Lavori importanti si stanno muovendo in Piemonte per il rinnovo dell’edilizia sanitaria. Una collaborazione tra la Regione e Inail ha dato il via oggi a Roma a un progetto che prevede la costruzione di sette nuovi ospedali. Questi interventi fanno parte di un piano complessivo che supera i 2 miliardi di euro, destinati a rinnovare le strutture sanitarie e migliorare i servizi offerti ai cittadini della regione.
Tempistiche e sviluppo dei progetti per i nuovi ospedali in piemonte
L’accordo firmato a Roma stabilisce anche scadenze precise per le progettazioni e la loro approvazione. L’assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi, ha definito questo passaggio come essenziale per pianificare in modo concreto il futuro dell’edilizia sanitaria piemontese. Per fine 2025 è previsto il trasferimento a Inail delle progettazioni per i primi cinque ospedali, che sorgono a Torino, Ivrea, Cambiano, Savigliano e Vercelli. Questi progetti sono ora in fase avanzata e si attende solo la formalizzazione per entrare nella fase di realizzazione.
Per quanto riguarda gli ospedali hub di Alessandria e Cuneo, le cose procedono diversamente. Nel capoluogo alessandrino, le valutazioni tecniche per decidere la soluzione più conveniente per la Regione saranno pronte entro l’estate. A Cuneo invece, l’azienda sanitaria ha concluso le pratiche per il bando di progettazione e si prepara a procedere con l’affidamento dei lavori. Questi avanzamenti segnano un ritmo sostenuto e testimoniano come la Regione sia impegnata a portare avanti opere concrete, destinate a migliorare la rete ospedaliera e a rispondere alle esigenze della popolazione.
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Il ruolo della regione e di inail nel finanziamento e nella realizzazione delle opere
L’intesa tra Regione Piemonte e Inail non riguarda solo i finanziamenti, ma coordina anche la gestione delle fasi operative. La Regione ha creato un fondo per anticipare le spese di progettazione, un passo necessario per evitare ritardi. Le aziende sanitarie locali hanno così potuto iniziare a lavorare da subito senza attendere il trasferimento ufficiale delle risorse da parte di Inail. Questo consente di ridurre i tempi tra la progettazione e la costruzione vera e propria.
Inail, partner pubblico con una storia consolidata nel campo degli infortuni sul lavoro e nella gestione di strutture pubbliche, si occuperà successivamente della realizzazione degli ospedali. L’istituto assumerà tutte le spese relative all’edilizia sanitaria, rendendo possibile la messa a terra dei progetti in tempi più contenuti. Questo modello di collaborazione rappresenta una soluzione praticabile per superare le lungaggini burocratiche spesso associate ai grandi cantieri pubblici. La Regione usufruisce così delle competenze e dei fondi di Inail, mentre mantiene il controllo sul processo attraverso le progettazioni anticipate e il coordinamento.
Il piano di edilizia sanitaria in piemonte: una partita da oltre 4,5 miliardi
Il progetto di edilizia sanitaria in Piemonte rappresenta una delle iniziative più rilevanti degli ultimi anni in Italia. Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha sottolineato come questa sia la prima intesa ufficiale stipulata nel Paese nell’ambito di un piano che complessivamente vale 4,5 miliardi di euro. Questo importo comprende diverse fonti di finanziamento: circa un miliardo arriva dallo Stato, 445 milioni dal Pnrr , 192 milioni sono risorse regionali, 112 milioni fondi europei, 15,5 milioni stanziati dalle aziende sanitarie e 702 milioni da fondi privati. Si tratta di una somma rilevante, che testimonia l’impegno concreto per mettere in sicurezza e modernizzare l’assistenza sanitaria sul territorio piemontese.
Cirio ha evidenziato che l’edilizia sanitaria ha sofferto a lungo, con anni di limitati investimenti e poca costruzione di nuove strutture. Ora, grazie a questo accordo, si apre una nuova fase. La Regione ha anticipato parte dei finanziamenti per le progettazioni, un passo importante che ha permesso di non perdere tempo e di far partire rapidamente i lavori. Inail, nelle prossime fasi, coprirà i costi di realizzazione, ma il sostegno preventivo offerto dalla Regione ha permesso di accelerare la macchina organizzativa.
Le nuove strutture ospedaliere e il futuro dell’assistenza sanitaria in piemonte
I sette ospedali previsti dal piano andranno a sostituire o integrare le strutture esistenti, molte delle quali ormai datate e inadeguate rispetto agli standard attuali. La costruzione di nuovi ospedali punta a migliorare la qualità degli interventi medici, aumentare la capacità ricettiva e offrire spazi moderni e funzionali. Gli ospedali hub, come quelli previsti ad Alessandria e Cuneo, diventeranno poli di riferimento per le emergenze, trattando casi complessi e coordinando la rete sanitaria locale.
Insieme alle opere edilizie, si aspettano miglioramenti anche sul piano tecnologico e organizzativo. Le nuove strutture saranno dotate di attrezzature aggiornate e protocolli adeguati alle esigenze di cura del 2025. Non si tratta solo di costruzioni, ma di un progetto più ampio destinato a rafforzare la sanità pubblica in Piemonte, rispondendo alle domande di salute di una popolazione che continua a crescere e a invecchiare.
La firma dell’accordo e le tappe di progetto ora fissate sono segnali concreti di un impegno portato avanti da più anni. Tante idee sono diventate fatti e presto i cantieri apriranno. Un passo avanti palpabile per la sanità piemontese, che si prepara a offrire ai cittadini spazi nuovi e servizi più efficienti, mettendo da parte anni di attesa e di stallo.