Il borgo di Pereto, in provincia dell’Aquila, si prepara ad ospitare l’edizione 2025 di Straperetana, la rassegna di arte pubblica che anima le sue strade e i palazzi storici dal 12 luglio al 17 agosto. L’evento, giunto alla nona edizione, propone un dialogo fitto fra arte contemporanea e memoria, offrendo un’occasione per riscoprire lo spazio urbano attraverso linguaggi artistici diversi. Quest’anno, la parola chiave sarà “famiglia”, esplorata attraverso interpretazioni multiple proposte da quindici artisti e artiste che si confronteranno con questa tematica nelle sue molte sfaccettature.
Il borgo di pereto e la cornice storica della manifestazione
Pereto è un piccolo borgo millenario noto per le sue architetture medievali e la posizione sulle pendici del massiccio del Sirente. La rassegna Straperetana valorizza gli aspetti storici del centro, in particolare il castello romanico e i palazzi provenienti da epoche differenti. Ogni anno, questa manifestazione si svolge tra le sue vie e all’interno di edifici d’epoca, trasformandoli in spazi espositivi unici. Nel 2025, le opere artistiche si concentreranno principalmente tra Palazzo Maccafani e Palazzo Iannucci, situati rispettivamente nella parte alta e centrale del borgo. In questo contesto, l’arte dialogherà con il tessuto urbano, stimolando una nuova visione del patrimonio.
Le strade e le installazioni site-specific
Le strade medievali, le piazzette e angoli nascosti di Pereto accoglieranno installazioni site-specific, realizzate appositamente per questi luoghi. Questa scelta mira a fondere in modo organico il lavoro degli artisti con la storia e l’architettura locale, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e distribuita su più punti del borgo. È un invito a percorrere il centro storico a ritroso nel tempo, attraversando punti simbolici e meraviglie nascoste, accompagnati dall’arte contemporanea.
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Il tema della famiglia nella mostra iperfamiglie
Al centro dell’edizione 2025 c’è il progetto Iperfamiglie, curato da Paola Capata e Annalisa Inzana. Questa mostra coinvolge quindici artisti e artiste, ognuno con uno sguardo personale e diversificato sulla famiglia. Non si tratta di una definizione unica o tradizionale, ma di molteplici interpretazioni della parola, osservata da più angolazioni, influenzate da storie personali e contesti sociali attuali.
Gli artisti provengono da esperienze formative e generazionali diverse, il che arricchisce il confronto. Fra i protagonisti figurano nomi come Gaia Alari, Diana Anselmo, Stefano Arienti, Odonchimeg Davaadorj, Tomaso De Luca, Alessandra Di Mizio, Claudia Ferri, Sabrina Iezzi, Ketty La Rocca, Antonio Leone, Marzia Migliora, MP5, Giovanni Ozzola, Alberto Podio e il collettivo Vedovamazzei. Le loro opere propongono una riflessione profonda sulle strutture familiari, le relazioni intime e collettive e le trasformazioni sociali che influenzano il concetto stesso di famiglia.
L’allestimento negli spazi di pereto
L’allestimento fra Palazzo Maccafani e Palazzo Iannucci consente una divisione degli spazi espositivi che guida il visitatore a interpretare il tema in modo articolato. Alcune opere si concentrano sulle radici storiche della famiglia, altre esplorano le sue evoluzioni contemporanee, e alcune intervengono direttamente negli spazi urbani per stimolare il confronto con la comunità e con la memoria collettiva.
L’arte pubblica come strumento di dialogo fra passato e presente
Straperetana conferma anche quest’anno il suo ruolo come piattaforma che mette in relazione arte contemporanea e contesto urbano. La scelta di inserire lavori site-specific nelle strade medievali di Pereto permette di trasformare la percezione dello spazio, a volte addormentato nel borgo, e di renderlo vivo attraverso nuove narrazioni. Questo approccio combina l’attività artistica con la valorizzazione dei beni culturali, offrendo sia agli abitanti sia ai visitatori motivi nuovi per guardare al territorio.
Le opere degli artisti rispondono alle peculiarità di ogni luogo: materiali, forme, storia e utilizzo degli spazi diventano elementi con cui dialogare. Le installazioni pubbliche, visibili anche a chi magari non frequenta i circuiti artistici tradizionali, ampliano il pubblico della manifestazione, coinvolgendo persone di diverse età e sensibilità.
Arte e memoria nel quotidiano
Lo scopo non è solo estetico. Il racconto di Straperetana si fonda su un intreccio di arte e memoria che invita a riflettere sulle trasformazioni sociali e sulle radici culturali, mettendo a confronto passato e presente. La rassegna si propone di stimolare nuove letture del quotidiano e di alimentare un rapporto più profondo con lo spazio vissuto.
L’organizzazione e la durata dell’evento
La rassegna è stata aperta il 12 luglio 2025 e proseguirà fino al 17 agosto nel borgo di Pereto. L’organizzazione è affidata alle curatrici Paola Capata e Annalisa Inzana, che hanno selezionato con cura gli artisti e curato la progettazione degli spazi espositivi. L’evento è ormai punto fisso nel calendario estivo della provincia dell’Aquila, richiamando pubblico regionale e nazionale.
Nei prossimi giorni, oltre all’esposizione permanente, sono previste iniziative collaterali come incontri, laboratori e visite guidate. Questi momenti integrano il percorso artistico facilitando la lettura delle opere e il coinvolgimento critico del pubblico. Lo sviluppo di Straperetana, arrivata alla sua nona edizione, dimostra la vitalità dell’arte pubblica in piccoli centri storici e la capacità di questi territori di ospitare eventi culturali di rilievo.
Il borgo di Pereto ritrova così un ruolo centrale nel panorama culturale regionale attraverso una proposta che mescola identità storica e creatività contemporanea, coinvolgendo artisti, residenti e turisti in un unico racconto.