Questa mattina, il Consiglio Regionale della Liguria ha celebrato il Giorno del Ricordo, una ricorrenza dedicata alla memoria degli italiani originari dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, vittime di violenze o costretti all’esodo alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La seduta solenne, tenutasi nella sala Sandro Pertini, ha visto la partecipazione di diverse autorità e testimonianze significative, ponendo l’accento sull’importanza di mantenere viva la memoria storica.
Celebrazione ufficiale e testimonianze significative
L’incontro è stato aperto dal presidente del consiglio regionale, Stefano Balleari, che ha delineato il significato del Giorno del Ricordo, richiamando l’attenzione sul sacrificio degli italiani costretti a lasciare la loro terra. Il docente di Storia del Diritto all’Università di Trieste, Davide Rossi, ha tenuto un’orazione significativa, sottolineando le ingiustizie subite da queste persone. Rossi è anche presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati e ha approfondito gli aspetti storici e sociali di una tragedia spesso dimenticata.
Durante l’evento, sono stati premiati gli studenti vincitori della tredicesima edizione del concorso regionale, intitolato “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli.” Questo concorso è un’importante iniziativa per coinvolgere le nuove generazioni nella conservazione della memoria storica, incoraggiando una riflessione profonda sui diritti umani e sulla dignità dei popoli.
L’importanza della memoria storica
Il presidente di Genova, Marco Bucci, ha commentato l’importanza di ricordare l’esilio di molte persone di nazionalità istriana, che, dopo la guerra, hanno trovato rifugio in Liguria e nella città di Genova. Ha evidenziato come questi eventi storici abbiano inciso profondamente sulle comunità locali, creando legami significativi tra culture diverse. La presenza di queste comunità, secondo Bucci, arricchisce il tessuto sociale ligure e rappresenta un fondamentale elemento di diversità culturale.
Stefano Balleari ha aggiunto un’importante nota di riflessione, sottolineando l’urgenza di fare chiarezza sulla storia degli esuli e sull’azione di rimozione che ha caratterizzato il ricordo di questi eventi. La sua dichiarazione mette in evidenza la difficoltà di parlare di questo periodo storico e l’importanza di affrontare la storia con onestà, senza nascondere fatti che potrebbero suscitare sentimenti di disagio. “Ogni giorno si legge di atti vandalici contro le targhe commemorative”, ha affermato. La necessità di un dialogo aperto su questi temi è fondamentale per garantire che la memoria non venga solo riconosciuta, ma anche rispettata e tramandata in modo appropriato.
Le sfide della memoria e del riconoscimento
La commemorazione del Giorno del Ricordo è un momento cruciale per comprendere le dinamiche storiche che hanno portato a un esodo doloroso e complesso. L’interesse crescente verso questa parte della storia italiana sottolinea l’importanza della giustizia e del riconoscimento per le vittime di ingiustizie storiche. La seduta odierna ha avuto il merito di spingere verso un’analisi più attenta e completa di una narrazione storica che merita di essere raccontata.
Affrontare il passato con apertura e coraggio è fondamentale per costruire un futuro in cui il rispetto per ogni identità culturale sia riconosciuto e valorizzato. La celebrazione del Giorno del Ricordo in Liguria rappresenta non solo un atto di memoria, ma anche un passo verso una maggiore consapevolezza storica, necessaria per formare una società coesa e inclusiva.