La Spagna ha varato una nuova misura che obbligherà piattaforme come Airbnb e Booking.com a inviare al governo dati dettagliati sugli affitti turistici ogni mese. La norma, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 23 giugno 2025, è finalizzata a migliorare il controllo del mercato degli affitti brevi e a sostenere ispezioni più efficienti da parte delle amministrazioni locali. Questa iniziativa riguarda anche altri soggetti del settore, con tempistiche differenziate in base alla dimensione dell’impresa.
Obbligo di invio mensile dati sugli affitti turistici
Dal primo luglio 2025, Airbnb e Booking.com devono comunicare mensilmente al governo spagnolo le informazioni sugli affitti chiusi il mese precedente. Le piattaforme dovranno trasmettere i dati entro la prima metà del mese, utilizzando un nuovo sportello digitale unico creato ad hoc.
Le informazioni richieste sono molto dettagliate e comprendono l’indirizzo completo dell’alloggio, il numero di notti affittate, il numero di ospiti per notte, il paese di origine di ogni ospite, le precise date di locazione, l’URL dell’annuncio online e il numero di registrazione dell’immobile.
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Per le piccole e micro imprese che operano nello stesso segmento, invece, la scadenza del report è trimestrale, sempre attraverso la stessa piattaforma digitale. Questa differenza punta a non gravare eccessivamente le realtà di dimensioni più ridotte.
Con questo sistema, il governo conta di facilitare l’attività di controllo degli enti regionali e locali, che potranno verificare in modo tempestivo e preciso il rispetto delle normative sul turismo abitativo. Le ispezioni, in passato spesso complicate da carenze informative, saranno potenzialmente più efficaci.
Nuovo numero identificativo obbligatorio per gli alloggi turistici
In aggiunta all’obbligo di reportistica, la Spagna introduce un sistema di identificazione univoco per tutte le abitazioni turistico-ricettive presenti sulle piattaforme digitali. Ogni immobile dovrà essere dotato di un numero identificativo rilasciato dal Catasto Immobiliare.
Il rilascio di questo codice è subordinato alla conformità dell’immobile alle norme urbanistiche e al possesso della licenza per attività ricettiva. In mancanza di questi requisiti, il Catasto si rifiuterà di assegnare il numero, che ha un costo di 27 euro più Iva.
L’introduzione del numero identificativo ha l’obiettivo di rendere più trasparente e tracciabile il mercato degli affitti turistici, contrastando gli annunci illegali o irregolari. Saranno esclusi dall’obbligo gli affitti gestiti tramite canali diversi dalle piattaforme online.
Le piattaforme stesse dovranno eseguire, casualmente, controlli sugli immobili e comunicare i risultati all’amministrazione pubblica. Queste verifiche incroceranno dati e permetteranno di individuare situazioni sospette o non conformi.
Impatto sulla regolamentazione turistica e mercato immobiliare
Le nuove disposizioni si inseriscono in un contesto di crescente attenzione verso il fenomeno degli affitti brevi che, da un lato, contribuiscono all’offerta turistica, dall’altro, implicano difficoltà per il mercato immobiliare tradizionale e i residenti.
L’aumento delle locazioni a breve termine ha spesso causato un incremento dei prezzi nelle principali città e un restringimento dell’offerta residenziale per chi vive stabilmente. Queste norme vogliono arginare gli affitti fuori legge e tutelare le comunità locali, mantenendo però attive piattaforme digitali importanti per il turismo.
Il monitoraggio costante tramite report mensili e l’obbligo di numeri identificativi renderanno il mercato più trasparente e consentiranno alle amministrazioni di intervenire con efficacia in caso di violazioni. Le ispezioni programmate e i controlli casuali migliorano la capacità di sorveglianza e il contrasto agli abusi.
Questa iniziativa del governo spagnolo potrebbe aprire la strada a regolazioni simili in altri Paesi europei che stanno fronteggiando problemi analoghi legati all’impatto sociale e abitativo del turismo di massa.
Le disposizioni entreranno in vigore ufficialmente dal primo luglio 2025 e le piattaforme coinvolte stanno già predisponendo le procedure tecniche per l’invio dei dati. Resta alta l’attenzione degli operatori e delle autorità locali per valutare gli effetti concreti di questa misura nel prossimo futuro.