La funivia del Gran Sasso d’Italia sta attraversando una fase importante nei lavori di sostituzione delle funi portanti, un intervento atteso da tempo nel comprensorio montano aquilano. Nonostante le condizioni climatiche avverse delle ultime settimane, i tecnici hanno completato il posizionamento delle prime due funi e si preparano al montaggio delle restanti. Le operazioni proseguono secondo i tempi previsti, con un investimento significativo da parte del Comune dell’Aquila e del ministero delle infrastrutture.
Avanzamento lavori e organizzazione delle attività sulla funivia del Gran Sasso
Le attività per la sostituzione delle funi portanti della funivia del Gran Sasso procedono a ritmi sostenuti, nonostante pioggia e grandine che si sono abbattute nella zona. Nelle ultime settimane, il team tecnico ha posato le prime due funi, un passo fondamentale per la messa in sicurezza e l’efficienza dell’impianto. L’arrivo della quarta bobina di funi è previsto entro i primi giorni di luglio, e a quel punto si effettuerà il montaggio delle ultime componenti.
Dichiarazioni di marco cordeschi
Marco Cordeschi, direttore dei lavori, ha confermato che l’intervento segue l’iter previsto. “Dopo aver completato la prima linea, si trasferiranno le operazioni sull’altra linea della funivia, dove verranno sistemate le altre due funi portanti.” Questi interventi richiedono precise fasi di lavoro, con l’utilizzo di attrezzature specializzate e personale esperto per assicurare la massima sicurezza durante le operazioni in quota.
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Il completamento della posa delle funi segnerà un passaggio cruciale prima dell’avvio delle procedure di collaudo. Questi passaggi garantiscono che l’impianto rispetti tutte le normative di sicurezza prima che i turisti possano tornare a utilizzare la funivia per raggiungere Campo Imperatore. Il rispetto del cronoprogramma è considerato fondamentale per limitare al massimo i disagi all’utenza e mantenere la reputazione di uno degli impianti più importanti dell’Appennino centrale.
Il ruolo di ansfisa e le verifiche per la riapertura dell’impianto
Una volta terminate tutte le operazioni di sostituzione delle funi, la funivia del Gran Sasso dovrà affrontare il collaudo da parte di ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Questo passaggio è obbligatorio per legge e serve a certificare la funzionalità e la sicurezza dell’impianto.
Ansifisa eseguirà controlli approfonditi, verificando che le funi portanti siano state montate con precisione, che non vi siano difetti, e che tutti i sistemi di sicurezza siano operativi. Solo al termine di questi esami sarà possibile autorizzare la riapertura della funivia. Si tratta di un momento atteso da operatori della montagna e turisti, visto che la funivia è una delle principali vie di accesso alle zone più alte del Gran Sasso, meta di escursioni, sport invernali e turismo estivo.
Verifiche e sicurezza
Le verifiche di ansfisa contribuiscono a garantire che lo standard di sicurezza richiesto per gli impianti di trasporto funicolare venga rispettato. Questo permette di tutelare gli utenti non solo dal punto di vista strutturale, ma anche in termini di affidabilità durante la normale operatività. Non mancano, infatti, controlli su sistemi di emergenza e manutenzione periodica, elementi determinanti per il corretto funzionamento dell’impianto nel lungo periodo.
Finanziamenti e impatto locale dell’intervento sulla funivia del Gran Sasso
L’operazione di sostituzione delle funi della funivia del Gran Sasso ha un costo complessivo di circa 4 milioni di euro e coinvolge diversi soggetti. Il Comune dell’Aquila ha messo a disposizione le risorse principali, attingendo all’avanzo di bilancio. A questi fondi si aggiungono circa 3,5 milioni di euro provenienti dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, destinati alla revisione generale dell’impianto.
Questi finanziamenti indicano la volontà dell’amministrazione guidata da Pierluigi Biondi e dei consiglieri comunali coinvolti di intervenire con decisione su una struttura centrale per il turismo della zona. Il Centro turistico del Gran Sasso, presieduto da Gianluca Museo, ha un ruolo attivo nell’organizzazione e nella promozione delle attività legate all’impianto.
Prospettive per il comprensorio aquilano
In prospettiva, la sistemazione completa della funivia contribuirà a mantenere viva l’attrattiva del comprensorio aquilano, frequentato tutto l’anno da appassionati di natura e sport. L’intervento evita il degrado dell’impianto e sostituisce parti soggette a usura, elementi che potrebbero portare a chiusure prolungate o a incidenti. L’impegno economico riflette l’importanza della funivia anche dal punto di vista dell’economia locale, con ricadute sul settore ricettivo e commerciale.
Il servizio navetta per i turisti durante la chiusura dell’impianto
Per compensare il periodo di inattività della funivia, il Centro turistico del Gran Sasso ha attivato un servizio navetta sostitutivo che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore. Questo servizio è in funzione da diverse settimane e offre una soluzione per gli escursionisti e visitatori interessati a raggiungere la vetta anche senza la funivia.
Nel mese in corso, la navetta è disponibile il sabato, la domenica e nei giorni festivi secondo un orario preciso. Sono previste tre corse in salita, alle ore 8:30, 12:30 e 16:30, e tre corse in discesa alle 8:30, 13:30 e 17:30. L’organizzazione del trasporto via terra risponde all’esigenza di garantire continuità nell’accesso al comprensorio e limita l’impatto sulla mobilità dei turisti.
Gestione e monitoraggio del servizio navetta
Il servizio è gestito con bus adeguati per le strade di montagna e tiene conto delle condizioni meteo e delle eventuali chiusure stagionali. Anche durante questo periodo, il centro turistico monitora attentamente la domanda per modulare le risorse e assicurare un altro canale per visitare il Gran Sasso. La navetta rappresenta una risposta concreta a un problema temporaneo, mantenendo parte della vocazione turistica e assicurando un minimo di accessibilità.