Terracina diventa ancora una volta il cuore di eventi culturali dedicati alla storia antica grazie a un ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione Città di Terracina. Domenica 18 maggio 2025, si terrà una conferenza dedicata al Lazio meridionale preromano, con particolare attenzione alle città di Terracina e Fondi, protagoniste di importanti ritrovamenti archeologici. L’incontro, ospitato nel teatro romano della città , offrirà ai visitatori un’occasione per approfondire aspetti storici cruciali legati alla romanizzazione e all’archeologia locale.
Il ciclo di eventi culturali nel teatro romano e il santuario di monte s. angelo
La lezione del prof. Massimiliano Di Fazio fa parte di una serie di appuntamenti previsti per la primavera e l’estate 2025 nel teatro romano e nell’adiacente santuario di Monte S. Angelo, conosciuto anche come Tempio di Giove Anxur. Questi luoghi, oltre a conservare tracce storiche rilevanti, vengono proposti come spazi vivi per eventi culturali di rilievo. La Fondazione Città di Terracina ne cura la gestione puntando non solo alla tutela dei beni archeologici ma anche alla loro valorizzazione come sedi d’arte e cultura.
L’idea degli organizzatori è quella di far dialogare passato e presente, portando un pubblico vario a confrontarsi con le radici storiche del territorio. Il teatro romano, ideale per conferenze e spettacoli, diventa così un punto di riferimento per iniziative che coinvolgono la comunità e gli esperti del settore.
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La conferenza sarà guidata dal prof. Massimiliano Di Fazio, docente all’Università di Pavia con specializzazione in Civiltà dell’Italia preromana ed Etruscologia. Il suo intervento, accompagnato da proiezioni su ledwall, si concentrerà sulle vicende che hanno interessato il Lazio meridionale costiero prima e durante il processo di espansione romana.
Particolare rilievo sarà dato ai centri di Terracina e Fondi, definiti due punti chiave per capire le trasformazioni dell’area. Le scoperte degli ultimi anni hanno offerto elementi nuovi, che aiutano a chiarire aspetti rimasti a lungo oscuri o controversi. Il racconto si sviluppa attorno a reperti archeologici, insediamenti e strutture che testimoniano il ruolo di questi centri nelle dinamiche tra popolazioni preromane e Romani.
Il professore illustrerà come i dati più recenti contribuiscono a aggiornare le precedenti interpretazioni storiche. La lezione rappresenta un’occasione per approfondire le radici di questi paesi, inserendoli nel contesto più ampio delle relazioni e trasformazioni che hanno segnato il Lazio.
Collaborazione istituzionale per la tutela e la promozione del patrimonio storico
L’evento si realizza in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina e con il Comune di Terracina, che supportano la missione di tutela e valorizzazione del patrimonio. Grazie a questo lavoro congiunto, gli spazi archeologici diventano sedi attive di studio e divulgazione, consentendo di coinvolgere il pubblico attraverso attività culturali di qualità .
La Soprintendenza fornisce supporto tecnico e scientifico, dando continuità ai progetti di ricerca e di conservazione. L’amministrazione locale si impegna a promuovere iniziative capaci di attirare visitatori e studenti, valorizzando il patrimonio artistico e storico come risorsa per la comunità .
La sinergia tra enti pubblici e organizzazioni culturali rappresenta un modello operativo in grado di sostenere, nel medio termine, lo sviluppo di eventi capaci di riscoprire pagine fondamentali della storia di territori come quello di Terracina e Fondi.
Modalità di partecipazione e dettagli organizzativi
La partecipazione alla lezione è gratuita ma richiede la prenotazione obbligatoria. Chi fosse interessato dovrà prenotare via e-mail o telefono secondo i contatti forniti dalla Fondazione Città di Terracina. L’ingresso sarà consentito fino all’avvio della conferenza che inizierà alle 17 nella giornata del 18 maggio.
Il sistema prenotazioni si limita a garantire una gestione ordinata degli accessi nel teatro romano, assicurando che il pubblico possa usufruire dello spazio senza problemi. L’evento si presta anche a studenti, appassionati di archeologia e storia, ma anche semplici cittadini curiosi di comprendere meglio le radici del proprio territorio.
L’organizzazione punta a favorire una partecipazione ampia, confermando l’interesse crescente verso temi collegati alla storia antica e alla scoperta di testimonianze archeologiche che riguardano direttamente il Lazio meridionale. Questo tipo di eventi contribuisce a mantenere vivo il legame tra comunità e patrimonio culturale locale.