In questi giorni, durante la conferenza dell’Automotive Region Alliance a Strasburgo, la Regione Abruzzo ha proposto alla Commissione Europea una richiesta precisa. Si tratta di una deroga temporanea sulle attuali regole riguardanti gli aiuti di stato destinati alle grandi aziende del settore automotive. L’obiettivo è sostenere investimenti che permettano di ampliare la capacità produttiva e di aggiornare le tecnologie nelle fabbriche. Una mossa che mira a contrastare le difficoltà che sta attraversando questo settore chiave per l’economia locale ed europea.
La proposta della regione abruzzo: cosa chiede e perché
La richiesta avanzata dalla Regione Abruzzo riguarda un cosiddetto “temporary framework“, ovvero una sospensione temporanea delle restrizioni sugli aiuti di stato che oggi limitano gli incentivi alle grandi imprese automotive. Nel documento presentato dal dipartimento delle attività produttive abruzzese, si evidenzia come queste limitazioni impediscano alle aziende di mettere in campo interventi rapidi e significativi per aggiornare impianti e macchinari o aumentare la produzione.
Un’analogia con la pandemia da covid-19
L’analogia con le misure adottate durante la pandemia da Covid-19 è evidente. A quel tempo, la necessità di reagire a una crisi imprevista aveva portato la Commissione Europea ad ammorbidire alcune regole sugli aiuti. Oggi, il settore automotive sta vivendo una congiuntura complessa fatta di mutamenti tecnologici, costi elevati e forte concorrenza globale. Senza un intervento mirato, molte aziende rischiano di perdere competitività. Ciò renderebbe difficile mantenere posti di lavoro e garantire investimenti sul territorio.
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La proposta è quindi finalizzata a chiedere a tutti i membri dell’Automotive Region Alliance di sostenere questo intervento, affinché la Commissione Europea possa mettere in campo un quadro temporaneo che faciliti l’erogazione di incentivi mirati a grandi imprese. Solo così sarà possibile incentivare chi produce a innovare e a espandersi, mantenendo viva un’industria che da decenni rappresenta una spina dorsale per diverse regioni europee, Abruzzo incluso.
La cornice politica e il sostegno di altre regioni
L’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca, ha sottolineato come la proposta sia stata definita insieme alla Regione Lombardia. Quest’ultima guida l’Automotive Region Alliance, quindi ha un ruolo cruciale per garantire una forte rappresentanza a livello europeo. Il prossimo appuntamento sarà la riunione annuale a Monaco il 10 settembre 2025, dove il documento abruzzese troverà sicuramente terreno fertile per essere discusso e sostenuto.
La collaborazione tra Abruzzo e Lombardia si inserisce in un quadro politico più ampio. Nel ottobre dell’anno passato, il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, aveva già portato avanti una richiesta al Comitato Europeo delle Regioni, in cui si sottolineava l’importanza di finanziamenti dedicati per una transizione industriale equa. Il consiglio era stato votato a maggioranza, a dimostrazione dell’urgenza percepita anche a livello continentale.
Una strategia regionale chiara
Questi passaggi confermano una strategia regionale in cui la tutela di un settore fondamentale come l’automotive si lega alla necessità di mantenere livelli occupazionali adeguati e di puntare all’innovazione tecnologica. Lo scenario è quello di un’Europa in cui molte industrie devono adattarsi in fretta ai nuovi standard ambientali e digitali senza che le imprese perdano terreno rispetto ai concorrenti extraeuropei.
Ruolo dell’automotive nell’economia abruzzese e europea
L’automotive rappresenta un elemento importante per l’economia dell’Abruzzo. Qui si concentrano impianti produttivi e fornitori che danno lavoro a migliaia di persone. Negli ultimi 40 anni questo comparto ha dato una spinta decisiva alla crescita regionale e, più in generale, a quella di diverse aree europee. La capacità di mantenere queste industrie aggiornate è decisiva anche per la tenuta sociale e l’attrattività economica del territorio.
L’assessore Magnacca ha chiarito che senza incentivi adeguati per le grandi aziende che operano nel settore si rischia un declino progressivo. Il futuro dell’automotive si lega a doppio filo all’innovazione di prodotto e ai processi produttivi. Solo con risorse mirate e flessibilità sulle regole sarà possibile permettere alle aziende di gareggiare sul mercato globale, mantenendo o amplificando la produzione.
La richiesta non è solo locale
Inoltre, la richiesta di Abruzzo non è solo un appello locale ma parte di un dibattito che coinvolge più regioni europee. Le sfide ambientali impongono alle fabbriche di ridurre le emissioni e di adottare tecnologie all’avanguardia. Senza un supporto economico mirato, la transizione rischia di compromettere la sopravvivenza delle imprese più grandi e strutturate. Proprio a monte di queste criticità si muove la proposta di Strasburgo, affidata ora all’attenzione della Commissione Europea e degli stati membri.
La discussione sulla deroga temporanea per gli aiuti di stato potrebbe segnare un punto di svolta nella strategia europea dedicata all’industria automotive, non solo per l’Abruzzo ma per tutto il continente. Le prossime settimane saranno decisive per capire se questo appello otterrà il riconoscimento e il sostegno necessari.