La regione Abruzzo accoglie un evento religioso significativo legato a san francesco d’assisi. Un viaggio della reliquia, promosso dal comitato organizzatore interdiocesano guidato dal vescovo Michele Fusco, attraverserà sette diocesi locali tra giugno e agosto 2025. Questa iniziativa custodisce un forte valore spirituale e culturale per migliaia di fedeli e introduce alla celebrazione principale che si terrà poi ad Assisi in ottobre. La scelta della regione per fornire l’olio della lampada votiva sulla tomba del santo aggiunge una dimensione di riconoscimento territoriale all’evento.
Il significato della peregrinatio nella tradizione abruzzese
La peregrinatio consiste nel trasporto itinerante di una reliquia, elemento caro alla tradizione religiosa cattolica. Nel caso specifico si tratta di una porzione del cappuccio del saio di san francesco insieme a una piccola parte delle sue ceneri corporee. Si tratta di oggetti di grande valore simbolico e materiale, che richiamano la memoria viva del santo e dei suoi insegnamenti.
La regione Abruzzo, con sette diocesi coinvolte, vede così rinvigorirsi un legame storico e spirituale con san francesco. Questo cammino nelle diverse realtà ecclesiastiche permette ai fedeli di incontrare in modo diretto e intenso tracce autentiche del santo, un momento di preghiera collettiva e riflessione sul messaggio di pace e fraternità che egli ha lasciato. La reliquia identifica visivamente quel rapporto di vicinanza con san francesco e rende l’esperienza della peregrinatio un momento singolare e partecipato.
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Lo svolgimento di questo rito ha inoltre la funzione di preparare i fedeli abruzzesi al pellegrinaggio che avverrà poi ad Assisi. Venerare la reliquia direttamente nelle proprie diocesi stimola un coinvolgimento più profondo e una preparazione spirituale che rende pienamente partecipi coloro che offriranno il loro cammino di fede poco mesi dopo. Il valore pastorale della peregrinatio si manifesta nell’unire luoghi e persone differenti sotto il segno condiviso della devozione a san francesco.
Il percorso e le tappe della peregrinatio nelle diocesi abruzzesi
Il calendario dell’evento è stato fissato in maniera precisa e scandito da ben sette tappe principali tra metà giugno e inizio agosto 2025. Si comincia il 16 giugno nella diocesi di Lanciano-Ortona, un territorio noto per il suo patrimonio religioso e culturale che ospita la reliquia per la prima volta nel percorso abruzzese.
La seconda sosta è prevista il 23 giugno nell’arcidiocesi de L’Aquila, sede di forte tradizione ecclesiastica e punto di riferimento nella regione. Il 30 giugno la reliquia si sposta nell’arcidiocesi di Chieti-Vasto, che aggiunge un ulteriore portato di storia e partecipazione ai riti.
Nella prima settimana di luglio, esattamente il 7, la diocesi dei Marsi apre le proprie porte alla reliquia, continuando il viaggio verso l’entroterra abruzzese. Il 14 luglio l’attenzione si sposta sulla diocesi di Teramo-Atri, che fornisce un contesto ricco di fede e cultura.
Il 21 luglio è la volta dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, area portuale e urbana che coinvolge numerosi fedeli in questo evento religioso di ampio respiro. Infine il percorso si conclude il 3 agosto nella diocesi di Sulmona-Valva, guidata proprio dal vescovo Michele Fusco, coordinatore del comitato organizzatore.
Questa sequenza rappresenta un’occasione per ciascun territorio coinvolto di proporre momenti di preghiera e incontri con la comunità, valorizzando al tempo stesso il patrimonio religioso abruzzese e la sua varietà culturale.
Le parole di chi ha promosso l’evento e il valore della reliquia
Il vescovo Michele Fusco si è espresso con parole che sottolineano la portata spirituale dell’evento. Ha definito un onore la possibilità di accogliere la reliquia di san francesco nelle diocesi abruzzesi. Fusco ha messo in rilievo come l’iniziativa incoraggi una preparazione interiore al successivo pellegrinaggio di ottobre ad Assisi, sottolineando i temi della pace, della fraternità e della cura del creato, valori centrali nella vita del santo.
Il riferimento ai fedeli come destinatari dell’invito a partecipare con fede e devozione conferma l’aspetto collettivo del momento. La peregrinatio, quindi, non è solo una cerimonia, ma un’opportunità per riflettere e rinsaldare una relazione profonda con san francesco e il suo insegnamento.
Il contributo di fra marco moroni al significato dell’evento
Fra Marco Moroni, custode del sacro convento di san francesco in Assisi, ha espresso apprezzamento per l’Abruzzo e il suo ruolo nella preparazione alla festa del 3-4 ottobre. Ha ribadito la convinzione nella presenza viva di san francesco nel Signore, capace di portare pace e speranza a chi si avvicina a lui con il cuore aperto.
Il custode ha definito la peregrinatio un’occasione per far conoscere meglio san francesco e per stimolare le persone verso una fraternità universale, tema centrale nel messaggio del santo e nella sua eredità oggi. Le parole di fra Marco rafforzano l’idea della reliquia come mezzo per costruire legami spirituali e per incentivare una fede vissuta in modo accessibile e sincero.