La prevenzione resta un elemento cruciale nella lotta contro le malattie oncologiche. A Lecce, l’associazione “La chiave d’argento” si impegna attivamente per offrire informazioni, supporto psicologico e contrastare l’isolamento sociale dei pazienti oncologici. Un’iniziativa importante si è svolta durante la tappa leccese del tour “Non girarci intorno”, promosso da Merck, che punta a sensibilizzare sul tumore uroteliale, collegandosi al Giro d’Italia, noto evento sportivo seguito in tutta Italia.
Prevenzione oncologica: un approccio integrato tra informazione, psicologia e rete sociale
La prevenzione oncologica richiede un impegno a più livelli, come spiega Claudia Nestola, psicologa e membro dell’associazione “La chiave d’argento”. Per affrontare la malattia non basta intervenire sul corpo, va supportato anche il paziente dal punto di vista psicologico, aiutandolo a non isolarsi. La solitudine è una conseguenza frequente del percorso oncologico, strettamente legata a scarsa informazione e mancato coinvolgimento di familiari e comunità.
L’associazione, operando all’interno del polo oncologico Giovanni Paolo II di Lecce, coordina attività dedicate proprio a rafforzare questa rete di sostegno. Spiega Nestola che si tenta di raggiungere non solo i malati ma anche chi li accompagna nella cura, offrendo momenti di confronto e conoscenza adatti a contrastare lo smarrimento emotivo e sociale. La prevenzione in questo contesto si amplia, coinvolgendo la dimensione psicologica e sociale, non limitandosi solo alle azioni mediche o diagnostiche.
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Il tour “non girarci intorno” e la promozione della consapevolezza sul tumore uroteliale
Il tour “Non girarci intorno” punta a portare informazioni concrete sul tumore uroteliale, una forma di cancro meno conosciuta ma di grande impatto. L’evento itinerante, sostenuto da Merck in qualità di official partner del Giro d’Italia, sfrutta la popolarità di una competizione sportiva seguita da milioni per diffondere messaggi di prevenzione e attenzione alla salute.
A Lecce, la tappa di questo evento ha incluso incontri divulgativi rivolti a cittadini e operatori sanitari, con l’obiettivo di spiegare i fattori a rischio e le possibilità di diagnosi precoce. Sensibilizzare la comunità significa anche spingere a modifiche di comportamento, puntando su attività fisica regolare e alimentazione equilibrata. Questi aspetti, assieme al coinvolgimento emotivo dei pazienti, formano una strategia più efficace contro la malattia.
Lo stile di vita e la dieta mediterranea come strumenti per ridurre il rischio oncologico
Claudia Nestola sottolinea un aspetto che spesso resta in secondo piano: l’importanza di seguire una dieta corretta e praticare attività fisica. La dieta mediterranea, tipica del nostro territorio, rappresenta un modello alimentare efficace per tutelare la salute e contribuire a prevenire l’insorgenza di tumori.
Questa alimentazione privilegia cibi freschi, frutta, verdura, legumi, olio d’oliva e pesce, elementi che possono influire positivamente sul sistema immunitario e sui processi infiammatori. L’attività motoria, dal canto suo, facilita il controllo del peso e migliora il benessere generale. Entrambi gli aspetti formano parte integrante della prevenzione primaria, vale a dire quella indirizzata a ridurre il rischio prima ancora che si manifestino esami clinici.
Iniziative come il tour “Non girarci intorno” contribuiscono a diffondere queste abitudini sane, rendendole accessibili e comprensibili per un pubblico ampio. Offrono indicazioni pratiche e stimolano la partecipazione, elementi fondamentali per mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione oncologica.