Molti residenti di Genova stanno vivendo un periodo di preoccupazione a causa dei danni causati dai lavori di costruzione della Metro e del Terzo Valico. Secondo quanto riportato da Ape Confedilizia Genova, oltre 3500 proprietari di case si trovano a fronteggiare una svalutazione del proprio patrimonio immobiliare. Le segnalazioni evidenziano il forte impatto sociale ed economico che questi progetti pubblici stanno avendo sulla vita quotidiana dei cittadini della città ligure.
La denuncia di Ape Confedilizia
I presidenti di Ape Confedilizia Genova, Vincenzo Nasini, e Paolo Prato della Federazione Ligure Confedilizia hanno lanciato una severa critica riguardo alla situazione attuale. Le stime suggeriscono che molti proprietari subiranno una significativa perdita di valore delle loro abitazioni a causa dell’avvio dei lavori. Nonostante la necessità di tali opere per il progresso urbano, l’impatto negativo su numerosi cittadini non può essere trascurato. Le previsioni sugli indennizzi, secondo Ape, risultano inadeguate e non tengono conto dei severi disagi affrontati dai residenti.
Secondo l’associazione, è fondamentale instaurare tavoli di discussione tra i proprietari di immobili colpiti e gli enti responsabili dei lavori. Tuttavia, fino ad ora, molti proprietari non hanno ricevuto nessuna offerta di indennizzo da parte delle autorità competenti, una situazione che crea una profonda insoddisfazione. Ape Confedilizia sottolinea che non è giusto che gli interessi collettivi vengano perseguiti a discapito dei diritti individuali senza un adeguato risarcimento per coloro che subiscono i danni.
Critiche alla gestione degli indennizzi
Un altro punto controverso sollevato da Ape riguarda la recente riduzione dei fondi governativi destinati alla riqualificazione e agli indennizzi, nello specifico per la zona di Certosa Campasso. La Corte ha stanziato un budget di 13 milioni di euro, ma di fatto, dopo le ultime manovre, la somma è risultata insufficiente. I membri di Ape fanno notare che i fondi erano già insufficienti in partenza e che la loro riduzione rappresenta un ulteriore colpo per i proprietari, già provati dai disagi.
In aggiunta, il sistema di indennizzati per danni da cantierizzazione mostra notevoli lacune. Ape Confedilizia critica la decisione della Pubblica Amministrazione di stabilire unilateralmente gli importi degli indennizzi, lasciando i privati danneggiati senza possibilità di trattativa. È considerato iniquo che alcune entità responsabili dei lavori rimborsino i danni mentre altre non lo facciano affatto, creando disparità tra i cittadini. Questo scenario mette in risalto la necessità urgente di una riforma nelle modalità di gestione dei risarcimenti legati ai grandi progetti di infrastrutture.
Richiesta di un dialogo costruttivo
Ape Confedilizia ribadisce l’importanza di avviare un dialogo serio e costruttivo per risolvere queste problematiche e trovare modalità di indennizzo più giuste. È evidente che la crisi economica generata dalla svalutazione immobiliare potrebbe avere conseguenze gravi non solo sui proprietari colpiti, ma anche sull’intera economia locale. La situazione attuale richiede azioni immediate e concrete per garantire che i diritti dei cittadini siano rispettati, e che i danni subiti vengano adeguatamente compensati. La carenza di risposte e la mancanza di un approccio collaborativo tra le parti coinvolte rischiano di far crescere il malcontento e la sfiducia nelle istituzioni locali.
Ultimo aggiornamento il 28 Dicembre 2024 da Marco Mintillo