Il friuli venezia giulia affronta rischi concreti legati all’infiltrazione di gruppi mafiosi, sia italiani che stranieri. Trieste, in particolare, si configura come punto d’accesso per organizzazioni criminali straniere, sfruttando la sua posizione geografica strategica. Le attività economiche della regione mostrano segnali che attirano interessi illeciti, soprattutto attraverso i meccanismi di finanziamenti pubblici e lavori infrastrutturali. Nel 2024 si registra un aumento nelle segnalazioni legate al riciclaggio di denaro, con un impatto marcato su città come Trieste e Udine.
Trieste come crocevia per criminalità straniera
Trieste rappresenta un nodo cruciale per l’ingresso di gruppi mafiosi stranieri in Italia, da quanto ha evidenziato michele carbone, direttore generale della dia, durante un incontro a trieste. La città ospita infiltrazioni di organizzazioni provenienti da kosovo, georgia e dalla comunità cinese, che sfruttano la posizione portuale per movimentare attività illecite. Questo fenomeno non è isolato ma si inserisce in un contesto più ampio del nord-est italiano, dove la presenza di questi gruppi tende a crescere.
La geografia di trieste favorisce il transito di merci e persone, elementi sfruttati dalla criminalità per importare o esportare beni illegali o per creare reti di influenze. Le autorità locali e nazionali riconoscono la complessità del problema e stanno monitorando attentamente l’evoluzione di queste intrusioni criminali. La presenza di mafie straniere in una regione tradizionalmente lontana dalle aree di maggiore pressione mafiosa italiana indica come il fenomeno abbia assunto connotati sempre più globali.
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Fattori economici che attirano le mafie
Il sistema economico del friuli venezia giulia mostra caratteristiche che possono stimolare l’interesse della criminalità organizzata. Secondo le dichiarazioni di carbone, il livello del prodotto interno lordo in crescita e le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dal piano nazionale di ripresa e resilienza rappresentano elementi su cui le mafie puntano per inserire capitali illeciti.
Nel dettaglio, il friuli venezia giulia ha ricevuto circa 3 miliardi di euro destinati a infrastrutture come il porto di trieste e il potenziamento delle linee ferroviarie ad alta velocità. Questi investimenti amplificano le opportunità per infiltrazioni, in particolare nelle fasi di subappalto e gestione della manodopera. Le imprese apparentemente legittime, spesso coinvolte tramite prestanomi, diventano canali per il riciclaggio di denaro o per condizionare l’economia locale.
I gruppi mafiosi scelgono modalità diverse per inserirsi nel tessuto produttivo, passando dall’acquisizione diretta di partecipazioni o dal condizionamento di appalti a catene di subappalti che offrono maggiori margini di operatività. La continua espansione dei programmi pubblici in corso pone l’esigenza di una vigilanza rafforzata sui processi di affidamento e controllo delle commesse, soprattutto in un territorio come quello friulano, che fino a poco tempo fa veniva considerato a rischio inferiore.
Aumento delle segnalazioni antiriciclaggio nel 2024
Nel 2024 le segnalazioni di operazioni bancarie sospette, legate a fenomeni di riciclaggio, hanno superato le cifre dell’anno precedente nella regione friuli venezia giulia. Sono state registrate 2.262 comunicazioni alle autorità preposte, di cui circa il 66% concentrate nelle province di trieste e udine. Questo incremento indica un controllo più stretto ma anche una maggiore pressione della criminalità sulle attività economiche.
Il riciclaggio di denaro è uno dei reati preferiti dalle organizzazioni mafiose per consolidare i propri profitti, che in friuli venezia giulia coinvolge settori chiave come il turismo, il mercato immobiliare, l’edilizia e i trasporti per conto terzi. I segnali raccolti dalle autorità mostrano come le mafie inseriscano risorse finanziarie attraverso incursioni in queste attività, usando strumenti finanziari complessi e reti economiche articolate.
Le istituzioni responsabili della prevenzione e del contrasto al crimine organizzato ampliano le attività di indagine e controllo sulle imprese e sulle movimentazioni sospette. Questi dati rappresentano un campanello d’allarme, ma anche un passo avanti nella capacità di identificare e bloccare i flussi di denaro illegale. Le implicazioni per il futuro dipendono dalla tenuta del sistema giudiziario e dalla collaborazione tra forze dell’ordine, enti locali e operatori economici.
Attenzione alle parole di michele carbone
Le parole del generale michele carbone a trieste richiamano l’attenzione sulla necessità di non sottovalutare il fenomeno mafioso anche in regioni considerate tradizionalmente defilate rispetto ai grandi centri. Il friuli venezia giulia si trova su una vera linea di frontiera, dove la legalità deve prevalere per fermare l’espansione delle organizzazioni criminali e garantire la trasparenza delle attività produttive.
“Il friuli venezia giulia si trova su una vera linea di frontiera, dove la legalità deve prevalere per fermare l’espansione delle organizzazioni criminali”, ha dichiarato michele carbone.