La mostra di Paolo Ruffo: un viaggio attraverso il tempo e l'ambiente al Palazzo delle Esposizioni di Roma

La mostra di Paolo Ruffo: un viaggio attraverso il tempo e l’ambiente al Palazzo delle Esposizioni di Roma

La mostra “L’ultimo meraviglioso minuto” di Paolo Ruffo, al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 16 febbraio 2025, esplora il legame tra uomo e ambiente attraverso oltre 50 opere evocative.
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La mostra di Paolo Ruffo: un viaggio attraverso il tempo e l'ambiente al Palazzo delle Esposizioni di Roma - Gaeta.it

Dal 29 ottobre 2023 fino al 16 febbraio 2025, il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita “L’ultimo meraviglioso minuto“, la mostra personale di Paolo Ruffo. Con oltre 50 opere, l’artista invita il pubblico a riflettere sul rapporto fra l’uomo e il pianeta, offrendo uno sguardo originale e carico di significato. La sua arte si fa ponte tra passato e presente, proponendo un percorso che culmina in un omaggio alla città eterna, Roma.

Un viaggio che attraversa epoche e ambienti

Paolo Ruffo descrive la sua mostra come un ampio viaggio “nello spazio e nel tempo“, fin dalla prima sala, dove il visitatore è accolto da una foresta primordiale disegnata a penna. Questa installazione funge da sipario per una serie di immagini di piante e minerali, evocative di un’epoca in cui la giungla tropicale dominava il nostro pianeta. Secondo Ruffo, la bellezza della Terra è una testimonianza della nostra capacità di dar vita a meraviglie, nonostante le sfide attuali che affrontiamo nei confronti dell’ambiente. Le opere d’arte, realizzate con materiali vari come legno, carta e ceramica, si pongono come una riflessione profonda sulla bellezza intrinseca del nostro ecosistema.

L’Antropocene e il suo impatto

Il percorso espositivo continua a raccontare la storia di questo periodo cruciale: l’Antropocene, l’era in cui le azioni umane hanno modificato in modo significativo l’ambiente terrestre. Nelle tre sale successive, Ruffo ci conduce in un’esplorazione visiva del nostro impatto sul pianeta. Le opere invitano il pubblico a meravigliarsi non solo della natura, ma anche delle conseguenze delle attività umane. La narrazione si costruisce attorno a una ricerca della bellezza anche in contesti di degrado, suggerendo che esiste ancora spazio per una riconciliazione con il nostro ambiente.

Un omaggio a Roma e alle sue stratificazioni

La mostra culmina in un tributo a Roma, un luogo ricco di stratificazioni storiche e culturali. L’ultima sala, dedicata all’Antropocene attraverso le stratificazioni di Roma, presenta opere che raccontano la città da una prospettiva unica. Le immagini evocano la fauna preistorica, dove elefanti e giaguari un tempo camminavano lungo le strade attuali. L’artista gioca con l’idea di un Roma sommersa, contribuendo così a riunire passato e presente in un dialogo in continua evoluzione. Questi elementi visivi non solo commuovono, ma stimolano anche nuove sensazioni nei visitatori, come evidenziato dal critico d’arte Guido Rebecchini, coautore del catalogo.

L’ultimo meraviglioso minuto” non è solo una mostra d’arte, ma un’esperienza immersiva che invita alla riflessione e alla consapevolezza. Con la sua cronologia che parte da 55 milioni di anni fa, Paolo Ruffo riesce a intrecciare la storia naturale con l’esperienza umana, rendendo l’arte accessibile e invitante per tutti. Il suo approccio innovativo e sensibile offre nuovi spunti per affrontare temi complessi come il cambiamento climatico e la nostra relazione con il pianeta Terra.

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