La stagione 2025 alla scala tra addii, debutti e grandi classici con nuove produzioni musicali e di balletto

La stagione 2025 alla scala tra addii, debutti e grandi classici con nuove produzioni musicali e di balletto

La stagione 2025 del Teatro alla Scala di Milano segna il passaggio tra Fortunato Ortombina e Riccardo Chailly, con un ricco programma di opere classiche, debutti importanti e sostegno pubblico-privato.
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La stagione 2025 del Teatro alla Scala di Milano si apre con importanti cambiamenti nella direzione artistica e musicale, un ricco calendario di opere classiche e rare, eventi di danza e sinfonici, e un forte impegno per rafforzare il legame con il pubblico e la città. - Gaeta.it

La stagione 2025 del Teatro alla Scala di Milano si apre il 7 dicembre con un programma segnato da importanti cambiamenti nella direzione artistica e musicale. Fortunato Ortombina, nuovo sovrintendente, prende per mano una stagione in parte progettata dal suo predecessore Dominique Meyer. Sul podio, Riccardo Chailly guiderà le esecuzioni fino alla fine del suo mandato, che si concluderà con un ciclo di opere di grande rilievo. Tra novità, conferme e appuntamenti classici, il palcoscenico milanese si prepara a offrire un calendario ricco di eventi.

La direzione artistica e musicale: un passaggio di testimone in corso tra sovrintendente e direttore d’orchestra

La nuova stagione alla Scala coincide con il primo anno di Fortunato Ortombina come sovrintendente, benché gran parte della programmazione segua i piani stabiliti da Dominique Meyer. Ortombina si presenta con un atteggiamento prudente nel fare dichiarazioni, specie riguardo a figure come Daniele Gatti, che ha cancellato gli impegni con il teatro dopo non essere stato scelto come sostituto di Chailly. Per ora, Ortombina sottolinea la presenza dei direttori annunciati senza soffermarsi su assenze o polemiche.

Riccardo Chailly firmerà l’ultima stagione come direttore musicale, dirigendo importanti eventi come il Requiem di Giuseppe Verdi e Nabucodonosor di Verdi nella versione del 1848, con i famosi ballabili che raramente vengono eseguiti. La presenza di star come Anna Netrebko e Luca Salsi aggiunge peso al cartellone. Nel frattempo, si attende la conferma ufficiale di Myung-Whun Chung, designato come direttore musicale nel 2027, che torna sul palco scaligero a giugno con Carmen. Il passaggio di testimone appare quindi in una fase delicata, ma ben scandita dal calendario di eventi.

Un calendario di opere tra grandi classici e produzioni rare con debutti importanti

L’apertura della stagione con Lady Macbeth del distretto di Mcesk di Dimitrij Sostakovic rappresenta un punto di partenza con la regia di Vasily Barkharov, già noto per allestimenti dalla forte impronta visiva. Successivamente, il palcoscenico scaligero ospiterà il Requiem di Verdi, un appuntamento fisso della tradizione milanese, seguito da Nabucodonosor, opera raro che riporta in scena elementi musicali storicamente significativi.

Un momento molto atteso riguarda Pelléas e Mélisande di Claude Debussy, con la regia di Romeo Castellucci al suo debutto alla Scala. A dirigere sarà Maxime Pascal. Quest’opera rappresenta uno dei punti più discussi della stagione per la novità della regia e il cambio sul podio. Intanto, il teatro registra l’assenza di Daniele Gatti, che sarebbe stato uno dei protagonisti, ma ormai allontanato dal cartellone.

Tra gli eventi speciali, il ciclo completo del Ring di Wagner sarà eseguito due volte in due settimane, una sfida complessa e impegnativa che ha già visto esaurire gli abbonamenti. Il sovrintendente ha sottolineato la complessità dell’impegno per il teatro, confermando l’importanza della proposta scaligera nel panorama musicale internazionale.

Il sostegno pubblico e privato per il rilancio della scala come centro culturale milanese

Il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi ha evidenziato come lo Stato abbia destinato quasi 36 milioni di euro al Teatro alla Scala nel 2024, una cifra vicina ai finanziamenti provenienti da privati. L’investimento statale rimane però solo una parte delle risorse necessarie al funzionamento del teatro. Ortombina ha valorizzato la collaborazione tra pubblico e privato come esempio di successo.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ribadito il ruolo centrale della Scala come punto di riferimento politico e culturale del Paese. Sala auspica “una maggiore apertura del teatro verso la città, per coinvolgere un pubblico giovane, che già costituisce un terzo degli spettatori.” Ortombina ha fatto eco sottolineando l’obiettivo che nessun milanese possa dire di non aver mai visitato la Scala, segno dell’attenzione alla partecipazione locale.

Un programma di danza e sinfonica che arricchisce l’offerta per un pubblico vario

La stagione di danza presenta otto titoli, selezionati dal direttore Frédéric Oliveri. L’apertura sarà con La bella addormentata nel bosco, nella coreografia di Rudolph Nureyev. Non mancheranno nuovi spettacoli come Alice’s Adventures in Wonderland di Christopher Wheeldon e Le sacre du printemps, la prima coreografia di Pina Bausch portata dal corpo di ballo scaligero. Il galà dedicato a Carla Fracci, ora raddoppiato in due serate, onorerà la memoria della ballerina.

Per la parte sinfonica, la stagione comincia con la presenza sul podio di Daniel Barenboim, che torna come ex direttore musicale. La collaborazione con i direttori già legati al teatro, come Chailly, continuerà anche dopo la fine del loro incarico ufficiale. Ciò conferma il legame stabile tra la Scala e i suoi artisti storici, prezioso per mantenere la continuità artistica e il profilo internazionale del teatro.

Titoli principali di opera tra ricorrenze storiche e nuove produzioni

Oltre ai capolavori già citati, la Scala presenta in stagione Turandot in occasione del centenario della sua prima esecuzione. L’allestimento riprende quello di Livermore, con Nicola Luisotti alla direzione. Lucia di Lammermoor vedrà la bacchetta di Speranza Scappucci. L’Accademia sarà impegnata in L’elisir d’amore, mentre La Traviata affidata a Liliana Cavani e diretta da Michele Gamba chiude la stagione teatrale. Il Faust, nella regia di Johannes Erath, sarà guidato da Daniele Rustioni.

Questi titoli mescolano anniversari importanti e produzioni nuove o rivisitate. La scelta del repertorio mostra la volontà di mantenere un equilibrio tra tradizione e aggiornamento, per soddisfare i diversi pubblici che frequentano il teatro milanese. Nel complesso, la programmazione conferma il ruolo consolidato del Teatro alla Scala come uno dei centri principali di musica e spettacolo in Italia e nel mondo.

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