La rai investe il 99% dei fondi in programmazione nonostante finanziamenti pubblici ridotti tra le big 5 europee

La rai investe il 99% dei fondi in programmazione nonostante finanziamenti pubblici ridotti tra le big 5 europee

La Rai chiude il bilancio 2024 in pareggio con indebitamento ridotto a 513 milioni di euro, aumenta i ricavi pubblicitari e investe il 99% dei fondi pubblici nella programmazione per il pubblico italiano.
La Rai Investe Il 9925 Dei Fond La Rai Investe Il 9925 Dei Fond
La Rai chiude il bilancio 2024 in pareggio, riduce l’indebitamento e aumenta i ricavi pubblicitari, reinvestendo quasi tutti i fondi pubblici nei contenuti, mantenendo così una posizione solida tra i principali servizi pubblici europei nonostante risorse più limitate. - Gaeta.it

La rai si distingue nel panorama dei servizi pubblici europei per la gestione delle risorse economiche e il modo in cui le impiega nel settore della programmazione. Con un bilancio 2024 in pareggio e un indebitamento in calo, la tv italiana appare come una realtà che, pur avendo meno fondi a disposizione rispetto alle altri emittenti europee di rilievo, riesce a mantenere una posizione di rilievo, spendendo quasi tutti i finanziamenti ricevuti direttamente nei contenuti per il pubblico.

Bilancio 2024 della rai: risultati economici e finanziari nel confronto europeo

Il consiglio di amministrazione della rai ha approvato il bilancio 2024 lo scorso 22 maggio. Il documento evidenzia un risultato netto in pareggio, con un indebitamento netto che si attesta a 513 milioni di euro, una cifra più bassa di circa 55 milioni rispetto all’anno precedente. Questi dati acquisiscono valore soprattutto se si pensa alle difficoltà economiche globali e alle spese extra sostenute durante l’anno per eventi sportivi come i campionati europei di calcio e i giochi olimpici di Parigi.

La capacità della rai di trovare un equilibrio finanziario e di contenere il debito è un qualcosa che non tutti i servizi pubblici europei riescono a garantire nello stesso periodo. Il risultato rappresenta un segnale chiaro dell’attenzione verso una gestione economica più rigorosa ma anche verso una programmazione che mantiene alto il livello qualitativo, in linea con le aspettative del pubblico italiano.

Ricavi e quota di mercato pubblicitaria

Nel 2024 la rai ha registrato un incremento dei ricavi consolidati di circa 115 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Questo aumento è dovuto principalmente alla crescita degli introiti pubblicitari, che sono aumentati di circa 98 milioni. La quota di mercato pubblicitaria della rai ha raggiunto il 20,6%, con una crescita di 0,8 punti percentuali rispetto al 2023. Due fattori hanno contribuito in modo decisivo a questo risultato: da un lato le ottime performance di programmi e trasmissioni generaliste, dall’altro l’interesse generato dagli europei di calcio e dalle olimpiadi estive.

Gli eventi sportivi hanno catalizzato l’attenzione di milioni di spettatori, generando ascolti rilevanti e quindi aumentando l’appeal della rai per gli inserzionisti pubblicitari. È proprio in queste occasioni che il servizio pubblico italiano dimostra la propria capacità di attirare pubblico anche in periodi tradizionalmente difficili per la tv generalista.

La rai nel contesto europeo delle big 5

Nel contesto europeo, considerando i cinque principali servizi pubblici , la rai si posiziona penultima per dimensioni dei ricavi. I dati EBU 2023 mostrano che la rai raggiunge 2,7 miliardi di euro di ricavi complessivi, una cifra praticamente inferiore a quella di Germany, che guida con oltre 10,5 miliardi, seguita da United Kingdom con 6,7 miliardi, France con 4,1 miliardi e ahead Spain con 2,3 miliardi.

A pesare su questi numeri c’è il tipo di finanziamento. La rai ricava meno da fondi pubblici rispetto alle altre emittenti: a coprire il totale dei costi arriva da finanziamenti pubblici poco meno del 70%, il resto proviene dalla pubblicità e da altri introiti variabili. Da segnalare che su ogni 90 euro di canone pagati in Italia, la rai riceve circa 77,8 euro, cioè poco più dell’86%. La differenza si perde tra tassa di concessione , fondo per il pluralismo , IVA e altre voci minori.

Percentuale di fondi reinvestiti in programmazione e gestione del personale

Un elemento che rende la rai particolarmente emissiva è la quota di fondi pubblici destinata alla programmazione vera e propria. In Italia, si conferma una percentuale bassissima di spesa fuori dall’ambito dei contenuti, con il 99% delle risorse pubbliche che viene impiegato nella produzione e messa in onda di programmi. Questo dato supera di gran lunga quello registrato per France Télévisions, che arriva all’86%, e quello di BBC, ferma al 73%.

Il peso economico dedicato ai contenuti è un indicatore significativo della missione del servizio pubblico e della sua concentrazione su un’offerta calibrata e funzionale al pubblico. A questo si aggiunge un altro dato rilevante: la rai ha meno dipendenti tra i grandi broadcaster europei. Con poco più di 12.000 addetti, la televisione italiana dimostra in concreto una struttura meno imponente ma che punta a coordinare il personale in modo funzionale agli obiettivi editoriali ed economici.

Il mantenimento del pareggio di bilancio, la riduzione dell’indebitamento e la qualità degli investimenti disegnano una rai che rispetto agli altri colossi europei si trova in una posizione di sfida, ma con risultati apprezzabili sul fronte dell’efficacia, dell’attenzione ai costi e dell’offerta rivolta al pubblico italiano.

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