La terapia del dolore in basilicata potenziata per garantire cure qualificate e accesso su tutto il territorio regionale

La terapia del dolore in basilicata potenziata per garantire cure qualificate e accesso su tutto il territorio regionale

In Basilicata, l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza potenzia la terapia del dolore con interventi chirurgici, ambulatori diffusi e tecniche innovative per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La Terapia Del Dolore In Basil La Terapia Del Dolore In Basil
In Basilicata, l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza ha potenziato la rete di terapia del dolore con interventi chirurgici, ambulatori diffusi e tecniche innovative, garantendo cure multidisciplinari e accessibili a tutti i pazienti della regione. - Gaeta.it

L’attenzione al dolore come elemento fondamentale dell’assistenza sanitaria sta prendendo sempre più spazio in basilicata. L’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha scelto di rafforzare la rete dedicata alla terapia del dolore, lanciando un modello che punta a garantire cure più diffuse, senza lasciare indietro nessuno sul territorio. Il progetto coinvolge sia interventi chirurgici specialistici che ambulatori distribuiti in tutti gli ospedali della regione, con tecniche avanzate mirate a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Un modello centrato sul diritto a non soffrire e sulla qualità della vita

Il direttore generale Giuseppe Spera ha descritto la nuova linea adottata come un modello di cura in cui il diritto a non soffrire inutilmente diventa priorità. Questo approccio intende cambiare la cultura della salute, inserendo nella pratica quotidiana della sanità la gestione del dolore come parte integrante del trattamento. Non si tratta solo di curare le malattie o le lesioni, ma di assicurare che la sofferenza non diventi un compagno obbligato della malattia, soprattutto quando si può evitarla o alleviarla.

Il percorso voluto dalla direzione strategica mira a garantire ai cittadini lucani pari accesso a cure efficaci, qualunque sia il luogo di residenza. L’idea è quella di sviluppare un sistema che si rivolge a ogni età, bambini compresi, e affronta sia il dolore cronico che quello acuto. La sofferenza legata a condizioni osteo-artrosiche, neuropatiche o degenerative, secondo Spera, deve trovare un contrasto concreto anche nella prevenzione e nella gestione multidisciplinare.

Attività chirurgiche e ambulatoriali per rispondere a una domanda insoddisfatta

Nei mesi passati sono stati effettuati oltre 2000 interventi chirurgici specifici per trattare il dolore, segno evidente di una domanda sanitaria che per troppo tempo era rimasta senza risposte adeguate in basilicata. La rete ospedaliera si è organizzata per offrire percorsi terapeutici mirati e innovativi, con l’apertura di ambulatori dedicati in ciascun nosocomio dell’azienda.

Questi ambulatori consentono di monitorare il paziente nel tempo e di modulare i trattamenti secondo i bisogni clinici effettivi. L’approccio multidisciplinare include anestesisti esperti che si concentrano sulle tecniche più avanzate per interrompere il dolore alla radice. Questo modello permette di evitare la medicalizzazione eccessiva o interventi invasivi inutili, indirizzando ogni paziente verso la soluzione più adeguata, anche mediante procedure mini-invasive.

Tecnologie all’avanguardia e team di specializzati per trattamenti innovativi

Un ruolo chiave nella rete è affidato a un gruppo di anestesisti coordinati dal dottor Antonio Giardina, che raggruppa professionisti come Monica Colangelo, Annamaria Monaco e altri. Questo team utilizza tecniche di neurostimolazione e neuromodulazione, applicate con dispositivi all’avanguardia presenti sul mercato.

Queste procedure agiscono direttamente sul sistema nervoso, interrompendo il circuito del dolore e riducendone la percezione. Sono specificamente indicate per pazienti con dolore neuropatico che limita la vita quotidiana o con patologie degenerative che non rispondono ad altre terapie. Gli interventi, oltre a fornire sollievo, permettono un ritorno a una vita più serena, preservando le attività abituali senza ricorrere sistematicamente a farmaci.

La scelta di metodi mini invasivi in un contesto regionale complesso

La scelta di questi metodi mini invasivi testimonia l’impegno nel garantire soluzioni efficaci e di qualità, in un contesto regionale dove l’accesso alle cure spesso incontra difficoltà. La diffusione degli ambulatori, unita all’esperienza del team, crea una struttura in grado di offrire risposte concrete al dolore, un tema sensibile che riguarda un numero rilevante di cittadini.

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