L’undicesima edizione di rebuild, l’evento dedicato all’edilizia sostenibile e alle tecnologie digitali applicate alle costruzioni, rappresenta un momento chiave per la provincia autonoma di Trento. Al centro delle discussioni, lo sviluppo di una road map che metta a sistema azioni e obiettivi per affrontare la sfida della casa e rilanciare il patrimonio immobiliare. La kermesse, svolta a riva del Garda nel maggio 2025, si conferma come terreno vivo di confronto tra pubblico e privato per aggiornare la strategia territoriale legata al settore edilizio.
La funzione strategica di rebuild nella politica locale
Simone Marchiori, assessore alle politiche per la casa e patrimonio del Trentino, ha sottolineato il valore concreto di rebuild come laboratorio di idee. Durante il convegno inaugurale del 6 maggio 2025, ha ricordato come l’evento abbia aiutato gli enti locali a organizzare meglio i propri obiettivi nella gestione urbana e abitativa. La decisione di elaborare una road map per l’edilizia conferma la volontà della provincia di incidere sui processi reali, sfruttando le esperienze di confronto e i risultati emersi nel corso degli anni.
Un dialogo costante per soluzioni concrete
Questo approccio mira a sedimentare un piano operativo, su cui si basa un dialogo costante tra istituzioni, imprese e comunità. Rebuild non è solo una fiera, ma uno spazio che amplia il dibattito verso soluzioni concrete per il territorio. Il percorso di creazione del manifesto per l’edizione 2025 è visto come una base tecnica e politica, utile anche per altri enti pubblici chiamati a gestire la casa e l’edilizia in ambito locale.
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Il tema dell’edizione 2025: connettere competenze e tecnologie per l’innovazione
Il filo conduttore di rebuild 2025, organizzata al centro congressi di riva del Garda, è stato declinato nel titolo “connect minds, enable innovation – condividere le intelligenze per abilitare l’innovazione”. In due giorni di confronto sono emerse discussioni approfondite sulle connessioni tra persone, conoscenze e strumenti tecnologici. Il mondo dell’edilizia è cambiato, con l’ingresso massiccio di soluzioni digitali che promettono di modificare radicalmente processi e risultati.
Innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale
Il rapporto tra innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale resta centrale. Rebuild vuole portare all’attenzione delle imprese le sfide di una transizione ecologica necessaria e rallentata dai limiti di sistema. Le tecnologie digitali, in particolare, possono supportare la rigenerazione di città e quartieri, monitorando consumi, risorse e impatti per rendere le nuove costruzioni più attente al benessere delle persone. Per la provincia autonoma di Trento, è l’occasione per spingere su progetti concreti, in un territorio con caratteristiche ambientali e sociali peculiari.
Affrontare la questione della casa con un approccio integrato
Il problema della casa resta centrale per il Trentino. Non si tratta soltanto di aumentare il numero di alloggi disponibili, ma di valorizzare il patrimonio immobiliare esistente in modo nuovo. Simone Marchiori ha evidenziato come il valore di un immobile superi quello economico: conta anche ciò che lo circonda, come la presenza di servizi, spazi collettivi e infrastrutture sociali. Questi elementi vanno combinati per evitare due rischi opposti: lo spopolamento delle aree periferiche e la congestione delle zone urbane.
Misure per un sistema abitativo sostenibile
L’amministrazione ha messo in campo misure per creare un sistema abitativo sostenibile, che renda il Trentino un luogo dove vivere meglio. Sono state attivate sinergie e reti tra soggetti pubblici e privati, in un lavoro che ancora non si è concluso. La strada individuata punta a migliorare la qualità della vita, rafforzare la tenuta sociale dei territori e garantire il diritto alla casa attraverso azioni concrete da sviluppare in tempi medi e lunghi.
Progetti di housing sociale e rigenerazione urbana in atto
La provincia autonoma di Trento sta sperimentando modelli di housing sociale con la collaborazione di enti nazionali, come la Cassa depositi e prestiti, e realtà private. Questi interventi puntano a recuperare edifici e aree oggi sottoutilizzate, offrendo nuove opportunità abitative soprattutto per le fasce più fragili della popolazione.
Rilancio di quartieri e zone svantaggiate
Il progetto punta anche a rilanciare quartieri e zone svantaggiate. Rigenerare significa infatti evitare il declino delle comunità, mantenendo attivi i servizi e l’offerta residenziale. Le azioni in corso mirano a far rinascere zone che rischiano di spopolarsi, garantendo un impatto positivo sull’economia locale e sulla coesione sociale. Il lavoro tra pubblico e privato, basato su accordi e investimenti condivisi, crea le condizioni per una trasformazione che non sia solo materiale ma anche sociale.