La meccatronica guiderà la crescita occupazionale del made in Italy dal 2024 al 2028

La meccatronica guiderà la crescita occupazionale del made in Italy dal 2024 al 2028

La filiera meccatronica guida la crescita occupazionale nel made in Italy fino al 2028, superando agroalimentare, moda e legno arredamento, con forte richiesta di competenze digitali, green e manageriali.
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La filiera della meccatronica guiderà la crescita occupazionale nel made in Italy fino al 2028, spinta da innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità, con forte richiesta di competenze tecniche e green nei settori meccanica, robotica, agroalimentare, moda e arredamento. - Gaeta.it

Numeri recenti rivelano che la filiera della meccatronica sarà il principale motore della richiesta di lavoro nel made in Italy nei prossimi cinque anni. Questo spostamento interessa tutto il comparto manifatturiero italiano, con la meccanica e robotica davanti ad agroalimentare, moda, legno e arredamento. L’analisi arriva dai dati ufficiali del sistema informativo Excelsior, coordinato da Unioncamere e il ministero del Lavoro, presentata durante l’evento ‘Competenze per il made in Italy‘, organizzato da Unioncamere e Universitas Mercatorum per la giornata nazionale dedicata al made in Italy.

Crescita prevista nella filiera meccatronica fino al 2028

Secondo le previsioni del sistema Excelsior, tra il 2024 e il 2028 la domanda di occupazione nel settore della meccatronica oscillerà tra 160mila e 182mila nuovi inserimenti. Questi numeri comprendono sia le assunzioni aggiuntive che il turnover normale. Si posiziona chiaramente in vetta rispetto ad altri comparti chiave della manifattura italiana. L’agroalimentare si attesta subito dopo, con 134mila-156mila posizioni lavorative stimate, seguito dalla moda che punta a un fabbisogno compreso tra 75mila e 80mila figure professionali, mentre il legno e arredamento dovrebbe registrare tra 22mila e 34mila entrate entro il 2028. Questi dati evidenziano un cambiamento significativo nelle dinamiche produttive e nei bisogni di manodopera all’interno del made in Italy.

Il ruolo di tecnologia e automazione nella produzione

Il risultato riflette una trasformazione profonda nel modo di produrre, dove la tecnologia e l’automazione giocano un ruolo sempre più forte. Le attività con robot, sistemi meccatronici avanzati e processi industriali sempre più connessi richiedono personale con competenze tecniche specifiche. Questo fenomeno si innesta in un contesto di concorrenza internazionale, che spinge le aziende italiane a puntare su qualità, innovazione e sostenibilità, punti di forza da preservare soprattutto nei settori più tradizionali.

Nuove competenze richieste tra digitalizzazione, sostenibilità e management

Il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, ha illustrato l’evoluzione delle professionalità ricercate. Le competenze digitali e green diventano fondamentali, ma non bastano da sole. Serve anche una capacità manageriale per trasformare le idee in opportunità concrete e per dare valore alle produzioni italiane. In più, si sollecita il ruolo della cultura e dell’arte, elementi che contribuiscono a coniugare estetica, qualità e rispetto del territorio. A supporto di queste caratteristiche, vanno sviluppate soft skills come la flessibilità e l’adattamento, necessarie per affrontare i cambiamenti e rinnovarsi continuamente.

Sostenibilità e innovazione nei modelli produttivi

Questi elementi emergono anche considerato il passaggio verso modelli produttivi più sostenibili, con nuove fonti di energia e materiali innovativi, e una sempre maggiore attenzione ai processi industriali meno impattanti. Le imprese cercano professionisti capaci di gestire queste trasformazioni complessse, in un mix tra conoscenze tecniche specialistiche e abilità trasversali. Chi lavora nel made in Italy si trova così a dover coniugare tradizione e tecnologia, consolidamento e innovazione.

Profili richiesti nel settore meccatronico: robotica, automazione ed energia

I profili associati alla robotica e all’automazione rimangono al centro della richiesta di lavoro nella meccatronica. Aumenta l’importanza delle capacità di standardizzare e ottimizzare processi produttivi attraverso macchinari avanzati e sistemi intelligenti. L’intelligenza artificiale sta diventando un fattore sempre più rilevante, potenziando le macchine e semplificando alcune fasi operative complesse.

Nuove competenze legate all’energia e all’ambiente

Non si parla solo di automazione tradizionale. Il settore sta anche integrando competenze legate a energie alternative, elettrificazione di impianti, conservazione dell’energia e gestione ambientale. Le aziende avranno bisogno di figure in grado di lavorare con sistemi a basso impatto ambientale e con protocolli che rispettano normative green emergenti. Questo inserisce una nuova prospettiva di sviluppo, soggetta a innovazioni continue e a regolamenti sempre più stringenti.

Formare tecnici che sappiano combinare elettronica, meccanica, informatica ed energia diventa quindi un obiettivo urgente. Anche la conoscenza delle certificazioni ambientali e degli standard di settore sarà parte integrante del curriculum professionale.

Impatto del digitale e sostenibilità nelle filiere moda e legno arredamento

Moda e legno arredamento risentiranno profondamente della crescita del canale online. Complessivamente, queste filiere dovranno integrare competenze legate al commercio digitale, con particolare attenzione alle attività di e-commerce analysis e digital marketing. Le aziende puntano a figure capaci di gestire e interpretare dati online per aumentare visibilità e vendite.

Innovazioni tecnologiche nella progettazione e esposizione

L’innovazione passa anche per l’adozione di tecnologie come la realtà aumentata o virtuale, applicate alla progettazione e all’allestimento di spazi espositivi. Ad esempio, si richiedono disegnatori e vetrinisti che sappiano utilizzare questi strumenti per creare esperienze più coinvolgenti rispetto al passato.

Un altro fenomeno in crescita è la maggiore attenzione a sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Si prospetta la nascita di nuovi ruoli come esperti di protocolli ambientali e tecnici specializzati nel recupero e riciclaggio di tessuti. Questi profili rispondono a una domanda sempre più pressante di prodotti a basso impatto, in linea con le tendenze internazionali di tutela del pianeta.

Richieste di competenze green nel settore agroalimentare

Nel comparto agroalimentare, la domanda di lavoro seguirà una linea diversa ma non meno attenta alle sfide ambientali. Si prevede un aumento della richiesta di esperti nella gestione e ottimizzazione dei processi produttivi, con un focus sulla sostenibilità. Le competenze green si declinano sulle tecniche di riciclaggio e sul miglioramento del packaging per limitare gli sprechi.

Figure specializzate nel trattamento degli scarti e risparmio energetico

In particolare, si darà spazio a figure specializzate nel trattamento e recupero degli scarti alimentari, in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’industria. La commercializzazione di prodotti biologici richiede conoscenze precise, soprattutto nei metodi di produzione e nelle norme di certificazione.

Il settore chiederà anche professionisti in grado di applicare procedure che rispettino le direttive aziendali per il risparmio energetico. Gestire gli impianti e i processi con un occhio attento alle risorse diventerà un requisito standard in molte imprese del comparto.

Questi segnali indicano una evoluzione marcata nelle competenze del lavoro agroalimentare italiano, dove qualità e rispetto dell’ambiente rappresentano leve competitive crescenti.

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