La nomina di Lorenzo Palmerini a presidente del consiglio di amministrazione di Abc Latina, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana nella città, è stata giudicata incoferibile dall’Autorità nazionale anticorruzione . La decisione, comunicata nelle ultime ore, segue un’indagine avviata dopo un’interrogazione e una segnalazione da parte di un consigliere comunale di opposizione. Questo caso ha acceso i riflettori sulla gestione dei rifiuti a Latina e sui potenziali conflitti di interesse negli incarichi pubblici.
Il ruolo di palmerini in abc latina e i motivi della verifica
Lorenzo Palmerini era stato nominato presidente del cda di Abc Latina, la società speciale del Comune incaricata di gestire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La sua nomina però aveva suscitato dubbi, a causa di altri incarichi che Palmerini ricopriva. Nel dettaglio, era curatore fallimentare di Latina Ambiente, un’ex società coinvolta nel settore dei rifiuti, e consulente per Rida Ambiente, impresa che gestisce l’impianto di trattamento meccanico biologico di Aprilia, dove il Comune di Latina conferisce parte dei rifiuti indifferenziati.
La segnalazione di ranaldi e le dimissioni di palmerini
La segnalazione al Comune e la successiva interrogazione al consiglio comunale erano state presentate da Nazzareno Ranaldi, consigliere di opposizione nella lista PerLatina2032, che aveva sollevato il sospetto di un conflitto di interessi. In seguito a questa pressione, Palmerini aveva rassegnato le dimissioni dal ruolo di presidente di Abc. Questo passaggio ha consentito a Anac di aprire la verifica sulla regolarità dell’incarico, che si è conclusa con la dichiarazione di incoferibilità.
La posizione di anac e l’impatto sul comune di latina
L’Autorità nazionale anticorruzione ha confermato che la nomina di Palmerini era incompatibile con la legge. Nel suo verbale, Anac ha sottolineato come l’ente locale debba verificare eventuali violazioni delle norme anti-corruzione e chiarire se nelle dichiarazioni ufficiali precedenti siano state fornite informazioni false o incomplete.
Nel documento si legge che spetta al Comune di Latina, con il supporto del responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza , accertare se siano stati rispettati gli articoli del decreto legislativo n. 39/2013, in particolare quelli che regolano i conflitti di interesse e i limiti all’incarico. Si apre quindi una procedura che coinvolge anche i componenti dell’organo amministrativo dell’ente, per determinare eventuali responsabilità personali legate al conferimento dell’incarico e ai danni che potrebbero essere stati causati alla pubblica amministrazione.
Indicazioni normative e procedurali di anac per la gestione del caso
Nella delibera, Anac precisa che le verifiche devono coinvolgere tutti coloro che facevano parte dell’organo conferente al momento della nomina, inclusi chi ha cessato temporaneamente dall’incarico. L’ente deve rispettare rigorosi termini per svolgere le indagini e sospendere eventuali conferimenti di incarichi amministrativi per almeno tre mesi, in attesa di chiarimenti.
L’articolo 18 del decreto legislativo 39/2013 evidenzia come l’organo amministrativo deve astenersi dal conferire incarichi che possano risultare in conflitto o irregolari, in modo da garantire la trasparenza e la correttezza delle nomine pubbliche. La procedura si avvale degli strumenti messi a disposizione dall’Anac e dal Rpct per assicurare che i nomi e le scelte dell’amministrazione rispettino le normative antimafia, anticorruzione e di trasparenza.
Le reazioni dell’opposizione e le prospettive per la gestione dei rifiuti a latina
Il consigliere Ranaldi, promotore della segnalazione, ha sottolineato come la decisione dell’Anac confermi le preoccupazioni sollevate nei mesi scorsi sulla gestione degli appalti e degli incarichi all’interno del settore rifiuti cittadino. Ha anche rimarcato la necessità che il Comune si doti di strumenti più efficaci per verificare e prevenire situazioni di conflitto di interesse come questa.
Il problema coinvolge direttamente la trasparenza negli atti amministrativi e, in prospettiva, l’affidabilità di una delle principali aziende che gestiscono servizi essenziali per Latina. Al momento resta da capire chi dovrà rispondere per eventuali danni economici causati dalla nomina di Palmerini e se si apriranno ulteriori indagini o procedimenti amministrativi a carico degli organi coinvolti.