La prima edizione del retake day arriva a roma con un evento dedicato alla cura degli spazi pubblici a centocelle

La prima edizione del retake day arriva a roma con un evento dedicato alla cura degli spazi pubblici a centocelle

Retake Day arriva a Roma il 25 maggio 2025 nel quartiere Centocelle per valorizzare l’acquedotto Alessandrino, coinvolgendo comunità, associazioni e volontari in un progetto di rigenerazione urbana e inclusione sociale.
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Retake Day arriva a Roma il 25 maggio 2025 nel quartiere Centocelle, coinvolgendo cittadini e associazioni in un’azione di rigenerazione urbana e valorizzazione dell’acquedotto alessandrino, promuovendo partecipazione attiva, inclusione sociale e cura condivisa degli spazi pubblici. - Gaeta.it

L’iniziativa Retake Day approda a Roma con la sua prima edizione cittadina, puntando a coinvolgere la comunità in una giornata di interventi per la valorizzazione degli spazi urbani. Previsto per domenica 25 maggio 2025 nel quartiere Centocelle, l’evento mira a migliorare luoghi simbolici della città, rafforzando legami tra i residenti. L’impegno riguarda non solo la manutenzione fisica, ma anche la promozione di partecipazione attiva e dialogo sociale. Questa manifestazione si inserisce nel circuito nazionale di Retake, diffuso ormai in 20 città italiane, e celebra 15 anni di attività a Roma.

Il retake day a roma e la scelta del quartiere centocelle

A Roma, le attività di Retake Day inizieranno alle 10:00 in piazza san felice da cantalice, punto di ritrovo per i volontari. La giornata si concentrerà sul recupero dell’acquedotto alessandrino, noto monumento storico ma poco curato. L’intervento si propone di restituire dignità a quest’area, oggi segnata da abbandono e degrado. Il progetto include anche laboratori dedicati ai bambini e visite guidate, coinvolgendo direttamente la comunità locale in momenti di confronto. Le iniziative non si limitano al lavoro sul patrimonio fisico: si punta a costruire un senso di appartenenza e responsabilità collettiva verso il quartiere.

Un’organizzazione inclusiva e partecipata

L’organizzazione dell’evento prevede una collaborazione ampia, con la partecipazione di realtà diverse. Tra queste spiccano la parrocchia di san felice da cantalice, gruppi scout come agesci roma 97, associazioni culturali e religiose quali francescani nel mondo e la moschea al-huda di via dei frassini. Anche enti locali come rete imprese castani, il mercato arabo e associazioni ambientali e di quartiere sono coinvolti. Questo mix di soggetti riflette l’obiettivo di unire differenti voci e competenze nella cura dello spazio pubblico.

Il significato sociale e ambientale del retake day

Retake Day non è solo un momento di pulizia o abbellimento urbano; rappresenta un’occasione per riaffermare l’importanza di prendersi cura del territorio come responsabilità di tutti. L’iniziativa promuove la sostenibilità ambientale attraverso azioni concrete e favorisce l’inclusione sociale creando occasioni di dialogo tra cittadini. Il progetto si propone di rafforzare relazioni di vicinato e solidarietà, aspetti spesso indeboliti nelle grandi città. L’esperienza romana si inserisce in un movimento più ampio nato 15 anni fa, quando Retake si è formato come risposta spontanea di cittadini alla trascuratezza urbana.

Un appuntamento annuale per la rigenerazione dal basso

In quest’ottica, il retake day è pensato come appuntamento annuale da replicare, per consolidare un percorso di rigenerazione dal basso. L’idea guida è che luoghi più curati migliorano la vita delle persone, stimolano il rispetto reciproco e rendono i quartieri più vivibili. L’evento testimonia un cambiamento culturale, che vede i cittadini protagonisti attivi nella gestione degli spazi comuni, sostituendo passività e degrado con azioni concrete di miglioramento.

La diffusione della rete retake in italia tra città e volontari

Per l’edizione 2025, Retake coinvolge ben 20 città su tutto il territorio nazionale, dal nord al sud. Oltre a Roma, partecipano Bari, Bologna, Modugno, Palermo, Torino e altre località, ciascuna con iniziative dedicate alla rigenerazione di aree verdi, spazi degradati o beni storici. Volontari, scuole, associazioni e istituzioni collaborano per restituire dignità a diverse zone, spesso abbandonate o poco frequentate. Ogni progetto si adatta alla realtà locale, mantenendo però il filo comune della cura condivisa e del rilancio sociale attraverso il recupero degli spazi pubblici.

La rete di Retake in Italia è cresciuta trasformandosi da movimento spontaneo a realtà strutturata, con eventi e campagne sempre più frequenti. Questo modello di cittadinanza attiva ha dimostrato di avere impatto positivo sui territori: migliora l’immagine delle città e favorisce un maggior coinvolgimento civico. La partecipazione a Retake permette anche di rilanciare il dialogo tra istituzioni e comunità, con un ruolo più protagonista per i residenti nella gestione della qualità urbana.

Le parole del presidente di retake roma su obiettivi e prospettive

Cristiano Tancredi, presidente di Retake Roma, ha spiegato che la scelta di concentrarsi sull’acquedotto alessandrino non è casuale. Il sito ha valore storico-archeologico rilevante ma soffre di scarsa manutenzione, e rappresenta il punto di partenza per un progetto più ampio di rigenerazione territoriale. L’intervento previsto per il 25 maggio sarà solo il primo passo di un percorso partecipato che coinvolgerà tutte le associazioni del quartiere. “L’obiettivo è creare un’esperienza condivisa capace di cambiare la percezione e l’uso dello spazio pubblico.”

Tancredi ha ricordato che questa edizione del Retake Day coincide con i 15 anni dalla nascita di Retake a Roma, testimoniando l’aumento di eventi e iniziative in questo lasso di tempo. Ha sottolineato l’importanza di riconoscere il ruolo dei cittadini che si impegnano nel migliorare la città, soprattutto volontari come quelli di Retake, che lavorano per la vivibilità e il decoro degli spazi. Il presidente ha inoltre richiamato il principio della sussidiarietà orizzontale, stimolando una responsabilità collettiva e diffusa nella cura del bene comune.

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