La regione siciliana ha fatto un passo significativo verso la crescita e la competitività dei propri aeroporti minori. Con la recente mini manovra finanziaria, la Regione ha deciso di eliminare l’addizionale comunale sui biglietti aerei, un costo aggiuntivo che gravava su Comiso, Trapani, Pantelleria e Lampedusa. Questo provvedimento mira a favorire il traffico aereo, sostenere le compagnie e stimolare l’economia locale, portando benefici diretti sia al turismo sia alle attività commerciali collegate.
Il ruolo dell’abolizione dell’addizionale comunale nel rilancio degli aeroporti minori
Gli aeroporti di Comiso, Trapani, Pantelleria e Lampedusa rappresentano snodi strategici per la mobilità nell’isola, ma negli ultimi anni hanno dovuto affrontare sfide legate alla concorrenza e ai costi elevati. L’addizionale comunale sul biglietto aereo era un ostacolo che scoraggiava compagnie e passeggeri, riducendo la competitività degli scali minori rispetto agli aeroporti principali. La revoca di questa tassa avrà dunque l’effetto di abbattere i costi di trasporto per i viaggiatori e le compagnie, incentivando l’aumento dei voli e del traffico passeggeri.
Commenti da airgest su trapani
Secondo Salvatore Ombra, presidente di Airgest che gestisce l’aeroporto di Trapani, “questa decisione era attesa da anni e segna una svolta decisiva per la mobilità nella provincia trapanese.” Attende di vedere un incremento del traffico aereo che, a sua volta, agirà da volano per l’economia locale, dal turismo agli investimenti, fino all’intera filiera dei servizi collegata al trasporto aereo. L’investimento nella rimozione della tassa sarà quindi compensato dall’aumento dell’attività, creando un circolo virtuoso di crescita.
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Anche a Comiso l’abolizione dell’addizionale comunale è vista come una opportunità di rilancio. Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac , evidenzia che questa misura porterà uno stimolo significativo per migliorare la competitività dello scalo satellite. La scelta punta a incrementare i voli, a migliore approcci commerciali con le compagnie aeree e a generare maggiori ricadute economiche sul territorio.
Dettagli sugli investimenti infrastrutturali
Il potenziamento infrastrutturale sarà accompagnato da un massiccio investimento pubblico: complessivamente 47 milioni di euro sono destinati allo sviluppo dell’aeroporto di Comiso. Di questi, 20 milioni finanzieranno la piattaforma cargo, fondamentale per ammodernare la capacità di movimentazione merci. Altri 27 milioni arriveranno tramite il piano FSC 2021-2027 per ulteriori interventi, compresi i collegamenti intermodali con altri servizi di trasporto. Questi investimenti metteranno Comiso in condizione di accogliere un numero maggiore di voli e passeggeri, rafforzando la sua funzione nel sistema aeroportuale regionale.
Impatti attesi su turismo, economia locale e mobilità regionale
L’eliminazione dell’imposta e i paralleli investimenti infrastrutturali si tradurranno in un aumento dei collegamenti aerei, offrendo nuove opportunità a turisti e imprenditori. Una rete di voli più articolata favorirà il flusso turistico verso destinazioni più piccole, meno conosciute ma ricche di attrattive naturali e culturali. Questo contribuisce a una migliore distribuzione del turismo nell’isola, alleggerendo la concentrazione degli arrivi sugli aeroporti maggiori.
L’aumento del traffico passeggeri stimola la crescita dei servizi locali, dai trasporti pubblici agli alloggi, dalla ristorazione alle attività commerciali legate al turismo. Le compagnie aeree, a loro volta, avranno margini per sviluppare nuove rotte o potenziare quelle esistenti, migliorando l’offerta e la frequenza dei voli. L’indotto economico può raggiungere imprese e attività anche in aree non direttamente confinanti con gli aeroporti, integrando il sistema produttivo regionale.
Una mossa che segna il rilancio aeroportuale della sicilia
L’abolizione dell’addizionale comunale conferma la volontà della Regione di rilanciare il sistema aeroportuale siciliano coinvolgendo anche gli scali di minore dimensione. Mentre gli aeroporti principali continuano a svolgere la loro funzione di hub, quelli minori possono beneficiare di maggiore attrattività e capacità di ampliarsi. Questo cambiamento determina una variazione importante nel modello di mobilità isolano.
L’eliminazione di questa tassa locale è già vista come un evento epocale dagli operatori del settore e dalle aziende di gestione aeroportuali. “È probabile che a breve possano emergere nuovi accordi commerciali con compagnie aeree, interessate a sfruttare le condizioni più favorevoli.” In parallelo, si prepara un aumento complessivo dei passeggeri che, senza impatto sul prezzo del biglietto, avranno più optioni per raggiungere o lasciare la Sicilia.
Non si tratta soltanto di una misura fiscale ma di un programma organico che combina politica regionale, investimenti pubblici e azione commerciale per mettere in moto un processo di sviluppo economico sostenibile, fondato sulla mobilità e il turismo. Questo cambiamento potrà tramutarsi in un vantaggio competitivo concreto e misurabile già nel prossimo futuro.