L’intelligenza artificiale entra nella pubblica amministrazione dell’Emilia-Romagna con un progetto pensato per aiutare in particolare gli enti locali più piccoli. Savia è uno strumento nato per accompagnare i legislatori nel lavoro di valutazione delle leggi, con un occhio attento all’impatto e alla trasparenza. La regione si pone così all’avanguardia nell’uso della tecnologia per rendere più efficiente e accessibile il processo legislativo.
Il ruolo pubblico e la digitalizzazione vista dai vertici regionali
Al convegno è intervenuto anche Vincenzo Colla, vicepresidente della giunta regionale, che ha rimarcato l’importanza di mantenere un equilibrio tra tecnologia e centralità dell’uomo. Colla ha evidenziato il ruolo fondamentale del settore pubblico nel guidare questa transizione, sottolineando che la tecnologia deve essere al servizio delle persone e non viceversa.
Il vicepresidente ha richiamato l’esempio del Tecnopolo di Bologna, un modello di investimento pubblico dedicato a promuovere innovazione e ricerca in campo tecnologico. Secondo Colla, il percorso intrapreso con Savia non riguarda solo l’apparato burocratico ma punta davvero a rendere più snello e accessibile il rapporto tra cittadini e istituzioni.
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La digitalizzazione, secondo il vicepresidente, rappresenta uno strumento imprescindibile per ridurre la complessità della burocrazia regionale. Una burocrazia meno farraginosa aiuta le amministrazioni a risparmiare risorse e tempo, con benefici diretti per territori e cittadini. Il modello emiliano-romagnolo mira quindi a proiettare queste innovazioni in tutta la regione attraverso strumenti come Savia.
Savia, uno strumento al servizio di leggi più trasparenti e accessibili
Savia nasce per offrire un supporto pratico a parlamentari e amministratori locali. Grazie all’intelligenza artificiale, la piattaforma integra informazioni da diverse fonti ufficiali, permettendo di valutare in anticipo le conseguenze delle proposte legislative. Questo aiuta nell’elaborazione di testi normativi più chiari e funzionali.
Il sistema facilita anche la consultazione delle leggi esistenti e degli atti amministrativi, rendendo il lavoro legislativo più snello soprattutto per chi non ha grandi risorse a disposizione. Un beneficio non solo per chi fa la legge, ma per tutta la comunità regionale che può accedere con più facilità a informazioni aggiornate. Questi elementi favoriscono la trasparenza dell’attività pubblica e migliorano la relazione tra cittadini e istituzioni.
Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Assemblea legislativa, Cineca, Anci, Upi Emilia-Romagna e le università di Bologna e Ferrara. Questo partenariato unisce competenze tecniche e conoscenze del territorio, elemento fondamentale per costruire uno strumento funzionale e calibrato sulle necessità degli enti regionali.
Savia come punto di riferimento per trasparenza e funzionamento istituzionale
Oltre al supporto legato all’attività parlamentare, Savia si propone di migliorare la comunicazione e l’informazione sul funzionamento dell’assemblea legislativa e delle amministrazioni regionali. In un’epoca in cui la fiducia nelle istituzioni passa anche dalla chiarezza delle procedure, offrire un accesso facile e immediato a informazioni legislative diventa un elemento essenziale.
L’applicazione pratica di questa idea si traduce in uno strumento accessibile e intuitivo, capace di fornire risposte rapide anche a utenti con diversa esperienza nell’uso delle tecnologie digitali. Per la regione questo progetto rappresenta un passo avanti verso la modernizzazione della gestione pubblica, un passo che cerca di coinvolgere tutte le componenti del territorio e della società.
In generale, il progetto Savia vuole essere un contributo concreto a un processo democratico più aperto e partecipato, facilitato dalla tecnologia senza far perdere il contatto con le esigenze reali delle persone. La sfida è già cominciata con questo primo step, ora si guarda a come questa esperienza possa estendersi in futuro e coinvolgere un numero crescente di enti e cittadini.
L’impegno della regione emilia-romagna sul versante dell’intelligenza artificiale
Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha sottolineato come il tema dell’intelligenza artificiale imponga una scelta chiara: governare le sue applicazioni o esserne governati. Proprio per questo la regione ha voluto dare vita a Savia, una piattaforma che punta a supportare enti pubblici e amministrazioni nel rapporto con le nuove tecnologie. L’obiettivo principale resta quello di favorire chi quotidianamente deve confrontarsi con leggi e regolamenti, specie negli enti più piccoli, evitando di subire passivamente cambiamenti dettati dall’innovazione.
Il convegno di presentazione di Savia, organizzato dall’Assemblea legislativa e Cineca, ha rappresentato un momento di confronto importante. Qui sono state illustrate le possibilità concrete di uno strumento che permette una consultazione semplice e rapida di banche dati regionali contenenti norme e atti amministrativi. Questo facilita la previsione degli effetti delle leggi prima della loro approvazione, evitando errori o inefficienze.