La nuova era per la zona logistica semplificata di Genova: inizia un progetto di 14 anni

La nuova era per la zona logistica semplificata di Genova: inizia un progetto di 14 anni

La zona logistica semplificata di Genova, con un piano strategico in fase di revisione, mira a potenziare lo sviluppo economico regionale attraverso semplificazioni burocratiche e investimenti nel settore logistico.
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La nuova era per la zona logistica semplificata di Genova: inizia un progetto di 14 anni - Gaeta.it

La zona logistica semplificata di Genova si prepara a diventare un pilastro dello sviluppo economico della regione. Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha annunciato ufficialmente l’inizio di questa iniziativa durante un evento di Spediporto a Genova, sottolineando l’importanza del Piano strategico che è in fase di revisione prima di essere inviato agli uffici ministeriali.

L’importanza del piano strategico

Il Piano strategico rappresenta un elemento cruciale per l’avvio della zona logistica semplificata, che avrà una durata operativa di 14 anni. Bucci ha evidenziato che la Regione Liguria assumerà un ruolo da protagonista nel comitato di indirizzo, dove saranno presenti anche i rappresentanti delle Regioni limitrofe: Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Questo organismo sarà fondamentale per garantire che gli obiettivi condivisi e le strategie di sviluppo siano allineati tra le diverse aree, facilitando collaborazioni e sinergie a favore degli investimenti nei settori logistici e produttivi.

Grazie a questo piano, le aziende che opereranno all’interno della zona logistica avranno accesso a semplificazioni amministrative, mirate a snellire e rendere più agili i processi burocratici. Ciò si tradurrà in un ambiente favorevole all’attrazione di nuove imprese, aumentando la competitività e promuovendo l’occupazione locale.

La rete di aree coinvolte

La zona logistica semplificata ‘Porto e Retroporto di Genova‘, istituita con il Decreto Genova dopo il disastro del Ponte Morandi, si estende su una superficie di oltre mille ettari, precisamente 1.074,91. Questa area non include solo il Comune di Genova, ma abbraccia anche numerosi siti retroportuali che sono stati strategicamente identificati per supportare il progetto e promuovere l’integrazione tra trasporti e logistica.

Le località coinvolte sono Rivalta Scrivia, Arquata Scrivia, Novi San Bovo, Alessandria, Piacenza, Castellazzo Bormida, Ovada Belforte, Dinazzano, Milano Smistamento, Melzo e Vado Ligure. La scelta di queste aree è dettata dalla loro posizione strategica e dalla loro capacità di connettere il porto di Genova con il retroporto, creando così una rete logistica efficiente e ben coordinata.

Questa distribuzione territoriale permetterà non solo di ottimizzare le risorse esistenti, ma anche di integrare nuovi investimenti e migliorare le infrastrutture che supportano le attività commerciali nella regione.

Semplificazioni e opportunità per le imprese

L’implementazione della zona logistica semplificata offre numerosi vantaggi per le aziende. Le semplificazioni burocratiche previste dal piano strategico permetteranno una riduzione dei tempi e dei costi accanto a un aumento della competitività delle imprese. Queste misure includono procedure più rapide per l’ottenimento di autorizzazioni e agevolazioni per gli investimenti, contribuendo così a rendere Genova un hub sempre più attrattivo per le attività economiche.

Le imprese che decideranno di stabilirsi all’interno della zona logistica avranno quindi a disposizione un ampio ventaglio di opportunità, potendo beneficiare di un ambiente favorevole che incentiva la crescita e l’innovazione. Sono previsti investimenti significativi nella logistica e nel settore del trasporto, con l’obiettivo di trasformare la zona in un punto di riferimento fondamentale, non solo per la Liguria ma per l’intero Nord Italia.

Con queste premesse, la zona logistica semplificata di Genova si avvia a rappresentare un’evoluzione significativa per l’economia locale. Il progetto si pone come una risposta concreta alle sfide, offrendo la creazione di un contesto commerciale vivace e competitivo.

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