La natalonga di ventotene sfida il tempo per un'Europa unita e in marcia verso il futuro

La natalonga di ventotene sfida il tempo per un’Europa unita e in marcia verso il futuro

La settima edizione della Natalonga per l’Europa a Ventotene unisce sport, memoria e impegno politico, richiamando il Manifesto di Altiero Spinelli e affrontando le sfide attuali dell’Unione europea tra conflitti e unità.
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La settima edizione della Natalonga per l’Europa, il 28 giugno a Ventotene, unisce sport, memoria e impegno politico attraverso una traversata di 1700 metri simbolo della lotta per un’Europa unita, con eventi e testimonianze sulla storia e le sfide attuali del continente. - Gaeta.it

La settima edizione della Natalonga per l’Europa si tiene sabato 28 giugno a Ventotene, sull’onda di un messaggio di urgenza e impegno. Centinaia di nuotatori affronteranno la traversata di 1700 metri dal carcere di Santo Stefano all’isola di Ventotene, luogo simbolo in cui nel 1941 venne scritto il Manifesto per una Europa unita e libera da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. Oggi, questa manifestazione di sport e memoria si fa portavoce di una sfida cruciale: il destino europeo, sospeso fra minacce esterne e scelte decisive.

L’eredità di ventotene e il valore simbolico della traversata in mare

Il carcere di Santo Stefano e l’isola di Ventotene sono diventati simboli della lotta per una Europa diversa. Qui, durante la seconda guerra mondiale, alcuni fra i principali antifascisti italiani fermati dal regime imaginarono un’Europa federale che superasse i nazionalismi e la guerra. La traversata che si ripete ogni anno richiama quel momento: 1700 metri in mare aperto non sono solo una prova fisica, ma un richiamo alla determinazione necessaria per attraversare crisi e divisioni.

Il tempo di kairos e la sfida storica

Questa traversata si svolge in un contesto dove il tempo, come dicevano i greci con il concetto di kairos, assume un peso cruciale. Non si tratta solo di nuotare, ma di cogliere un’occasione che può decidere il futuro. Il richiamo a quella “finestra temporale” irrepetibile ci ricorda che la storia non concede pause. In questo scenario, l’evento premia chi accetta la sfida di non arretrare di fronte al pericolo del disimpegno e della resa politica.

Il contesto attuale tra conflitti e pressioni geopolitiche sull’Europa

L’edizione 2025 della Natalonga si svolge in un’Europa segnata da forti tensioni esterne e interne. Il presidente di EuropaNow!, Eric Jozsef, sottolinea come la scelta di fronte all’Unione sia nitida: “restare inerme o affermare con forza una nuova stagione politica”. Le pressioni arrivano da regimi autoritari che si fanno spazio alle porte dell’Europa, da guerre regionali che rischiano di espandersi, come quella in Ucraina, e da sfide economiche dove prevale la legge del più forte.

La propaganda che circonda il conflitto in Ucraina tende a presentarne gli attori come eroi o nemici assoluti, caricando il confronto di valenze ideologiche e religiose. In questo clima è difficile mantenere compattezza e un progetto unitario, ma proprio per questo diventa urgente affermare una visione politica chiara. La definizione degli Stati Uniti d’Europa non è più un ideale astratto, ma una necessità concreta da realizzare “ora o mai più”.

Tatiana bucci e la memoria della shoah come monito per l’Europa di oggi

La madrina di questa edizione è Tatiana Bucci, una delle ultime sopravvissute ai campi di sterminio nazisti. Il suo racconto, insieme a quello della sorella Andra, ripercorre la tragedia vissuta da bambine ad Auschwitz. Attraverso lo scrivere e il parlare, Tatiana Bucci continua a testimoniare la necessità di non dimenticare le atrocità del Novecento.

memoria e impegno per l’Europa

Il legame tra la memoria della shoah e il progetto europeo si fa qui molto chiaro. L’Unione europea nasce in parte proprio per evitare il ripetersi di quegli orrori. Il dolore e la lotta di chi è sopravvissuto rappresentano un monito per scegliere la via della convivenza democratica, rispettosa dei diritti e delle differenze. La presenza di Tatiana Bucci alla Natalonga richiama la responsabilità delle nuove generazioni a tenere viva la memoria senza delegarla al passato.

Attività collaterali alla natalonga, tra cinema, incontri e riflessioni in piazza

Durante la giornata, oltre alla traversata, è previsto un programma ricco di eventi in piazza a Ventotene. Alle 13 prende il via la Natalonga, ma poco prima e dopo si susseguono momenti di confronto e proiezioni. Tra questi, la conversazione con Tatiana Bucci che porterà testimonianze dirette sulla shoah e il suo significato attuale.

Il film di animazione “La Stella di Andra e Tati”, prodotto da Larcadarte e Rai, offrirà a tutti la possibilità di conoscere questa storia attraverso un linguaggio adatto anche ai più giovani. Poco più tardi verrà proiettato il documentario “Lirica Ucraina”, realizzato dalla giornalista Francesca Mannocchi, vincitrice del premio David di Donatello. Quel documentario racconta le storie dietro il conflitto ucraino, entrando nel cuore di una guerra che ha un impatto diretto sul presente europeo.

Questi momenti mirano a costruire una connessione tra esperienza personale, eventi storici e questioni politiche odierne, tutto nel luogo che ha dato origine a un progetto politico capace di cambiare il continente.

Organizzazione e sostegno dietro la natalonga per l’Europa

La Natalonga si realizza grazie al sostegno di diverse realtà pubbliche e private impegnate nella promozione della cultura e della memoria europea. Il Comune di Ventotene garantisce il patrocinio, supportato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Tra gli sponsor ci sono Sidra, parte del gruppo Deme, e Adr Center. L’evento ha il contributo della fondazione Benvenuti in Italia e l’associazione Acmos, che operano nel campo della solidarietà e dell’inclusione sociale. Questo coinvolgimento dimostra la capacità della manifestazione di andare oltre lo sport, diventando occasione di partecipazione civica e impegno collettivo.

L’atmosfera di Ventotene nel giorno della Natalonga richiama un passato pesante ma capace di insegnare. La traversata, il ricordo di chi ha combattuto per un’Europa diversa e la riflessione sulle sfide odierne offrono a chi partecipa uno spunto concreto per riflettere su che piega può prendere il destino del continente.

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