La mostra “Diagrams” alla fondazione prada di Venezia presenta una rassegna di oltre 300 oggetti realizzati dal 12° secolo fino ai giorni nostri. L’esposizione riflette sul ruolo dei diagrammi come strumenti visivi che accompagnano l’umanità nella rappresentazione di fenomeni complessi, spaziando dalla fisica alla politica, dalla religione all’economia. L’obiettivo è mostrare come queste immagini, spesso considerate neutre, in realtà costruiscano significati e influenzino percezioni e interpretazioni dei fatti storici e contemporanei.
Il valore storico e culturale dei diagrammi
I diagrammi non sono un’invenzione moderna. Rem Koolhaas, architetto e fondatore dello studio Amo/Oma, sottolinea che la loro funzione accompagna l’uomo da millenni. Tra le prime testimonianze ci sono reperti tridimensionali del 40.000 a.C. rinvenuti in Sudafrica, e mappe incise nel legno sull’isola di Ammassalik, Groenlandia. Questi antichi esempi dimostrano come l’urgenza di rappresentare informazioni complesse attraversi epoche e culture diverse.
La mostra si concentra su nove temi principali che rimandano a sfide contemporanee: ambiente costruito, salute, disuguaglianza, migrazione, ambiente naturale, risorse, guerra, verità e valore. Attraverso questa selezione, i curatori evidenziano come i diagrammi abbiano sempre rappresentato gli strumenti visuali per decifrare e trasformare il mondo intorno a noi.
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L’allestimento e i contenuti dell’esposizione
La sede veneziana di Ca’ Corner della Regina ospita la mostra fino al 24 novembre 2025. Al piano terra, cinque grandi grafici anticipano i contenuti più ampi esposti nel salone centrale e nelle sale laterali del primo piano. Il percorso non segue un ordine cronologico tradizionale, ma organizza materiali diversi in un dialogo continuo tra documenti rari, pubblicazioni storiche, immagini digitali e video.
I visitatori possono osservare come ogni tipo di diagramma risponda a diverse necessità comunicative, passando da rappresentazioni scientifiche a quelle politiche e strategiche. Questa varietà fa emergere il ruolo ambivalente dei diagrammi, capaci di facilitare la comprensione così come, in certi casi, la manipolazione delle informazioni.
I diagrammi di guerra come esempio significativo
La sezione dedicata alla guerra contiene esemplari di particolare impatto emotivo e storico. Tra questi, due diagrammi collegati alla bomba atomica sganciata su Hiroshima. Uno di questi illustra la portata dell’incendio e l’area interessata dall’esplosione, mostrando in modo molto preciso l’entità della devastazione.
L’altro diagramma, invece, espone il piano dettagliato per lo sgancio della bomba. Quest’ultimo si presenta quasi come un disegno tecnico, ma dietro la freddezza delle linee si cela una tragedia di enorme portata, che rappresenta un momento cruciale della storia mondiale. La scelta di esporre questi materiali mostra come i diagrammi, a volte ritenuti neutri o impersonali, riflettano con forza le conseguenze dirette delle decisioni umane.
Riflessioni sul potere dei diagrammi
Questa sequenza di immagini e documenti invita a riflettere sul potere dei diagrammi non solo nel raccontare, ma nel tradurre eventi complessi e tragici, sottolineando il loro ruolo cruciale nell’informazione visiva. La mostra rimane aperta fino a fine novembre 2025, offrendo un’occasione di approfondimento su un linguaggio grafico che accompagna da sempre la comunicazione umana.
“Questi strumenti visivi non sono mai neutrali, ma sempre carichi di significato e influenza”, si potrebbe sintetizzare l’idea centrale della mostra.