La regione Lazio ha presentato a Roma i risultati della prima edizione del bando dedicato alle botteghe storiche, un progetto nato per sostenere le attività commerciali e artigianali che da decenni rappresentano l’identità del territorio. L’iniziativa punta a preservare queste realtà attraverso fondi mirati e azioni concrete di rilancio. L’evento si è svolto a WEGIL, a Trastevere, e ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo. Nel corso della mattinata è stata anche annunciata l’apertura del nuovo bando, con risorse ancora più consistenti per ampliare il programma di tutela e innovazione di questi storici esercizi.
Il successo del primo bando e il ruolo centrale delle botteghe storiche
La prima edizione del bando regionale ha coinvolto 791 botteghe storiche sparse in 73 comuni di tutto il Lazio. Si è trattato di un riconoscimento ufficiale per negozi e attività che custodiscono tradizioni, tecniche artigianali e valori culturali legati al territorio. La vicepresidente della regione, Roberta Angelilli, ha sottolineato come queste botteghe siano presidi fondamentali per salvaguardare il sapere locale e al contempo veicolino un’identità ben definita. I 2,4 milioni di euro stanziati hanno prodotto investimenti complessivi pari a 3,2 milioni. Il contributo ha riguardato anche le cosiddette Città di Fondazione, dove i tempi per il riconoscimento storico si sono ridotti per valorizzare al meglio le peculiarità di questi centri.
La memoria e l’innovazione delle botteghe storiche
Le botteghe storiche non sono soltanto negozi, ma spazi dove la memoria si trasforma in uno strumento di crescita. Con il bando si è voluto accompagnare questo patrimonio verso un rilancio capace di fondere il richiamo al passato con interventi di innovazione, favorendo così un equilibrio tra conservazione e sviluppo economico. La Regione Lazio ha definito questa strategia come un contributo alla vitalità sociale ed economica dei piccoli centri e delle città, rafforzando la coesione nei vari quartieri.
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Le istituzioni locali e il valore del commercio storico nella città di roma
Monica Lucarelli, assessore alle attività produttive e alle pari opportunità di Roma Capitale, ha richiamato l’importanza del commercio storico come cuore pulsante della città, capace di tenere unito il tessuto sociale attraverso la conservazione delle radici identitarie. A Roma esiste già un percorso chiamato “Come ’Na Vorta” che ha avviato una tutela strutturata per questo comparto. Lucarelli ha spiegato che “l’obiettivo è moltiplicare gli strumenti di sostegno e prevedere nuove risorse per accompagnare le botteghe storiche verso un futuro sostenibile.” Queste realtà, infatti, non costituiscono soltanto un valore culturale, ma anche un’azione concreta di coesione e inclusione nei quartieri.
Il ruolo della camera di commercio di roma
All’evento ha partecipato anche il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. Tagliavanti ha evidenziato la capacità di molte attività storiche di resistere alle trasformazioni del mercato. Ha riconosciuto il lavoro svolto dagli imprenditori che con determinazione hanno saputo adeguarsi agli scenari in continua evoluzione, mantenendo in vita un patrimonio che rappresenta il legame tra passato e presente. Questa forza ha permesso alle botteghe di contrastare i cambiamenti con intelligenza e flessibilità.
La seconda finestra del bando 2025 e le nuove risorse per i comuni
Nel corso della mattinata è stata annunciata la seconda finestra del bando regionale, che mette a disposizione 2,8 milioni di euro per finanziare nuovi progetti dedicati alla valorizzazione delle botteghe storiche. Il bando 2025 aprirà i termini a partire da luglio, con possibilità per i comuni di presentare nuove iniziative entro dicembre. Le risorse saranno concesse a fondo perduto, con contributi totali nei piccoli comuni con meno di 5mila abitanti o nelle realtà in dissesto finanziario.
Obiettivi delle nuove misure
Le misure contemplano il restauro delle sedi storiche, interventi di conservazione e azioni pensate per l’innovazione tecnologica e commerciale. L’obiettivo è doppio: rafforzare il radicamento territoriale e garantire alle botteghe strumenti concreti per sostenere la propria attività nel lungo termine. La formula “a sportello” adottata per la selezione permetterà una risposta rapida e mirata alle esigenze dei territori, dando priorità a interventi che valorizzano la storia e promuovono uno sviluppo locale equilibrato.
La consegna degli attestati e il sostegno concreto ai comuni aderenti
Un momento simbolico della mattinata è stata la consegna delle targhe e degli attestati ai sindaci dei comuni che hanno partecipato alla prima edizione del bando. Questo gesto è servito a riconoscere l’impegno delle amministrazioni locali nella salvaguardia del patrimonio commerciale e culturale. I sindaci hanno manifestato la volontà di proseguire nel percorso avviato, rafforzando la collaborazione con la Regione e gli altri enti coinvolti.
Il progetto di rigenerazione urbana della regione lazio
L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana promosso dalla regione Lazio. Puntare sulle botteghe storiche significa anche valorizzare le tradizioni e generare nuove forme di attrattività turistica e sociale, con ricadute positive per le comunità locali. Il sostegno concesso ha dimostrato capacità di produrre risultati tangibili per lo sviluppo dei centri abitati, con interventi che recuperano spazio pubblico e valorizzano la cultura commerciale di lunga durata.
La seconda edizione del bando rappresenta dunque una prosecuzione di questa strategia, destinata ad alimentare le possibilità di crescita per botteghe e cittadini, confermando la volontà istituzionale di proteggere una parte importante della storia e dell’economia della regione Lazio.