La scalinata di trinità dei monti festeggia 300 anni con una mostra alla casa di keats-shelley a piazza di spagna

La scalinata di trinità dei monti festeggia 300 anni con una mostra alla casa di keats-shelley a piazza di spagna

La scalinata di Trinità dei Monti a Roma compie 300 anni e viene celebrata con la mostra “The Spanish Steps, Revisited” alla casa-museo Keats-Shelley, che unisce storia, arte e progetti architettonici.
La Scalinata Di Trinitc3A0 Dei Mo La Scalinata Di Trinitc3A0 Dei Mo
La scalinata di Trinità dei Monti a Roma celebra i suoi 300 anni con la mostra "The Spanish Steps, Revisited" alla casa-museo Keats-Shelley, che ripercorre storia, progetti e nuove interpretazioni artistiche di questo iconico monumento. - Gaeta.it

La scalinata di Trinità dei Monti, simbolo di Roma e punto di ritrovo per milioni di visitatori, ha raggiunto un traguardo importante: 300 anni dalla sua realizzazione. Questo monumento, noto in tutto il mondo, si erge tra la chiesa della Santissima Trinità dei Monti e piazza di Spagna, catturando da sempre l’attenzione di turisti e cittadini. Per celebrare l’anniversario, nella casa-museo di Keats-Shelley a piazza di Spagna è stata allestita una mostra che esplora la storia e le diverse interpretazioni artistiche legate alla scalinata.

La scalinata di trinità dei monti: un pezzo di storia romana

La scalinata è stata costruita all’inizio del XVIII secolo su progetto dell’architetto Francesco De Sanctis. Questo monumento collega uno dei luoghi più suggestivi della città, piazza di Spagna, alla chiesa di Trinità dei Monti, sulle pendici del Pincio. La scalata è celebre per i suoi 135 gradini, che ammonteranno differenti occasioni di incontro e momenti di relax per i cittadini. Negli anni Settanta, divenne punto di ritrovo per i cosiddetti “figli dei fiori”, mentre oggi continua ad attrarre fashion blogger, turisti e appassionati d’arte che si siedono sui suoi gradini per ammirare la città o scattare foto.

Un lungo percorso di progettazione

La sua storia è stata un percorso lungo e articolato. Nel corso di quasi due secoli, numerosi architetti e artisti hanno presentato progetti per edificare una scalinata che migliorasse l’accesso al colle del Pincio e celebrasse l’unione tra la Roma papale e la Francia, che finanziò la costruzione della chiesa. Alcuni di quei progetti, mai realizzati, sono oggi parte della mostra allestita nella casa di Keats-Shelley.

La mostra the spanish steps, revisited: cosa si può vedere

Dal primo maggio all’1 novembre, i visitatori hanno la possibilità di immergersi nel racconto della nascita e dell’evoluzione della scalinata grazie alla mostra “The Spanish Steps, Revisited”. Il percorso espositivo prende forma nelle sale della casa-museo, luogo che conserva memoria del poeta inglese John Keats, che trascorse gli ultimi giorni della sua vita a Roma.

Materiali e artisti in mostra

La mostra espone documenti storici come progetti, incisioni e disegni realizzati da figure come Giacomo Della Porta, Bernini e Plautilla Bricci. Questi materiali restituiscono la complessità delle fasi di progettazione e le numerose varianti proposte alle autorità capitoline e al re di Francia. Non si vedono solo le tavole tecniche ma anche apparati effimeri, scenografie e strutture temporanee che hanno animato la zona nei secoli passati.

L’esposizione va oltre la storia della scalinata, accogliendo le opere di 23 artisti contemporanei invitati a reinterpretare questo luogo iconico della città. Tra loro, Elisabetta Benassi, Stefano Arienti, Elena Bellantoni e altri artisti italiani e internazionali hanno realizzato opere inedite che dialogano con lo spazio e la memoria della scalinata, restituendole nuova vita.

Il valore culturale e artistico dell’iniziativa

Il curatore della mostra, Luca Caddia, ha sottolineato come la sezione storica sveli progetti e idee non realizzate, risalenti fino al Cinquecento, che testimoniano lo sviluppo architettonico di questo angolo della città. “Questi documenti fanno luce su scelte e tentativi differenti prima che si definisse il progetto definitivo di De Sanctis.”

Riflessioni sul presente e sul futuro

Nel contesto contemporaneo invece, secondo il curatore Fulvio Chimento, la mostra diventa uno spazio di confronto aperto. Gli artisti coinvolti, trascorrendo tempo nelle stanze della casa-museo affacciate proprio sui gradini, hanno creato opere che riflettono sul monumento come “spazio pubblico e vivibile”. Questo dialogo diretto rappresenta, più di una semplice esposizione, “una riflessione condivisa su come mantenere la scalinata un luogo vivo e aperto a nuovi significati.”

L’insieme delle opere storiche e contemporanee crea un percorso espositivo che attraversa secoli di storia romana, spaziando dalla fase progettuale fino alle attuali ricerche artistiche. È una proposta che arricchisce la visita al cuore di Roma, offrendone nuove prospettive e racconti nascosti.

Roma celebra così un simbolo cittadino che ha attraversato trecento anni di cambiamenti sociali e culturali, mantenendo un ruolo centrale nell’immagine e nell’identità della città. La mostra alla casa di Keats-Shelley resta aperta fino all’autunno, invitando a una riscoperta consapevole della scalinata di Trinità dei Monti, tra arte, architettura e storia.

Change privacy settings
×