La scuola nazionale del patrimonio finanzia borse di ricerca per digitalizzare il patrimonio culturale italiano con il pnrr cultura 4.0

La scuola nazionale del patrimonio finanzia borse di ricerca per digitalizzare il patrimonio culturale italiano con il pnrr cultura 4.0

Il piano Cultura 4.0 del Pnrr finanzia con 4,5 milioni di euro progetti di ricerca digitale per under 36, coinvolgendo università e istituti culturali nella trasformazione digitale del patrimonio culturale italiano.
La Scuola Nazionale Del Patrim La Scuola Nazionale Del Patrim
Il piano Cultura 4.0 del PNRR finanzia borse di studio per giovani ricercatori under 36, promuovendo progetti universitari di digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano in collaborazione con istituti culturali. - Gaeta.it

Il piano Cultura 4.0 del Pnrr punta a spingere la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano. In questo contesto, la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali ha lanciato un bando per sostenere progetti di ricerca applicata. Sono rivolti a laureati under 36, attraverso borse di studio assegnate dai dipartimenti universitari. L’obiettivo è coinvolgere università e istituti culturali in un processo concreto di trasformazione digitale del nostro patrimonio artistico e culturale.

Finanziamenti e modalità del bando per i progetti di ricerca digitale

Il bando dispone di un budget totale di 4,5 milioni di euro. Ogni borsa di ricerca può valere fino a 15.750 euro, con una durata prevista tra 6 e 9 mesi. Le università che partecipano con i loro dipartimenti riceveranno un contributo fino a 6.912 euro per ogni progetto avviato, destinato a coprire le spese per selezione, supervisione e controllo delle attività di ricerca. La chiamata è rivolta sia ad atenei statali che non statali, con l’invito a presentare progetti che trovino applicazione diretta su istituti e luoghi della cultura interessati dalle attività di digitalizzazione gestite dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale, noto anche come Digital Library.

Obiettivi e aree tematiche della ricerca per la digitalizzazione culturale

Le ricerche devono focalizzarsi sul miglioramento delle procedure e dei processi di digitalizzazione del patrimonio culturale. Ciò include anche lo studio di modalità nuove o più efficaci di utilizzo e valorizzazione del materiale digitalizzato. L’iniziativa intende ottimizzare sia la qualità della digitalizzazione, che l’impiego delle risorse digitali in ambiti come la fruizione pubblica, la conservazione, la catalogazione e la condivisione dei beni culturali. Su scala nazionale, più di 200 istituti culturali hanno dimostrato interesse a ospitare uno o più progetti, offrendo un terreno variegato per sviluppare soluzioni adatte a realtà diverse, dalla biblioteca agli archivi, fino ai musei e centri di ricerca.

Procedura di presentazione e ruolo della piattaforma online

L’avviso è previsto in modalità “a sportello”, per cui i dipartimenti universitari potranno iscriversi dal 28 maggio 2025 tramite una piattaforma online dedicata. Questo sistema digitale permette una gestione snella e tracciabile delle candidature, favorendo un dialogo diretto fra mondo accademico e istituzioni culturali. La piattaforma è pensata per facilitare la manifestazione di interesse e velocizzare la valutazione, garantendo trasparenza e rapidità nell’avvio dei progetti. La sinergia che si vuole creare mette insieme competenze scientifiche e esigenze pratiche degli istituti dove si svolgeranno le attività.

La collaborazione tra il ministero della cultura e le università per la trasformazione digitale

Questa iniziativa fa parte di Dicolab.Cultura al digitale, un sistema formativo promosso dal ministero della Cultura attraverso la Digital Library. Il progetto è realizzato dalla Scuola nazionale del patrimonio e supportato dall’Unione europea tramite il Next Generation EU, finanziato sul sub-investimento 1.1.6 del Pnrr Cultura 4.0. Lo scopo è accrescere la capacità delle istituzioni culturali di affrontare la transizione digitale, per esempio migliorando la gestione dei dati culturali, sviluppando competenze specialistiche e favorendo un dialogo diretto tra ricerca, innovazione e conservazione del patrimonio storico e artistico. Il legame con le università serve a integrare nuove idee e prospettive nelle strategie di digitalizzazione.

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