La mostra rinascimento marchigiano ad Ancona si arricchisce di tre conferenze sugli artefatti restaurati

La mostra rinascimento marchigiano ad Ancona si arricchisce di tre conferenze sugli artefatti restaurati

La mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona espone 18 opere restaurate dopo il sisma, con conferenze e visite guidate che approfondiscono la scultura sacra e l’iconografia religiosa del Rinascimento marchigiano.
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La mostra "Rinascimento marchigiano" alla Mole Vanvitelliana di Ancona espone opere restaurate dopo il sisma, accompagnata da conferenze e visite guidate che approfondiscono la storia e l’iconografia religiosa delle Marche. - Gaeta.it

La mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i Cammini della Fede”, ospitata alla Mole Vanvitelliana di Ancona, resta aperta fino al 29 giugno. Questo evento espositivo presenta 18 opere che coprono un arco temporale dal medioevo al barocco, tutte restaurate dopo i danni causati dal sisma. L’iniziativa si completa con tre incontri curati da storici dell’arte, pensati per approfondire il valore storico e spirituale delle opere in esposizione.

La chiesa degli scalzi e i crocifissi lignei al centro della prima conferenza

Il primo appuntamento, fissato per il 5 giugno alle 17 nella Sala Museo Omero, vedrà l’intervento di Nadia Falaschini, storica dell’arte del Museo Diocesano “Mons. Cesare Recanatini” di Ancona. La docente si concentrerà sulla chiesa degli Scalzi, nota anche come chiesa dei santi Pellegrino e Teresa, e su un particolare crocifisso del SS. Salvatore proveniente proprio da questo edificio. La chiesa ha radici paleocristiane antichissime, che ne attestano l’importanza storica nella città.

Durante la conferenza Falaschini metterà a confronto due crocifissi lignei esposti: quello di Matelica e quello di Ancona. Entrambi si distinguono per le dimensioni e il valore simbolico, ma rappresentano due momenti e stili della scultura sacra marchigiana. Il crocifisso di Ancona, conosciuto come Christus Triumphans, attira l’attenzione per la rappresentazione del Cristo trionfante su uno sfondo stellato, un richiamo alla resurrezione e al cielo. Dopo l’intervento è prevista una visita guidata alla mostra, condotta proprio dalla relatrice. Chi ha già visto l’esposizione, potrà partecipare gratuitamente.

L’importanza del confronto fra i crocifissi medievali secondo l’assessore cultura ancona

Marta Paraventi, storica dell’arte e assessore alla Cultura del Comune di Ancona, ha sottolineato il ruolo centrale della scultura medievale nella mostra. In particolare ha indicato il confronto tra i grandi crocifissi di Matelica e Ancona come uno dei momenti più interessanti. La conferenza di Falaschini offrirà al pubblico un modo nuovo di osservare il Crocifisso della chiesa degli Scalzi, collegandolo alla tradizione locale della scultura e del culto sacro.

Questi approfondimenti contribuiscono a far capire quanto questi pezzi non siano soltanto oggetti da ammirare, ma testimonianze vive della storia spirituale e culturale delle Marche. Il dialogo tra le opere permette di cogliere le differenze stilistiche e iconografiche nei secoli, e lascia emergere la forza del messaggio religioso rappresentato attraverso l’arte.

Visite guidate e conferenza sulle immagini di santità nel rinascimento marchigiano

Il 6 giugno, sempre alle 17, il professor Stefano Papetti, curatore della mostra insieme a Pier Luigi Moriconi, guiderà i visitatori in una esplorazione dettagliata dei capolavori esposti. Questa visita consentirà di osservare da vicino particolari, tecniche e storie legate alle opere, offrendo un’esperienza più completa dell’esposizione.

Approfondimenti sull’iconografia religiosa nel rinascimento marchigiano

L’appuntamento finale con Papetti è in programma per l’11 giugno alle 17 nella Sala Museo Omero, con una conferenza intitolata “Immagini di santità nella pittura marchigiana del Rinascimento”. Qui l’attenzione si sposterà sull’iconografia religiosa nei dipinti del Quattrocento e Cinquecento. Papetti illustrerà come la sensibilità spirituale abbia influenzato gli artisti marchigiani in questo periodo, mettendo in luce temi e simboli ricorrenti nell’arte sacra locale.

Per partecipare agli eventi o prenotare un posto è possibile contattare la pinacoteca del Comune di Ancona tramite mail. Questi incontri arricchiscono la mostra, offrendo chiavi di lettura che aiutano a vivere l’arte con una prospettiva storica e religiosa più approfondita.

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