La scena cinematografica italiana riconosce ogni anno il lavoro di decine di figure tecniche e artigianali fondamentali per la riuscita di un film. Dietro gli attori, infatti, operano professionisti che curano ogni dettaglio, dall’allestimento delle scenografie alla gestione degli effetti speciali, passando per costumi e suoni. La pellicola d’oro celebra proprio questi mestieri con una cerimonia prevista per il 14 giugno 2025 a Roma, in via Veneto.
La cerimonia di consegna e i premi speciali a roma
L’appuntamento con la premiazione è fissato per il 14 giugno 2025, alle 20.30, in via Veneto, uno degli angoli storici della capitale. La serata non si limita ai riconoscimenti tecnici ma comprende anche premi speciali a personalità di rilievo del cinema italiano. Quest’anno riceveranno un premio speciale Enrico Montesano, Stefania Sandrelli e Armando Grottesi, tre volti noti che hanno contribuito in modo significativo alla cultura cinematografica nazionale.
Parallelamente ai premi tradizionali, gli studenti della scuola di cinema e televisione Rossellini assegneranno il premio giovani. Questa sezione ha premiato il film Parthenope di Paolo Sorrentino, a riconoscimento di un lavoro che ha saputo dialogare con le nuove generazioni, offrendo prospettive fresh sul racconto filmico italiano.
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Il riconoscimento alle professionalità tecniche del cinema e della fiction
Il premio la pellicola d’oro si rivolge a tutte le figure che lavorano dietro le quinte in un film o in una serie televisiva. Attrezzisti di scena, direttori di produzione, capi elettricisti e macchinisti, sartorie cineteatrali, maestri d’armi e creatori di effetti sonori sono solo alcune delle professioni coinvolte. A eleggere i vincitori è una giuria composta da circa 300 esperti, tecnici e professionisti del settore, che sceglie i nomi inseriti nelle nomination delle categorie cinema e fiction.
Sono questi lavori, spesso poco visibili al grande pubblico, a sostenere e a creare l’atmosfera necessaria per raccontare una storia sullo schermo. Gli effetti speciali, i costumi, la scenografia e l’organizzazione del set rappresentano l’ossatura indispensabile per il risultato finale. La pellicola d’oro sottolinea il valore di queste competenze e della manualità che accompagna ogni produzione audiovisiva italiana.
Il supporto istituzionale e culturale al premio
Il premio conta sul sostegno di diversi enti importanti. Tra questi il ministero delle imprese e del made in Italy, la direzione generale cinema e audiovisivo del ministero della cultura, la regione Lazio e Roma capitale, Cinecittà, RomaLazioFilmCommission e alcune associazioni di categoria come Anica, Apa, Fitel e Panalight. Il patrocinio di Rai Fiction e il media partner Rai Cultura garantiscono visibilità e autorevolezza all’evento.
Il ministero delle imprese e del made in Italy ospita la cerimonia, ribadendo l’importanza di valorizzare il talento italiano anche nell’artigianato che si lega a cinema e audiovisivo. I candidati selezionati, tutti inclusi nelle nomination, ricevono un attestato ufficiale della pellicola d’oro che certifica il loro contributo professionale.
Questo coinvolgimento delle istituzioni mostra come il cinema non sia solo intrattenimento, ma anche un comparto produttivo che sostiene economie locali e le maestranze specializzate. Grazie a iniziative come la pellicola d’oro, il valore delle professioni artigianali italiane nel mondo audiovisivo viene riconosciuto in modo più concreto.
L’associazione s.a.s cinema e il sostegno all’artigianato cinematografico
Il premio nasce da un’idea dell’associazione culturale s.a.s. cinema, guidata dallo scenografo e regista Enzo De Camillis. La missione dell’associazione è valorizzare con azioni concrete quei mestieri artigianali che compongono l’ossatura delle produzioni audiovisive italiane. De Camillis sottolinea quanto questi ruoli siano fondamentali per costruire l’identità e la qualità del cinema, offrendo una visione che va oltre le figure di registi e attori.
La pellicola d’oro, quindi, si presenta come un riconoscimento che dà visibilità a chi spesso lavora in disparte, ma senza cui nessun film potrebbe nascere o prendere vita come lo vediamo sullo schermo. La manifestazione punta inoltre a mantenere vive tradizioni manuali e competenze specifiche che rischiano di scomparire in un’epoca dominata dalle tecnologie digitali.