La regione marche migliora l’occupazione ma serve puntare su infrastrutture e formazione

La regione marche migliora l’occupazione ma serve puntare su infrastrutture e formazione

La regione Marche registra una crescita occupazionale significativa, diventando la prima nel Centro Italia per sviluppo economico, ma deve investire in formazione e infrastrutture per sostenere la competitività futura.
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La Regione Marche mostra segnali di ripresa occupazionale e crescita economica, puntando su formazione e infrastrutture per rafforzare la competitività nel Centro Italia. - Gaeta.it

La regione marche mostra segnali di ripresa sul fronte del lavoro, secondo le ultime stime sull’andamento dell’industria locale. Di fronte a un contesto ancora complesso, la crescita occupazionale rappresenta un punto di partenza per tornare a competere con le altre aree del centro italia. Il dibattito si è sviluppato nella sede di confindustria, durante la presentazione del rapporto 2024 promosso dall’associazione degli industriali e da Intesa Sanpaolo.

Il rilancio dell’occupazione nelle marche tra risultati e sfide

Il presidente delle marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come l’occupazione sia cresciuta, un elemento che apre scenari di fiducia per l’economia regionale. Questi dati testimoniano una reazione positiva del tessuto produttivo, che ha fronteggiato le difficoltà degli ultimi anni con nuove energie. Allo stesso tempo, ha evidenziato la necessità di consolidare questa crescita puntando su due ambiti decisivi: la formazione e il rafforzamento delle competenze.

L’obiettivo dichiarato è restituire alla regione una competitività solida, in grado di sostenere la sfida a livello nazionale. Le imprese richiedono manodopera qualificata, in grado di rispondere alle nuove esigenze di mercato. Per questo investimento e formazione restano priorità per accompagnare il cambiamento produttivo e mantenere i posti di lavoro creati.

La posizione economica delle marche nel centro italia

Acquaroli ha ripercorso l’andamento del pil regionale confrontando due periodi: dal 2015 al 2019 e dal 2020 al 2024. Nei primi cinque anni la marca si situa all’ultimo posto tra le regioni del centro italia, affiancata solo all’Umbria. Nel secondo intervallo, invece, la situazione cambia radicalmente: le marche diventano la prima regione del centro italia per crescita economica.

Questo risultato non cancella le criticità presenti. La regione deve però riconoscere che il tessuto produttivo ha deciso di reagire e di provare a invertire la rotta, un fatto che ha risvolti concreti sull’occupazione e sulla attrattività del territorio. Restano tuttavia sfide da affrontare, come la sostenibilità della crescita e l’adattarsi a scenari di mercato in evoluzione.

Le infrastrutture come elemento chiave per lo sviluppo produttivo

Il presidente della regione ha rimarcato il tema delle infrastrutture, dichiarando che il sistema attuale va adeguato per evitare di frenare la produttività. In particolare ha citato i cantieri navali, uno dei comparti strategici per l’economia marchigiana. Le imprese del settore chiedono spazi più ampi e vicinanza alle aree portuali.

Nel caso in cui questi spazi non vengano messi a disposizione, alcune produzioni rischiano di trasferirsi altrove, causando una perdita importante per la regione. Il rischio è quello di perdere un asset produttivo di rilevanza anche nazionale, capace di garantire occupazione e valore aggiunto.

Garantire infrastrutture moderne e adeguate significa offrire un ambiente dove le imprese possono crescere senza dover affrontare ostacoli legati alla logistica o ai tempi di lavoro. Questo tema resta centrale nei piani di sviluppo della regione, e lo sforzo coinvolge enti locali e rappresentanze industriali.

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