L’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha dato il via a un nuovo servizio che semplifica la consegna dei farmaci ai pazienti dimessi. Questo innovativo modello mira a migliorare l’assistenza sanitaria, garantendo una continuità terapeutica tra ospedale e territorio, e rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficiente delle cure farmacologiche.
Un modello organizzativo innovativo
Il nuovo approccio è stato annunciato ufficialmente tramite un comunicato dell’ufficio stampa dell’azienda. Parte fondamentale di questa iniziativa è il passaggio alla consegna diretta dei farmaci ai pazienti, al momento della dimissione. I medicinali non vengono più forniti tramite il consueto sistema di ritiro nella Farmacia ospedaliera; al contrario, vengono portati direttamente nel reparto di degenza, dove i pazienti possono riceverli senza doversi muovere ulteriormente.
La gestione di questo servizio, sebbene sia più complessa e costosa per l’ospedale, è pensata per ridurre il carico di stress sui pazienti, migliorando l’esperienza complessiva di dimissione. Il team dell’azienda ha lavorato per garantire questa distribuzione capillare, affinché i farmaci possano essere ricevuti tempestivamente, contribuendo in tal modo alla continuità terapeutica.
In questa nuova implementazione, è stato adottato anche un packaging distintivo per i farmaci. Ogni confezione riporta il logo dell’azienda, ed è stata progettata per rispondere a criteri di sicurezza e privacy. Questa attenzione ai dettagli riflette l’impegno dell’ospedale non solo nella fornitura dei medicinali, ma anche nella tutela delle informazioni sensibili dei pazienti.
Allineamento alle linee guida nazionali e regionali
Il modello messo in atto dalla San Carlo si conforma agli indirizzi stabiliti a livello nazionale e regionale, che mirano a migliorare il processo di prescrizione ed erogazione dei farmaci. Questa iniziativa è particolarmente importante per assicurare che durante il primo ciclo terapeutico post-dimissioni non ci siano interruzioni nelle cure. La transizione fluida dalla cura ospedaliera a quella domiciliare è diventata un obiettivo prioritario nell’assistenza sanitaria moderna.
Questo nuovo percorso non solo facilita il recupero dei pazienti dopo la dimissione, ma riflette anche una visione più ampia della gestione della salute, dove la collaborazione tra strutture sanitarie è fondamentale per garantire trattamenti efficaci e tempestivi. Un approccio che, se implementato correttamente, potrebbe servire da modello per altre strutture ospedaliere in Italia, nella loro ricerca di maggior efficienza e efficacia nelle cure.
L’ottimizzazione del servizio secondo la direzione generale
Giuseppe Spera, direttore generale dell’azienda ospedaliera San Carlo, ha rimarcato l’importanza di questa iniziativa per garantire una migliore gestione della terapia farmacologica dei pazienti dimessi. Questo nuovo sistema non solo promette di migliorare la sicurezza e la continuità del trattamento, ma è anche un gesto tangibile di come l’ospedale stia rispondendo alle esigenze della comunità.
La direzione sanitaria ha sottolineato che ci sarà un monitoraggio attento dell’implementazione del nuovo percorso. Questo permette di valutare gli effetti del servizio e di identificare opportunità per ulteriori miglioramenti. La volontà di rispondere in modo sempre più preciso ai bisogni della popolazione assistita è al centro di questa riorganizzazione. I dirigenti dell’ospedale si impegnano a ottimizzare le risorse disponibili, con l’obiettivo di offrire un’assistenza sanitaria che sia realmente centrata sul paziente, riflettendo le sue necessità reali e quotidiane.
Questa nuova misura da parte dell’azienda ospedaliera San Carlo non solo segna un’importante evoluzione nella gestione sanitaria locale, ma contribuisce anche a ridefinire il rapporto tra pazienti e strutture ospedaliere, ponendo al centro di ogni intervento il benessere e la sicurezza delle persone assistite.