La ristorazione collettiva si trova oggi al centro di un ampio dibattito riguardante la salute, il benessere e l’accesso a cibo di qualità. Questo settore svolge un ruolo cruciale in diverse aree, comprendendo scuole, ospedali e servizi pubblici, dove è fondamentale garantire un’alimentazione sana e sicura. Durante il convegno “Ristorazione collettiva: un settore strategico tra pressione normativa e opportunità di crescita“, organizzato da Oricon a Roma, la ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha richiamato l’attenzione sulla importanza di questo tema.
L’importanza della ristorazione collettiva
Il settore della ristorazione collettiva non è solo un servizio di alimentazione; rappresenta anche un motore economico e uno strumento di sostenibilità. Locatelli ha evidenziato come investire in questo ambito non significhi solo migliorare la qualità del cibo che viene offerto, ma anche difendere diritti fondamentali come quello al cibo. Secondo la ministra, è cruciale promuovere filiere locali e responsabilità sociale, con modelli che possano coniugare efficienza e qualità. La ristorazione collettiva, quindi, si posiziona come un servizio essenziale per la comunità, richiedendo un’attenzione particolare nel momento in cui si affrontano sfide normative.
La ministra ha sottolineato la necessità di rafforzare il settore attraverso politiche di sostegno concrete. Non si tratta solo di garantire la disponibilità di pasti, ma di riconoscere il valore del lavoro svolto da chi opera in questo campo. La ristorazione collettiva è una rete che deve mantenere alta la qualità dei servizi, a beneficio dell’intera popolazione.
La situazione attuale e le considerazioni di Carlo Scarsciotti
Nel suo intervento, Carlo Scarsciotti, presidente dell’Osservatorio sulla ristorazione collettiva e nutrizione , ha parlato dell’importanza di avere un piano chiaro. Ha evidenziato che nonostante la ristorazione collettiva sia un supporto indispensabile per i servizi pubblici, c’è stata una scarsa attenzione da parte delle istituzioni. Secondo Scarsciotti, le istituzioni dovrebbero calibrare meglio le loro azioni per evitare situazioni di eccessivo controllo normativo o, al contrario, troppe libertà.
Scarsciotti ha posto l’accento sull’importanza di una regia uniforme nelle politiche relative alla ristorazione collettiva. Ha segnalato che durante la pandemia i professionisti del settore sono stati in gran parte invisibili, continuando a lavorare per garantire pasti per servizi essenziali. Tuttavia, ha riconosciuto che la frammentazione normativa ha generato confusione e scarsa efficacia delle regole.
Il presidente ha auspicato un sistema normativo che tenga conto delle esigenze pratiche dei fornitori e che non imponga vincoli impraticabili. A tal proposito, ha citato l’esempio delle normative che richiedono l’impiego di prodotti biologici nelle mense. Se tali leggi non possono essere soddisfatte a lungo termine, diviene inadeguato imporle senza valutare se ci siano le disponibilità necessarie.
Riflessioni sulla qualità e sulla responsabilità
Il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Alberto Luigi Gusmeroli, ha sottolineato l’importanza della qualità nella ristorazione collettiva. Durante il suo intervento, ha messo in evidenza come la qualità alimentare incida direttamente sul benessere dei futuri cittadini del paese. Gusmeroli ha criticato l’approccio di gestione che punta a ridurre i prezzi, poiché questa strategia compromette inevitabilmente la qualità.
Secondo Gusmeroli, è necessario trovare un equilibrio tra costo e qualità. Ha proposto l’idea di una sorta di autorità che possa valutare il rapporto qualità-prezzo, in modo da evitare che aziende e fornitori siano spinti a comprimere i costi a discapito della qualità dei servizi. Si tratta, a suo avviso, di un’azione collettiva, dove anche chi beneficia della mensa deve contribuire in base alle proprie possibilità, per garantire un servizio dignitoso a tutti.
Il dibattito sulla ristorazione collettiva si configura quindi non solo come una questione legata all’alimentazione, ma come un tema fondamentale che incrocia salute pubblica, economie locali e qualità dei servizi sociali. Le riflessioni e le proposte emerse durante il convegno di Roma segnalano chiaramente l’urgenza di un impegno collettivo per affrontare le sfide presenti e future di un settore così rilevante.