La questura di padova emette daspo willy per baby touche e altri 5 giovani dopo aggressione a mons elice

La questura di padova emette daspo willy per baby touche e altri 5 giovani dopo aggressione a mons elice

La questura di Padova ha adottato misure restrittive contro Baby Touche e altri cinque giovani dopo un’aggressione alla piscina comunale di Mons Elice, vietando loro l’accesso a luoghi pubblici e manifestazioni sportive.
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La questura di Padova ha emesso misure restrittive contro sei giovani, tra cui il trapper Baby Touche, coinvolti in un'aggressione alla piscina comunale di Monselice, per garantire la sicurezza pubblica e prevenire nuovi episodi di violenza. - Gaeta.it

La questura di padova ha preso misure restrittive contro sei giovani coinvolti in un’aggressione avvenuta il 4 giugno alla piscina comunale di mons elice. L’episodio, che ha coinvolto il gestore della struttura e molte famiglie presenti, ha messo in evidenza una situazione di tensione nel territorio e ha portato a provvedimenti severi nei confronti di uno dei protagonisti più noti, il trapper baby touche, insieme ad altri giovani.

Dettagli dell’aggressione e provvedimenti presi dalla questura

Lo scorso 4 giugno, nel contesto della piscina comunale di mons elice, è scoppiata una violenta aggressione ai danni del gestore dell’impianto. Il fatto è avvenuto in presenza di famiglie e minori, aggravando la gravità del gesto. Il gestore ha riportato contusioni multiple, motivo per cui le forze dell’ordine hanno avviato immediati accertamenti. Baby touche, 21 anni, già noto alle cronache, è stato denunciato per minacce e lesioni personali. A lui e altri cinque giovani sono stati notificati provvedimenti restrittivi che vietano l’accesso in tutta la provincia euganea a esercizi pubblici, locali di intrattenimento e luoghi urbani per tre anni. È inoltre previsto un divieto di partecipare a manifestazioni sportive su tutto il territorio nazionale.

Le disposizioni del questore marco odorisio

Il questore di padova, marco odorisio, ha disposto anche il foglio di via obbligatorio per baby touche, con divieto di ritorno a mons elice per 4 anni. Anche i cinque amici del trapper sono raggiunti da analoghe misure, volte a limitare la loro presenza nelle aree urbane e in luoghi di aggregazione. Questi provvedimenti nascono dalla necessità di tutelare la sicurezza pubblica e di garantire la fruizione serena degli spazi comuni.

Il profilo di baby touche e il suo passato con la legge

Già conosciuto alle autorità, baby touche accumula in passato numerosi precedenti legati a comportamenti violenti e reati contro la persona, oltre a infrazioni contro la pubblica amministrazione e patrimoni. Nel giugno 2022 aveva ricevuto un avviso ufficiale, seguito da una serie di fogli di via obbligatori che gli vietano il ritorno a padova, venezia, ponte san nicolò e vicenza per almeno 4 anni. Questi provvedimenti sono stati emessi per contenere la sua presenza nei centri urbani e prevenire nuovi episodi di violenza o disturbo alla pubblica sicurezza.

Il ruolo di baby touche come trapper lo rende noto nella scena locale ma ha attirato anche molte segnalazioni da parte delle forze dell’ordine, che ne hanno monitorato da tempo l’atteggiamento problematico. L’aggressione di mons elice rappresenta un ulteriore livello di escalation, che ha convinto le autorità a utilizzare strumenti di controllo più stringenti per impedire nuove situazioni di tensione.

I giovani coinvolti e i loro precedenti

Oltre a baby touche, nel gruppo risultano altri cinque ragazzi, di età compresa tra i 19 e i 27 anni, già noti alle forze dell’ordine. Tra loro spicca un 27enne, amico stretto del trapper, con un passato fatto di furti, ricettazione, danneggiamenti, minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Quest’anno ha subito una condanna a cinque anni di carcere per tentato omicidio e favoreggiamento personale. Anche per lui la questura ha disposto misure restrittive analoghe a quelle per baby touche.

Gli altri tre, tra 19 e 23 anni, hanno collezionato denunce di vario tipo, che si sommano agli interventi già attuati dalla polizia negli ultimi anni. L’insieme dei soggetti coinvolti rappresenta, secondo gli investigatori, un gruppo a rischio e una fonte di preoccupazione per la sicurezza delle aree frequentate da cittadini e famiglie.

Reazioni e obiettivi delle autorità

Il questore marco odorisio ha sottolineato come i provvedimenti mirino a far tornare la legalità nei luoghi pubblici e a garantire tranquillità a chi vi si reca. Allontanare i giovani coinvolti serve a impedire che si creino situazioni pericolose o di disturbo, soprattutto in contesti frequentati da minori e famiglie. L’obiettivo dichiarato è portare consapevolezza tra i destinatari delle misure sull’impatto delle loro azioni antisociali.

L’attenzione resta alta anche sul fronte della prevenzione, con la polizia impegnata a monitorare eventuali nuovi episodi e a intervenire prontamente per garantire la sicurezza dei cittadini. Gli strumenti adottati, come il daspo willy e il foglio di via obbligatorio, si confermano efficaci per frenare i comportamenti violenti e mantenere l’ordine pubblico.

Questi provvedimenti rappresentano l’ultima risposta delle autorità a una situazione che negli ultimi tempi ha visto un aumento di tensioni e aggressioni simili sul territorio euganeo. La vigilanza continuerà con controlli rigorosi e interventi rapidi, in attesa che i destinatari dei daspo rispettino le limitazioni imposte.

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