La prolungata interruzione idrica e le zone coinvolte

La prolungata interruzione idrica e le zone coinvolte

L’Aquila colpita da interruzione idrica di oltre 30 ore a causa di ritardi nei lavori sui sottoservizi e mancanza di comunicazioni ufficiali, con critiche rivolte all’amministrazione comunale e a Gran Sasso Acqua.
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L’Aquila ha subito un’interruzione idrica di oltre 30 ore causata da ritardi nei lavori sui sottoservizi e dalla mancanza di comunicazioni ufficiali, scatenando proteste e critiche verso l’amministrazione comunale. - Gaeta.it

rubinetti a secco per oltre 30 ore all’aquila: critiche per la mancata comunicazione e ritardi nei lavori ai sottoservizi

L’aquila ha vissuto un’interruzione idrica prolungata che ha colpito diverse zone della città per più di un giorno, scatenando forti proteste da parte dei residenti. Questa situazione ha evidenziato difficoltà nel coordinamento tra gli enti coinvolti e un deficit di comunicazione ufficiale, con ripercussioni sulla vita quotidiana di molte famiglie. La vicenda coinvolge problematiche legate anche ai lavori sui sottoservizi e rilancia interrogativi sulle responsabilità degli enti responsabili.

L’interruzione dell’erogazione dell’acqua ha interessato in modo particolare alcune aree dell’aquila, tra cui viale Giovanni XXII, il belvedere e parte di via San Marciano. La sospensione ha raggiunto la durata di circa 30 ore, lasciando molte abitazioni senza acqua corrente per un tempo che ha superato il giorno intero. È emerso, inoltre, che in alcune situazioni i condomini dotati di autoclave si sono trovati isolati e hanno espresso la necessità di comunicare direttamente con gli enti gestori per poter ricevere rifornimenti straordinari durante il periodo di emergenza.

Mancanza di comunicazioni ufficiali: la posizione di paolo romano

Il consigliere comunale Paolo Romano ha sottolineato come non sia stata fornita alcuna informazione chiara da parte del consiglio di amministrazione della Gran Sasso Acqua circa le cause dell’interruzione, sia quelle previste sia quelle sopraggiunte, né sui tempi reali di ripristino. La mancanza di comunicazioni ha esasperato i cittadini, che si sono sentiti abbandonati, senza risposte né aggiornamenti ufficiali.

Difficoltà nella gestione politica e istituzionale dell’emergenza

Il silenzio dell’amministrazione comunale ha generato critiche nei confronti di chi avrebbe dovuto intervenire per offrire chiarimenti e rassicurazioni alla popolazione. In particolare si evidenzia l’assenza prolungata del sindaco, mentre il ruolo del vicesindaco appare poco definito o inattivo in questa vicenda. Questo vuoto decisionale ha contribuito a peggiorare la percezione di inadeguatezza nella gestione dell’emergenza idrica.

Critiche ai capigruppo della maggioranza

I capigruppo della maggioranza, impegnati su altri fronti politici, sono stati oggetto di rimproveri per non aver affrontato con la stessa attenzione problemi concreti che riguardano la cittadinanza, come quello della mancanza d’acqua. La situazione ignara ha alimentato il malcontento popolare, trasformando un disagio quotidiano in un episodio emblematico di inefficacia istituzionale.

Problemi legati ai lavori su sottoservizi e ritardi che aggravano la situazione

Un elemento cruciale che ha complicato il quadro dell’emergenza riguarda i lavori nel lotto n.5 di viale della Croce Rossa. Qui si sono verificati problemi con la rete del gas, gestita da 2iReteGas, che fornisce circa il 70% del fabbisogno cittadino. La società ha presentato al Comune una richiesta di variante progettuale nel 2018 e poi di nuovo nel 2020, per adattare la rete alle esigenze attuali e consentire l’avvio dei cantieri senza costi aggiuntivi né per l’amministrazione né per la Gran Sasso Acqua.

Ritardi nelle autorizzazioni comunali e conseguenze

Nonostante queste richieste risalenti a diversi anni fa, il Comune dell’aquila non ha ancora concesso le autorizzazioni necessarie. Di conseguenza la GSA non ha potuto definire con le imprese i dettagli tecnici per iniziare i lavori di manutenzione e adeguamento, alimentando ritardi e incertezze. Questi problemi tecnici e amministrativi si sono tradotti in guasti alla rete idrica e in un’interruzione che ha segnato con disagio la vita quotidiana di molti abitanti.

La richiesta di un’interrogazione urgente e la responsabilità dell’amministrazione

Il consigliere Paolo Romano ha annunciato che porterà la vicenda in Consiglio comunale attraverso un’interrogazione urgente, per fare chiarezza sulle cause e definire le responsabilità. Romano ribadisce che l’attuale amministrazione ha accumulato ritardi e mancanze importanti nella gestione delle reti idriche della città. Gli abitanti dell’aquila stanno pagando il prezzo di queste inefficienze, che si riflettono in crisi come quella dell’ultimo blackout idrico.

Conflitti e aspettative verso l’amministrazione

La situazione rimane aperta e sotto osservazione, con un conflitto crescente tra chi amministra e chi vive quotidianamente il disagio. Le prossime mosse dell’amministrazione comunale dovranno dimostrare la capacità di affrontare con tempestività e trasparenza problemi che impattano direttamente sulla qualità della vita.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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