La Sardegna potenzia i bonus per fermare lo spopolamento dei piccoli centri nel 2025

La Sardegna potenzia i bonus per fermare lo spopolamento dei piccoli centri nel 2025

La Regione Sardegna introduce bonus mensili per nuovi figli, incentivi fino a 15.000 euro per case e contributi a fondo perduto per imprese nei comuni sotto i 5.000 abitanti contro lo spopolamento.
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La Regione Sardegna ha potenziato incentivi economici per contrastare lo spopolamento nei piccoli comuni, offrendo contributi per famiglie con nuovi figli, agevolazioni per l’acquisto e la ristrutturazione di case, e sostegni alle imprese locali. - Gaeta.it

La Regione Sardegna ha confermato e rafforzato le iniziative per contrastare lo spopolamento delle comunità più piccole dell’isola. Tra i provvedimenti si segnala un contributo mensile di 600 euro per ogni nuovo figlio nato, adottato o affidato nelle località fino a 5.000 abitanti. Questi incentivi si accompagnano ad altre misure volte a sostenere l’acquisto e la ristrutturazione di abitazioni e l’attività delle imprese locali, con l’obiettivo di incentivare famiglie e attività a restare o trasferirsi nei comuni a rischio abbandono.

Misure economiche per sostenere le famiglie nei piccoli comuni sardegna

La lotta allo spopolamento in Sardegna punta in gran parte alle famiglie con nuovi figli. La Regione ha esteso il bonus che riguarda i figli nati, adottati o affidati nei comuni con meno di 5.000 abitanti, un cambiamento rispetto ai limiti precedenti fissati a 3.000 residenti. Il sostegno prevede un contributo di 600 euro al mese per il primo figlio, erogato per cinque anni, e 400 euro al mese per i figli successivi.

Per accedere al bonus, entrambi i genitori devono essere residenti nel comune selezionato o impegnarsi al trasferimento di residenza entro il termine previsto. La normativa richiede inoltre che la residenza sia mantenuta per almeno cinque anni, durante i quali il beneficiario deve vivere nell’immobile dichiarato come abitazione principale, senza occupazioni abusive.

Le domande vanno presentate ai comuni di residenza o nuova residenza, che spesso gestiscono l’incentivo con avvisi pubblici a sportello. Il bonus si basa sui dati ufficiali Istat aggiornati al 2022 e permette un sostegno economico diretto a chi sceglie di crescere la famiglia nei piccoli centri.

Incentivi per la casa: ristrutturazioni e acquisti a fondo perduto

Accanto al sostegno alle famiglie, la Regione ha destinato 15 milioni di euro per promuovere l’acquisto o la ristrutturazione di abitazioni da usare come prima casa nei comuni sotto i 5.000 abitanti. L’obiettivo è contrastare l’abbandono dei centri svuotati, offrendo contributi fino a 15.000 euro a fronte di spese sostenute per lavori o acquisti, coprendo al massimo il 50% della spesa complessiva.

Chi richiede il contributo deve impegnarsi a stabilire la residenza nell’immobile entro la data di erogazione del bonus e mantenere la residenza nel comune per cinque anni consecutivi. Queste misure si affiancano a iniziative comunali che vendono immobili anche a 1 euro, con l’intento di agevolare il ritorno o l’insediamento di nuovi residenti.

I bandi relativi a questo pacchetto di incentivi sono aperti anche per parte del 2025 e si trovano disponibili nei siti ufficiali della Regione Sardegna, in sezioni dedicate al contrasto dello spopolamento.

Contributi a fondo perduto per imprese e credito d’imposta nelle aree interne

Per supportare il tessuto produttivo, la Regione Sardegna ha predisposto incentivi anche per le imprese che decidono di aprire o trasferire la propria sede nei comuni con meno di 3.000 abitanti. Il bando del 2025 prevede contributi a fondo perduto fino a 15.000 euro per nuove attività o trasferimenti, che possono aumentare a 20.000 euro se l’intervento comporta l’aumento effettivo di occupazione secondo specifiche modalità.

La gestione delle domande passa dalla piattaforma “Restart” con scadenza originaria al 20 aprile 2025. È prudente consultare regolarmente gli aggiornamenti sui siti regionali o delle Camere di Commercio, in caso di eventuali proroghe o residui di risorse.

Oltre ai contributi diretti, le imprese possono accedere a un credito d’imposta dedicato alle attività nei piccoli centri. L’accesso dipende dall’emanazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di una risoluzione tecnica che definisce i codici tributo e la procedura per l’invio delle richieste.

La scadenza per la domanda del credito d’imposta è fissata alle ore 17 dell’8 agosto 2025 tramite lo sportello telematico SIPES, una modalità che consente la gestione rapida e tracciabile delle pratiche.

Come restare aggiornati e presentare le domande per i bonus sardegna

Le famiglie e le imprese interessate devono passare dai siti istituzionali della Regione Sardegna per recuperare le informazioni aggiornate sui vari bandi. I bandi sono distribuiti in più sezioni tematiche dedicate a misure per comuni a rischio spopolamento.

Il dipartimento regionale preposto pubblica regolarmente avvisi e moduli per la domanda, con indicazioni precise sui requisiti, le modalità di accesso e i termini per la presentazione. Dati e parametri si rifanno a censimenti ufficiali o a scadenze temporali fissate negli avvisi.

I comuni svolgono un ruolo organizzativo. È presso gli uffici comunali o tramite i loro portali che spesso si completano le procedure. Non tutte le domande ammesse vengono accolte automaticamente, ma occorre rispettare tempistiche e condizioni espresse dalle delibere.

Questi strumenti rappresentano un tentativo concreto per fermare la progressiva diminuzione di abitanti che ha colpito molte comunità del territorio isolano, offrendo condizioni economiche che supportino chi decide di costruire o ricostruire una vita nei piccoli centri.

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