La Locanda centimetro zero festeggia dieci anni di attività a Pagliare del Tronto, diventando un simbolo nel territorio di Ascoli Piceno. Questo progetto sociale ha trasformato un ristorante in un luogo di formazione e lavoro per ragazzi con disabilità intellettive, inserendoli in un contesto che unisce agricoltura, cultura e impegno sociale. Parlare della Locanda oggi significa raccontare una realtà sostenuta dalla collaborazione tra comunità, istituzioni e personalità importanti nel mondo della ristorazione e della cultura.
La nascita di una realtà che rompe gli schemi tradizionali
Nel 2015 Emidio Mandozzi e Roberta D’Emidio hanno dato vita alla Locanda centimetro zero. L’idea che hanno portato avanti era chiara: far crescere e formare attraverso il lavoro giovani con disabilità intellettive, creando un ambiente dove si impara sul campo senza barriere. La scelta di realizzare un ristorante sociale non è casuale. In effetti, il luogo è concepito come uno spazio di inclusione autentica dove, giorno dopo giorno, si costruisce un modo diverso di vivere il lavoro e la relazione con gli altri. La Locanda non è solo cucina, ma anche un laboratorio di opportunità, in cui si promuove una partecipazione aperta e concreta di tutti.
Orto e agricoltura a filiera corta come percorso educativo
Accanto alla cucina il progetto della Locanda prevede un orto coltivato direttamente dagli stessi ragazzi coinvolti nelle attività. Qui si praticano metodi a filiera corta, con prodotti freschi e di stagione che diventano parte integrante dei menù serviti. Questo approccio punta a valorizzare un’agricoltura semplice e accessibile, in cui ognuno può fare la sua parte. I ragazzi imparano non solo a cucinare, ma anche a conoscere la terra, i tempi delle colture e il lavoro manuale necessario. Il risultato è un percorso che lega fortemente la crescita personale al contatto con la natura e alla responsabilità delle proprie azioni.
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Riconoscimenti pubblici e appuntamenti culturali
La Locanda si è guadagnata spazi e riconoscimenti importanti sul piano nazionale. Tra gli eventi più rilevanti ci sono i convegni organizzati presso la struttura, che coinvolgono cooperative sociali da tutta Italia. Il convegno del decimo anniversario, dal titolo “Il bello di fare è farlo fare, farlo bene e farlo sapere”, ha confermato la rete ampia e solida che il progetto ha costruito. Nel 2019, l’allora presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha esaltato il valore sociale della Locanda nel suo discorso di fine anno. Nel 2020 è arrivata anche la visita in Vaticano, un momento che ha rafforzato ulteriormente la visibilità e l’importanza di questa iniziativa nel panorama sociale italiano.
Collaborazioni di rilievo nel mondo della cucina e della cultura
La Locanda ha attirato l’attenzione di chef e personaggi del mondo dello spettacolo e della gastronomia. Figure come Massimo Bottura e Natasha Stefanenko hanno dimostrato interesse e vicinanza al progetto, contribuendo a dare una voce ancora più ampia a questa esperienza. Anche realtà come Slow Food e Gambero Rosso hanno sostenuto le attività, valorizzando la qualità dei prodotti e il valore umano che sta alla base del lavoro svolto in questo spazio. Questi legami hanno permesso alla Locanda di farsi conoscere oltre i confini locali, creando un punto di riferimento riconosciuto da più parti.
Il futuro con centimetro zero al quadrato
Il progetto non si ferma al decennale. Il futuro prende forma nel piano di apertura di “Centimetro Zero al Quadrato”, nuovo ristorante previsto per il 2026, questa volta ad Ascoli. L’obiettivo è continuare a dare opportunità concrete a chi ha disabilità intellettive, ampliando gli spazi e raggiungendo una città più grande con un messaggio forte di inclusione. Roberta D’Emidio ha spiegato che il cuore del lavoro resta quello di far emergere le capacità individuali senza cercare di cambiare le differenze. La convinzione è che l’inclusione migliori la qualità della vita per tutti, rompendo la divisione tra “noi” e “loro”. Il cammino avviato a Pagliare del Tronto prende così una nuova direzione, mantenendo fede ai principi che lo hanno reso noto.