La partecipazione dei cittadini alla politica locale resta un nodo cruciale per il funzionamento delle amministrazioni pubbliche. A Loreto, nel corso del Giubileo degli amministratori locali, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha espresso preoccupazione per il calo del coinvolgimento elettorale. Il dibattito si è concentrato sul valore della comunità e sul ruolo delle istituzioni nell’avvicinare le persone alla politica, alla luce delle sfide attuali.
Il calo della partecipazione al voto e le sue conseguenze per la comunità
Francesco Acquaroli ha sottolineato come una fetta crescente di cittadini abbia scelto di non recarsi più alle urne, un fenomeno che coinvolge purtroppo molte realtà italiane. Questo comportamento, ha ricordato il presidente, rischia di slegare i cittadini dai processi decisionali che li riguardano direttamente. Senza il contributo diretto delle persone attraverso il voto, la rappresentatività delle istituzioni diminuisce e si indebolisce il legame sociale alla base della convivenza.
Un segno di distacco tra cittadini e istituzioni
Acquaroli ha evidenziato che l’astensionismo non è un semplice dato elettorale, ma un segno di distacco tra cittadini e istituzioni, che mina il senso di comunità. Quando si perde questo senso, si rischia anche di perdere riferimenti valori condivisi utili a orientare le scelte collettive. In questo senso, la partecipazione diventa un elemento essenziale per mantenere viva la responsabilità civica e la coesione sociale, specie in contesti come quello marchigiano, dove la storia e le tradizioni locali hanno radici profonde.
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Il giubileo degli amministratori locali come occasione di dialogo tra istituzioni civili e religiose
Il Giubileo degli amministratori locali tenutosi presso il Santuario di Loreto ha rappresentato per Acquaroli un momento importante per rinsaldare i rapporti tra il mondo amministrativo e quello ecclesiastico. Ha definito l’incontro una “chiamata” che può aprire un percorso di confronto costruttivo tra autorità civili e religiose, un punto di partenza per rafforzare la comunità in modo condiviso.
Collaborazione tra istituzioni per rafforzare la comunità
Il presidente della Regione ha evidenziato come questa collaborazione possa tornare utile per recuperare il senso di partecipazione alla vita pubblica. La presenza delle istituzioni religiose, simbolo di un certo radicamento culturale e sociale, può contribuire a dare forza ai valori che tengono unite le persone e a rilanciare dialogo e inclusione attiva. Secondo Acquaroli, solo attraverso una rete di rapporti solidi tra istituzioni diverse, una comunità può diventare più credibile e partecipe, coinvolgendo in modo concreto i propri membri.
Il valore sociale e politico di riaffermare un legame con i cittadini
Il discorso di Acquaroli gira attorno all’urgenza di ritrovare un legame diretto con i cittadini, per non perdere terreno nella capacità di fare scelte condivise e di costruire progetti collettivi. La partecipazione democratica, in questo quadro, non è solo voto ma anche dialogo, ascolto e presenza quotidiana delle istituzioni sul territorio.
Democrazia come responsabilità condivisa
Il presidente della Regione Marche ha voluto rimarcare che senza questo rapporto, la democrazia rischia di diventare solo un termine astratto. Il coinvolgimento delle persone passa attraverso iniziative che sappiano coinvolgere sul piano culturale e sociale, oltre che politico. L’incontro al Santuario di Loreto vuole proprio offrire uno spazio simbolico e concreto per verificare punti di vista diversi e lavorare insieme per mantenere viva la responsabilità di chi amministra e di chi viene amministrato.