La stagione 2025-2026 del teatro stabile del friuli venezia giulia tra grandi classici e nuove proposte

La stagione 2025-2026 del teatro stabile del friuli venezia giulia tra grandi classici e nuove proposte

La stagione 2025-2026 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia unisce grandi classici, contemporaneo, musical e danza con registi come Paolo Valerio e attori come Luca Marinelli, valorizzando il territorio regionale.
La Stagione 2025 2026 Del Teat La Stagione 2025 2026 Del Teat
La stagione 2025-2026 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia propone un ricco programma tra classici, contemporaneo, musical e danza, con produzioni di Paolo Valerio e collaborazioni regionali, valorizzando la cultura locale e artisti di rilievo nazionale. - Gaeta.it

La stagione teatrale 2025-2026 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è pronta a proporre un calendario ricco di spettacoli, che vanno dai grandi classici alla contemporaneità, coinvolgendo registi di rilievo e artisti di fama nazionale. L’offerta tra prosa, lirica, musical e danza si presenta articolata, con due produzioni firmate da Paolo Valerio a segnare l’apertura e la chiusura della stagione. Scorrendo il programma si evidenziano progetti legati al territorio e collaborazioni con altri importanti teatri della regione.

La programmazione tra classico e contemporaneo con grandi registi e attori

La stagione prende il via con un omaggio diretto al Friuli Venezia Giulia e si articola attraverso un percorso che spazia dai testi di Shakespeare e Čechov fino a nuove firme come Davide Enia e Stefano Massini. Registi noti come Peter Stein, Davide Livermore e Leonardo Lidi si alterneranno in regia, portando la loro interpretazione su testi di diverso genere e periodo. Gli attori coinvolti comprendono nomi importanti del panorama teatrale italiano: Luca Marinelli, Stefano Accorsi, Maddalena Crippa, Ariella Reggio e Alessandro Haber. L’apertura è affidata a “Trieste 1954“, dramma scritto e interpretato da Simone Cristicchi, che racconta storie legate alla storia del territorio. A maggio la stagione si chiuderà con la messa in scena di “Romeo e Giulietta“, proposta sia in versione teatrale che lirica, con un progetto condiviso col Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Questo lavoro mostra l’attenzione del teatro verso la contaminazione tra diverse forme artistiche e la collaborazione istituzionale sul territorio regionale.

Musical e danza: le proposte che completano la stagione

La programmazione musicale non manca di attrarre appassionati con due titoli molto noti del repertorio internazionale. Torna la versione originale in inglese di “Cats” di Andrew Lloyd Webber, un musical ormai cult, capace di richiamare un pubblico ampio grazie anche alle sue coreografie e scenografie iconiche. Ritornano inoltre le atmosfere cult di “The Rocky Horror Show“, spettacolo simbolo del teatro musicale che unisce ironia, musica e un forte elemento di spettacolarità. Per quanto riguarda la danza, i Momix portano “Bothanica Season 2“, un progetto che combina tecnica e creatività visiva in modo particolare. Questa proposta si inserisce nella programmazione come momento di grande spettacolo visivo e corporeo, che amplifica l’offerta culturale del Teatro Stabile.

Il ruolo di paolo valerio e l’attenzione per il territorio

Francesco Granbassi, presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, ha confermato la nomina di Paolo Valerio a direttore artistico fino al termine del mandato vigente. Valerio, oltre a dirigere la stagione, firma anche due produzioni strategiche. Il suo lavoro si riflette in una scelta di spettacoli che mettono al centro la cultura locale e le radici storiche. Un esempio concreto è rappresentato da “Argo“, testo originale scritto da Letizia Russo che trae spunto dal romanzo di Maria Grazia Ciani, “Storia di Argo“. Lo spettacolo racconta la fuga dall’Istria dopo la seconda guerra mondiale con un’attenzione particolare alle emozioni e agli accadimenti del tempo. “Argo” debutterà al Mittelfest 2025, dove si offrirà al pubblico un racconto toccante e poco frequentato nei circuiti teatrali, con l’intenzione di coinvolgere spettatori anche al di fuori del Friuli Venezia Giulia. Tale titolo, insieme a “Romeo e Giulietta“, farà poi un tour in vari teatri italiani.

Collaborazioni e apertura verso il pubblico regionale e nazionale

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia si conferma come uno spazio che non si limita a proporre spettacoli, ma che ricerca sinergie importanti. I legami con il Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste dimostrano la volontà di trovare un dialogo costruttivo tra le diverse forme di arte scenica in regione. L’inclusione di testi che appartengono alla storia del territorio e il ricorso a interpreti e registi di spessore renderanno la stagione non solo un momento di intrattenimento ma anche un’occasione per riflettere sulle vicende storiche e culturali che hanno segnato il Friuli Venezia Giulia nel corso degli anni. Con l’avvicinarsi della prima rappresentazione di ottobre, cresce l’attesa di una stagione che sappia coniugare tradizione, teatro musicale e nuove drammaturgie, sotto la guida di un direttore artistico che ha scelto di investire nell’identità locale senza rinunciare a un respiro nazionale e internazionale.

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