La gestione delle malattie croniche richiede una strategia che vada oltre la cura medica tradizionale. A Matera, l’assessore regionale alla Salute della Basilicata, Cosimo Latronico, ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato che tenga conto anche degli aspetti psicologici e sociali per migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste condizioni. Durante il congresso organizzato dall’Associazione italiana donne medico , si sono discussi temi legati alla medicina di genere e all’organizzazione dei servizi sanitari territoriali.
Il valore del congresso aidm a matera: un forum tra professionisti e istituzioni
Il congresso Aidm a Matera ha rappresentato un’occasione fondamentale per mettere allo stesso tavolo professionisti della sanità, esponenti delle istituzioni e rappresentanti della comunità scientifica. Qui si sono approfonditi temi come la medicina di genere e la gestione delle malattie croniche, argomenti che richiedono una riflessione collettiva e un confronto diretto tra chi opera concretamente nel settore e chi prende decisioni politiche.
L’assessore Latronico ha sottolineato come l’evento continui a svolgere un ruolo cruciale nel promuovere un dibattito costruttivo, capace di orientare le politiche sanitarie verso modelli più sostenibili e attenti alle esigenze specifiche di ogni paziente. I lavori del congresso, che si sono protratti per più di una giornata, hanno visto confrontarsi esperienze diverse, mettendo in luce necessità e prospettive per adattare il sistema sanitario regionale alle nuove sfide.
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Medicina di genere: dalla teoria alla pratica quotidiana
Cosimo Latronico ha descritto la medicina di genere come un principio imprescindibile per assicurare cure più appropriate e sicure. Il concetto è ormai riconosciuto come cruciale per rispondere alle differenze biologiche e socioculturali tra uomini e donne, che influenzano la diagnosi, la terapia e l’assistenza. Integrare questa prospettiva nella pratica quotidiana significa migliorare l’efficacia del trattamento e ridurre disparità nel sistema sanitario.
L’assessore ha insistito sul fatto che la medicina di genere non può essere considerata un aspetto secondario o opzionale. Deve diventare una linea guida nella ricerca scientifica, nella formazione di medici e infermieri e nella pianificazione dei servizi sanitari. Identificare e affrontare queste differenze ha impatti concreti sull’appropriatezza delle cure e sulla personalizzazione dei percorsi terapeutici, fattori essenziali per la salute pubblica.
Rafforzare la rete territoriale e le opportunità del pnrr nella sanità lucana
Latronico ha ribadito l’impegno della Regione Basilicata a consolidare la rete dei servizi sanitari territoriali. Questa rete è vista come fondamentale per garantire un’assistenza multidisciplinare efficace e capace di rispondere ai bisogni complessi dei pazienti cronici. A partire dall’integrazione tra professionisti e la collaborazione tra strutture, il sistema territoriale deve migliorare la prevenzione e seguire il paziente in modo continuativo.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza offre ulteriori strumenti e fondi per sviluppare queste linee di intervento. La regione punta così a una sanità che ponga la persona al centro, con servizi più vicini al cittadino e capacità di adattarsi alle diverse esigenze. L’attenzione alla medicina di genere si inserisce in questo disegno, perché migliora la qualità delle cure e contribuisce a ridurre i fattori di rischio specifici di uomini e donne.
Un congresso che guarda al futuro della sanità e al ruolo delle donne in medicina
L’appuntamento Aidm a Matera non è stato solo un momento di confronto tecnico, ma un’occasione per mettere in luce anche l’importanza della presenza femminile nel mondo medico. I lavori hanno sottolineato come sia necessario un cambiamento culturale e istituzionale che valorizzi il contributo delle donne e le loro esperienze. Questo cambiamento passa attraverso una riforma delle politiche sanitarie, che devono rispecchiare meglio la società e le sue differenze.
La discussione ha coinvolto anche aspetti legati alla formazione e all’accesso alle carriere mediche, evidenziando ostacoli da superare per garantire pari opportunità. L’evento ha confermato la necessità di un rinnovamento che non riguardi solo le pratiche cliniche, ma anche le strutture organizzative e i modelli di leadership nella sanità lucana e italiana. Il congresso continuerà nei giorni seguenti, con l’obiettivo di costruire proposte concrete per un sistema sanitario più equo e funzionale.