velocità di rotazione.
Il dato più sensibile viene registrato il 5 agosto, quando la durata del giorno sarà calcolata come 1,51 millisecondi più breve della media normale di 86.400 secondi. Questo valore è vicino, ma inferiore a quello registrato il 5 luglio 2024, che aveva stabilito il record di 1,66 millisecondi più corto. Da quando l’accelerazione è stata osservata nel 2020, questa riduzione della durata del giorno ha mostrato un incremento di quasi mezzo millisecondo, un dato significativo per la misurazione scientifica di eventi così sottili.
Come si misura la rotazione terrestre e perché conta
Misurare la durata della rotazione terrestre richiede strumentazioni estremamente precise e metodi che basano il loro funzionamento sull’osservazione dei corpi celesti. I satelliti, i sistemi GPS, e le reti di telescopi monitorano costantemente l’orientamento della Terra e le sue variazioni. In particolare, l’IERS raccoglie dati che permettono di capire questi cambiamenti, registrandoli nel tempo con precisione al millisecondo.
Questi dati trovano applicazione in numerosi campi. Per chi lavora con i sistemi di navigazione satellitare, come il GPS, è fondamentale tenere conto anche delle variazioni minime nella rotazione per mantenere la precisione delle indicazioni. Perfino le missioni spaziali devono correggere i propri calcoli in base alla velocità con cui ruota la Terra per calcolare traiettorie.
La decisione di aggiungere o togliere un secondo intercalare serve a mantenere sincronizzati gli orologi atomici con il tempo solare reale. Se la Terra continua a girare più velocemente, bisognerà togliere quei secondi che altrimenti comprometterebbero la corrispondenza tra tempo naturale e tempo civile. Non è mai successo prima e rappresenta un segnale del cambiamento di dinamiche planetarie su cui gli scienziati continuano a vigilare.
Impatti potenziali sull’attività umana e sull’ambiente
L’accelerazione della rotazione terrestre si misura su scale temporali e spaziali tanto piccole che non ha impatti immediati sulla vita quotidiana. Un taglio di pochi millisecondi alla durata di un giorno non altera di per sé il ciclo giorno-notte percepito. Lo sappiamo però che nel lungo periodo, questa dinamica può modificare ritmi biologici influenzando, ad esempio, i cicli vitali di alcune specie o eventi naturali.
Dal punto di vista ambientale e geologico, i moti di marea modificati dalla posizione della Luna potrebbero incidere in modo sottile sulle condizioni degli oceani. L’energia generata da questi spostamenti contribuisce a mantenere in equilibrio le condizioni climatiche e geofisiche sulla Terra.
Chi segue le osservazioni astronomiche e geofisiche continuerà a monitorare questi sviluppi perché potrebbero essere il segnale di fenomeni più ampi, come la redistribuzione di masse nel sottosuolo o variazioni nei moti terrestri causati da eventi naturali. Il dato più immediato si riflette nella gestione del tempo ufficiale a livello globale, ma questi elementi aiutano a capire meglio il nostro pianeta e i suoi cambiamenti.