In Italia, la musica sembra avere un ruolo cardine non solo nel tempo libero, ma anche durante i momenti di convivialità, come i pasti. Un’indagine condotta dall’Osservatorio Nestlé ha rivelato che quasi il 60% degli italiani ascolta melodie mentre cucina e un terzo di questi non rinuncia a una colonna sonora durante i pasti. Sorprendentemente, solo il 27% è consapevole di come la musica influisca sul gusto del cibo. Questa ricerca, fondata su studi scientifici svolti in collaborazione con accademici e specialisti del settore, ha mappato le abitudini alimentari e musicali del Bel Paese, svelando un legame interessante tra suoni e sapori.
Colonna sonora per ogni occasione
L’indagine ha messo in luce quali generi musicali gli italiani preferiscono ascoltare a seconda delle situazioni. In occasione di una cena romantica, il genere più scelto è la musica melodica o leggera, preferita da ben il 27,5% degli intervistati, seguita dalla musica classica e dalla musica da camera . Non manca poi un tocco di originalità, con il 17% che opta per una compilation di liscio, per rendere la serata ancora più speciale. Quando si tratta di cene in famiglia, il podio è dominato dagli anni ’80, scelti dal 35% delle persone.
Per le serate con gli amici, il pop risulta il favorito con il 27%, seguito dall’hip hop e dal jazz . Interessante notare che nelle cene di lavoro il jazz mantiene un forte appeal, conquistando il 24% delle preferenze, mentre il country riesce a farsi strada con un 17%, probabilmente grazie al suo carattere informale e rilassato.
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Il potere della musica nell’aperitivo
L’aperitivo, un momento che molti italiani scelgono di sostituire alla cena, beneficia in modo significativo dell’accompagnamento musicale. La ricerca ha rivelato che jazz e blues non solo sono molto apprezzati, ma si dividono il podio con il 25% di preferenze. Seguono il metal e il grunge . Questi generi sembrano rendere l’atmosfera ancora più gradevole mentre ci si prepara a gustare stuzzichini e drink, rendendo l’aperitivo un’esperienza coinvolgente sotto ogni punto di vista.
Le emozioni suscitate dalla musica
Il Dottor Giuseppe Fatati, Direttore dell’Osservatorio Nestlé e Presidente di Italian Obesity Network, chiarisce come la musica possa influenzare la percezione del cibo. La musica durante i pasti non cambia i sapori, ma rende l’esperienza più avvincente. Fatati evidenzia come una melodia piacevole possa stimolare il rilascio di neurotrasmettitori come la dopamina, associata a sentimenti di piacere e soddisfazione. Questo meccanismo crea un collegamento emotivo tra la musica e il cibo, che può essere descritto come ‘sound branding’, un marchio sonoro personale che arricchisce l’esperienza culinaria.
L’abbinamento perfetto tra musica e piatti
Un’ulteriore parte dell’indagine ha esplorato quali generi musicali gli italiani associano ai diversi tipi di piatti. Un sorprendente 23% ha dichiarato di preferire la musica classica durante il pasto, seguita dal pop e dall’hip hop . Tali scelte dimostrano come la musica non sia solo un accompagnamento, ma un vero e proprio elemento del pasto, capace di esaltare le diverse pietanze e rendere ogni momento culinario indimenticabile.
Sperimentare con il potere sensoriale della musica durante i pasti rappresenta un’opportunità straordinaria per trasformare un semplice dinner in un’esperienza straordinaria, incanalando le emozioni che solo la combinazione di melodie e sapori può regalare.