Il processo contro Luigi Leonetti, 53 anni, accusato dell’omicidio della moglie Vincenza Agrisano, si sta celebrando davanti alla corte d’assise di Trani. Il delitto risale al 28 novembre 2023, quando la donna è stata uccisa nell’abitazione di famiglia, situata poco distante dal centro di Andria. La procura ha avanzato la richiesta di condanna all’ergastolo con isolamento diurno. La vicenda ha scosso la comunità locale, soprattutto per la presenza dei figli piccoli sul luogo del fatto.
Il contesto dell’omicidio e la dinamica ricostruita
L’aggressione fatale è avvenuta nel bagno dell’appartamento che la famiglia occupava, a circa tre chilometri dal centro abitato di Andria. Luigi Leonetti, secondo quanto emerso durante le indagini, ha colpito la moglie con tre fendenti. Il colpo decisivo l’ha raggiunta al petto, provocandone la morte quasi immediata. In casa in quel momento c’erano anche i due figli della coppia, di 6 e 11 anni. La loro presenza ha messo in luce la drammaticità della scena e le implicazioni emotive legate al caso.
La ricostruzione degli eventi da parte dei carabinieri
I carabinieri intervenuti hanno raccolto elementi utili a ricostruire la sequenza dei fatti. Il marito ha chiamato il 118 dopo l’evento. Il personale sanitario, giunto sul posto, ha solo potuto constatare il decesso della donna, confermando l’efferatezza dell’atto. L’autopsia ha stabilito l’aggressione è stata così violenta da provocare un arresto immediato delle funzioni vitali.
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accusa e richieste avanzate dalla procura di Trani
La procura di Trani ha formulato l’accusa di omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio e ha chiesto l’ergastolo con isolamento diurno per Luigi Leonetti. L’isolamento diurno rappresenta una misura detentiva più restrittiva all’interno del periodo di carcerazione. La richiesta si basa sulle prove raccolte e sulla confessione dell’imputato che ha ammesso le proprie responsabilità.
Stato attuale del processo
Il processo è in corso davanti alla corte d’assise. Il procedimento punta a chiarire ulteriori aspetti del delitto, compresa la possibile motivazione alla base dell’aggressione. La prossima udienza è fissata per l’11 luglio, quando si prevedono eventuali sviluppi nel corso e l’intervento dei difensori.
Il ruolo dei figli e l’impatto della tragedia
La presenza in casa dei figli piccoli rappresenta un elemento particolarmente rilevante nel caso. I bambini, di 6 e 11 anni, si trovavano nel momento in cui la madre è stata colpita mortalmente. La vicenda ha sollevato l’attenzione sul loro stato psicologico e sulla necessità di tutela da parte dei servizi sociali.
Lo scenario racconta di un dramma familiare che ha lasciato un segno profondo nella comunità di Andria. Le indagini hanno evidenziato la difficoltà di gestire matrimoni in crisi ma anche le conseguenze tragiche che possono derivare da tensioni irrisolte. Il caso rimane al centro del dibattito giudiziario e sociale, con l’attesa per il prosieguo del processo.