La mostra amicta di matera celebra gli abiti storici dedicati a maria santissima della bruna e la tradizione sartoriale locale

La mostra amicta di matera celebra gli abiti storici dedicati a maria santissima della bruna e la tradizione sartoriale locale

La mostra “Amicta” a Matera celebra la tradizione di Maria Santissima della Bruna attraverso abiti storici, opere d’arte e la collaborazione con lo stilista Michele Miglionico per il giubileo 2025.
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La mostra "Amicta" a Matera celebra la tradizione degli abiti storici della Madonna della Bruna, unendo arte, fede e artigianato attraverso opere, tessuti e documenti esposti nella fabbrica del carro trionfale. - Gaeta.it

La città di Matera ospita una nuova esposizione dedicata alla figura di maria santissima della bruna, patrona venerata con una lunga tradizione religiosa e culturale. La mostra ”amicta” si concentra sugli abiti storici che nel corso dei secoli hanno vestito la statua della madonna, valorizzando il lavoro di chi realizza queste creazioni nel rispetto di un patrimonio artigianale. L’esposizione, allestita nel rione Piccianello, svela materiali, documenti e opere legate alla devozione popolare, che trovano un nuovo spazio nei locali restaurati della fabbrica del carro trionfale.

La collaborazione tra associazione rligiosa e stilista per l’abito del giubileo

L’evento nasce dalla collaborazione tra l’associazione maria santissima della bruna e michele miglionico, stilista originario della Basilicata conosciuto a livello internazionale. Nel corso dell’inverno 2024, miglionico ha donato alla madonna dell’amata patrona un abito speciale per celebrare il giubileo previsto per il 2025. Questo vestito verrà indossato dalla statua il 2 luglio, in occasione delle funzioni religiose e durante la tradizionale processione sul carro trionfale.

All’interno della mostra, nella zona superiore vicino alla scalinata di accesso, si trovano i disegni originali, il modello e le fotografie dell’abito giubilare. Questi elementi rappresentano non solo un’opera sartoriale ma un traguardo, il risultato di una storia lunga secoli. Il percorso espositivo mette in luce i drappeggi e i tessuti, rimasti impressi nei documenti d’archivio che descrivono le commissioni, la realizzazione e le preghiere che accompagnano ogni veste.

La memoria popolare tra tessuti colorati e immagini storiche

I tessuti preziosi – velluti, rasi, broccati – si presentano in tutta la loro varietà cromatica e materica, offrendo un contrasto netto con il grande pannello in bianco e nero che riproduce la porta e l’edicola dei tre santi, distrutte nell’ottocento e demolite nel novecento. Questo pannello richiama alla mente le immagini di maria santissima della bruna con sant’eustachio e san vito, i patroni che accompagnano storicamente la devozione materana.

La mostra recupera così un pezzo di storia cittadina, suggerendo come la fede e la cultura si siano intrecciate in secoli di tradizioni popolari. Le immagini, la stoffa e i documenti lavorano insieme per far rivivere l’energia e il sentimento che ancora oggi accompagna le celebrazioni a luglio.

Opere d’arte e pezzi unici nel laboratorio della fabbrica del carro trionfale

Un elemento di particolare rilievo è la presenza nella mostra di una statua in cartapesta e di un calco in argilla della testa coronata della madonna della bruna. Queste opere sono realizzate da francesca cascione, artista incaricata della costruzione del carro giubilare di quest’anno. La loro collocazione all’interno degli spazi restaurati della fabbrica del carro permette ai visitatori di capire il lavoro artigianale che si nasconde dietro l’evento religioso più importante della città.

Il curatore dell’iniziativa, il critico d’arte fabrizio perrone, ha coordinato il progetto con l’obiettivo di valorizzare questo intreccio tra arte, fede e storia. La mostra infatti rimarrà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 21 a partire dal 18 giugno, offrendo anche ai residenti e ai turisti la possibilità di scoprire una parte meno conosciuta della manifestazione del carro di maria santissima della bruna, in preparazione della visita in programma il 23 giugno.

Il percorso di ”amicta” offre un’occasione per esplorare i dettagli della devozione locale e osservare come il patrimonio tessile e artistico si sia conservato fino ad oggi, alimentando la continuità di un rito nato nei secoli passati.

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