La polizia locale di ancona sperimenta un progetto pilota contro guida in stato di ebbrezza e uso di sostanze psicotrope

La polizia locale di ancona sperimenta un progetto pilota contro guida in stato di ebbrezza e uso di sostanze psicotrope

Ad Ancona la polizia locale e i medici dell’ospedale Torrette hanno condotto un progetto pilota unico nelle Marche per prevenire la guida sotto alcol e droghe, con controlli mirati e supporto della Croce Rossa.
La Polizia Locale Di Ancona Sp La Polizia Locale Di Ancona Sp
Ad Ancona si è concluso un progetto pilota che ha coinvolto polizia locale e medici dell’ospedale Torrette in controlli congiunti per prevenire la guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale attraverso un approccio integrato e multidisciplinare. - Gaeta.it

Un progetto pilota sta per concludersi ad Ancona, dove la polizia locale in collaborazione con i medici dell’ospedale Torrette ha realizzato una campagna di controlli per contrastare la guida sotto l’influenza di alcol e droghe. L’iniziativa, unica nelle Marche e tra le prime nel centro Italia, punta a rafforzare la prevenzione su strada, con un impiego congiunto di forze dell’ordine e personale sanitario specializzato.

Approfondimento sulla fase operativa

Da marzo a oggi, la polizia locale di Ancona ha effettuato circa un migliaio di controlli mirati su strada con un’attenzione particolare alla guida in stato d’ebbrezza e all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. I dati raccolti hanno mostrato una tendenza consistente all’abuso non solo di alcol e droghe classiche, ma anche di altre sostanze psicotrope meno note.

Grazie a un finanziamento ministeriale ottenuto mesi fa, il progetto ha potuto mettere in campo controlli congiunti tra agenti di polizia locale e medici dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti” di Torrette. Questa collaborazione ha permesso di agire con una maggiore efficacia: agli agenti di polizia si sono infatti affiancati 13 medici specializzati in modo da valutare con maggior precisione le condizioni psico-fisiche dei conducenti fermati.

La fase operativa è durata circa tre mesi, con interventi sia diurni che, in parte, notturni. Nel periodo iniziale i controlli si sono concentrati soprattutto sulle ore del giorno, per coprire ogni fascia oraria e raccogliere dati completi. Il comandante della polizia locale di Ancona, Caglioti, ha riferito che “i casi positivi sono stati limitati, ma questo non sminuisce la rilevanza dell’attività svolta, che ha principalmente un valore preventivo.”

Strumenti utilizzati per i controlli

Nel corso dei controlli sono stati utilizzati 23 test per le sostanze stupefacenti e altrettanti alcol test. Questi strumenti sono stati applicati direttamente dai medici ai conducenti fermati dalle pattuglie. Quando un primo screening risultava positivo, il personale sanitario effettuava prelievi salivari che venivano successivamente inviati a laboratori specializzati per esami più approfonditi.

L’uso di test sul posto ha consentito di verificare immediatamente la situazione di chi era alla guida, mentre gli accertamenti successivi hanno offerto un quadro più dettagliato nel caso di sospetta assunzione di stupefacenti o alcol. Al termine della giornata di controlli diurna, gli agenti e i medici hanno proseguito con i turni notturni per estendere la copertura del progetto.

Il ruolo dei medici legali è stato fondamentale non solo nella somministrazione dei test ma anche nella valutazione complessiva dello stato fisico e psicologico di chi veniva fermato. In effetti, la loro presenza ha permesso di evidenziare segni non immediatamente visibili di alterazione dovuta a sostanze.

Il coordinamento con la croce rossa e supporto sanitario

Accanto a polizia locale e medici dell’ospedale, ha partecipato all’operazione anche personale della Croce Rossa italiana, presente con un mezzo di soccorso sanitario durante i controlli. Questa presenza ha aumentato la capacità di risposta immediata in caso di incidenti o necessità di assistenza medica sul posto.

Le istituzioni cittadine, attraverso l’assessore alla Polizia Locale e sicurezza Zinni, hanno ribadito l’impegno nel rendere le strade più sicure e nel contrastare con misure tangibili il problema dell’abuso di sostanze che mettono a rischio la sicurezza di tutti.

L’attenzione verso i giovani, che spesso risultano più coinvolti in incidenti legati all’alcol e alla droga, ha caratterizzato anche le attività di formazione e informazione svolte nelle scuole, parte integrante del progetto finanziato dal ministero.

Incontro finale con esperti

Per la mattina del 25 giugno è previsto un incontro conclusivo alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dove un gruppo di esperti approfondirà le tematiche legate ai reati stradali. Parteciperanno il procuratore aggiunto della Repubblica di Ancona, dottoressa Valentina d’Agostino, il professor Raffaele Giorgetti della Facoltà di Medicina dell’Univpm e il dottor Luca Russo, esperto in forensic examination.

Il seminario affronterà aspetti tecnici e procedurali delle indagini penali nei reati alla guida, illustrando atti e accertamenti tecnici a disposizione della polizia giudiziaria. L’appuntamento costituisce un’occasione per approfondire norme e tutele nel campo della sicurezza stradale e delle procedure legali connesse.

L’iniziativa ad Ancona rappresenta uno dei primi tentativi nel centro Italia di integrare forze di polizia e medici per la prevenzione dei reati legati alla guida in condizioni alterate. Sebbene resti ancora da valutare l’effettivo impatto sul territorio, il progetto mostra come possa crescere la collaborazione tra enti per affrontare problemi di sicurezza pubblica.

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