la mostra su San Gennaro a Napoli: arte presepiale e fede raccontano la storia del santo patrono

la mostra su San Gennaro a Napoli: arte presepiale e fede raccontano la storia del santo patrono

La mostra a Napoli nella chiesa di Santa Marta celebra San Gennaro attraverso presepi, documenti storici e installazioni che uniscono devozione, arte popolare e memoria culturale fino al 30 settembre 2025.
La Mostra Su San Gennaro A Nap La Mostra Su San Gennaro A Nap
A Napoli, nella chiesa di Santa Marta, è visitabile fino al 30 settembre 2025 una mostra dedicata a San Gennaro che unisce devozione, arte presepiale e memoria storica, offrendo un approfondimento sulla forte relazione tra il santo patrono e la città. - Gaeta.it

La città di Napoli ospita fino al 30 settembre 2025 una mostra dedicata a San Gennaro che unisce devozione, arte popolare e memoria storica. L’esposizione si svolge nella chiesa di Santa Marta, in via San Sebastiano 1, e mette in scena il legame profondo che unisce il santo patrono al popolo napoletano attraverso opere presepiali di grande valore simbolico e culturale.

L’organizzazione e i protagonisti dell’evento

La mostra su San Gennaro è stata promossa dall’Associazione Presepistica Napoletana insieme all’Arcidiocesi di Napoli e l’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli. La Regione Campania ha concesso il proprio patrocinio, inserendo l’evento in uno dei cammini giubilari della città, denominato “Itinerario Ianuariano” del Mudd, il Museo Diocesano Diffuso. La collaborazione tra queste realtà dimostra l’interesse culturale e religioso che ruota attorno alla figura di San Gennaro, riconosciuta come patrimonio identitario della comunità.

La presentazione alla stampa è avvenuta alla presenza di diverse personalità istituzionali e religiose. Tra queste Teresa Armato, assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Monsignore Gennaro Matino, provicario generale dell’Arcidiocesi, e padre Antonio Loffredo, responsabile del Mudd. Erano presenti anche rappresentanti della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, come l’abate Monsignore Vincenzo De Gregorio e il vicepresidente Riccardo Carafa D’Andria. La mostra è stata curata da Vincenzo Nicolella, responsabile della Cultura dell’Associazione Presepistica Napoletana, che ha collaborato con la presidente Adriana Bezzi Carbone. Questa rete di contributi garantisce un’allestimento che rispetta le radici storiche, artistiche e spirituali legate al santo.

Contenuti e struttura della mostra

L’esposizione si divide in due sezioni principali, costruite con grande attenzione e basate su un lavoro di ricerca lungo e accurato realizzato dai maestri del presepe napoletano. Questi artigiani, eredi della tradizione settecentesca, hanno scelto di raccontare San Gennaro e la sua importanza per Napoli attraverso opere che uniscono artigianato, scultura e pittura in modo molto dettagliato.

La prima parte della mostra, intitolata “La vita, il martirio, i prodigi”, raccoglie scenografie scolpite e dipinte rigorosamente a mano, che raccontano gli episodi più significativi dell’esistenza e della devozione a San Gennaro. Le scene seguono i luoghi reali, non solo dal punto di vista geografico ma anche nella loro atmosfera, offrendo al visitatore una rappresentazione plastica del racconto sacro. Qui la pittura sacra del XVII e XVIII secolo fa da principale ispirazione, collegando passato artistico e presente narrativo.

La seconda sezione e la processione di Calendimaggio

La seconda sezione porta i visitatori alla fine dell’Ottocento: si tratta di un’installazione chiamata “La processione di Calendimaggio” che occupa una superficie importante, più di cinque metri in lunghezza e quattro in profondità. L’opera si basa su descrizioni letterarie di Matilde Serao, in particolare dal suo “Paese di Cuccagna”, e su documenti d’archivio della Deputazione di San Gennaro. Questa ricostruzione mostra una processione solenne che si celebra per ricordare il trasferimento delle reliquie del santo, avvenuto tra Fuorigrotta e Capodimonte. La scena è animata da una centinaia di figure in abiti dell’epoca, realizzati con stoffe e dettagli vividi, che riproducono fedelmente gli elementi architettonici e urbani della Napoli dell’epoca, inclusa una parte molto caratteristica, il “ventre di Napoli”.

Il legame storico e culturale tra San Gennaro e Napoli

Oltre alle opere d’arte, il percorso della mostra include anche documenti storici e materiali d’archivio concessi dalla Fondazione Banco di Napoli e dalla Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro. Questi contributi offrono ulteriori chiavi di lettura sulla relazione secolare fra il santo e la città, presente nella cultura popolare, nella fede e nel vissuto quotidiano.

I documenti accompagnano le opere presepiali con testimonianze scritte e immagini che confermano come la devozione a San Gennaro abbia influenzato la vita religiosa e sociale di Napoli. La mostra diventa così un’occasione per guardare oltre l’arte e incontrare aspetti più ampi della storia cittadina, del costume e delle tradizioni religiose che ancora oggi tengono vivo il culto del santo.

In definitiva, questa esposizione si presenta come un evento che intreccia fede, arte e storia in modo ricco e approfondito. Napoli conferma ancora una volta il ruolo centrale che il suo santo patrono ricopre nell’identità culturale, grazie alla passione di artigiani, storici e istituzioni che hanno lavorato per portare alla luce un patrimonio poco noto al grande pubblico.

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