La sala arengario del palazzo di giustizia Alessandro Criscuolo di Napoli ospiterà dal 13 maggio al 16 giugno la mostra “Oriri” dell’artista Francesco Bellina. L’esposizione racconta attraverso fotografie il legame tra donne vittime di schiavitù sessuale e gli sfruttatori, evidenziando come riti religiosi locali vengano impiegati per creare legami di controllo e dominio. L’evento è promosso dal movimento per la giustizia – art. 3 E.T.S., impegnato in iniziative di contrasto alle mafie e alle violenze.
Il progetto fotografico di francesco bellina: un’indagine sui rituali di assoggettamento
Francesco Bellina ha iniziato nel 2016 un percorso di documentazione che si è protratto fino al 2020, raccogliendo immagini e testimonianze sulle pratiche rituali che coinvolgono vittime di sfruttamento sessuale. Le fotografie mostrano come spesso gli sfruttatori si appoggino a sacerdoti o figure religiose di culti locali per imporre ai soggetti una sottomissione che ha una forte componente simbolica e spirituale.
Le immagini, intense e dirette, vanno oltre la semplice documentazione. Rivelano le dinamiche di potere che alimentano la schiavitù e la manipolazione psicologica, una forma di controllo poco conosciuta ma radicata in alcune realtà criminali. Bellina ha seguito diversi casi sul territorio, mantenendo un approccio rispettoso verso le donne coinvolte, che spesso subiscono un doppio trauma: quello fisico e quello spirituale.
Leggi anche:
L’autore vuole restituire voce e volto a queste vittime, svelando meccanismi quasi occulti che contribuiscono al perdurare della violenza. Nel suo lavoro emerge una denuncia esplicita del rapporto malsano tra religione, superstizione e criminalità organizzata.
L’inaugurazione a napoli: dettagli dell’evento e interventi previsti
L’inaugurazione della mostra “Oriri” si terrà il 13 maggio alle 11 nella sala arengario del palazzo di giustizia Alessandro Criscuolo. L’evento sarà aperto e moderato da Ida Teresi, sostituto procuratore nazionale antimafia e membro del direttivo del movimento per la giustizia art 3 E.T.S.
Parteciperanno figure di rilievo del mondo giudiziario e antimafia: Maria Rosaria Covelli, presidente della corte d’appello di Napoli; Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; Marta Correggia, giudice del tribunale di Napoli nella sezione lavoro. L’artista Francesco Bellina presenterà la propria opera e risponderà alle domande del pubblico.
L’incontro intende approfondire il tema dei legami tra ritualità e schiavitù sessuale, offrendo spunti concreti per comprendere le sfide che gli operatori giudiziari e sociali affrontano in questa materia.
Il coinvolgimento della comunità e la cooperativa eureka nella giornata inaugurale
Al termine della presentazione, sarà offerto un rinfresco realizzato dalla cooperativa sociale Eureka, un’organizzazione che lavora su terreni e immobili confiscati alla camorra. La cooperativa si distingue per l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità, una scelta che punta a valorizzare il recupero sociale e produttivo di zone segnate dalle attività criminali.
Questo momento della giornata unisce l’arte con la pratica concreta di contrasto alla criminalità e all’esclusione, facendo emergere un volto di impegno che parte dalla cultura e arriva all’azione sul territorio.
Il sostegno a questa iniziativa rappresenta un modo per coinvolgere la cittadinanza in un percorso di consapevolezza sulle tematiche della giustizia, dello sfruttamento e della rigenerazione sociale. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 16 giugno, offrendo a chiunque la possibilità di approfondire questi temi attraverso l’arte.